Ornamenti di Ivana Baiunco. La letterina a Babbo Natale: “Diventeremo più buoni?”

imageCALTANISSETTA – Quest’anno avevo deciso di scrivere altro nella rubrica di dicembre troppe cose sono accadute in questa martoriata città e allora ho pensato che meritavano una riflessione . Una rubrica raminga nei pensieri e nelle azioni infatti ho scritto e cancellato un bel pò di volte ed alla fine ho pensato: perchè non mettere dentro la letterina di Babbo Natale tutto ciò che avrei voluto scrivere, considerando il vecchio papà natale che viene dalle fredde terre artiche interlocutore privilegiato di un pezzo tra il giornalistico e la favola. No, sogno no. Questa parola non la userò per un lungo periodo di tempo.
Caro Babbo Natale ti scrivo una lettera per dirti quali saranno i miei buoni propositi e che come ogni anno prometto e non assolvo quasi mai. Ti scrivo anche per esprimere alcuni desideri per me e per gli altri. Porta pace e serenità nel cuore di tutti, soprattutto di chi governa, e non di chi governa in generale, ma propio di chi governa questa città che magari ad un certo punto presi dalla magia del Natale si rendano conto che si è creato un abisso di dissenso e scontento attorno a loro tale da essere oggetto di continue caricature anche e soprattutto sui social network, di un malessere diffuso che si percepisce oramai anche nell’aria. Fa in modo che comprendano ed aiutali a non inanellare una brutta figura dopo l’altra e soprattutto spiega loro che chi dice le bugie non va in paradiso. Ecco Babbo Natale carissimo, i nisseni dicono sommi capi le stesse cose con magari un linguaggio diverso ma il contenuto resta quello. Sulle brutte figure errori di etichetta e cerimoniale però mi voglio soffermare giusto il tempo di dire che, nessuno si beve la favola che l’apertura della Porta Santa essendo un cerimonia religiosa non impone una presenza istituzionale, allora i presidente della repubblica, il primo ministo Matteo Renzi e tutto l’arco costituzionale che ci facevano a morire di freddo a San Pietro in prima fila? Non è possibile che per giustificarsi, sempre, ogni volta i nostri amministratori ne inventano una più grossa e poi dicono che i giornali, tranne alcuni ovviamente, ce l’anno con loro, sono ostili. E va be, allora ditelo, diventiamo tutti amorfi e servi sciocchi e buona notte al secchio. Chi non racconta diventa connivente diceva un giornalista anziano. Scusa Babbo questa era una paretesi uno sfogo pre festivo. Porta tanti denari a chi non ne ha, per colmare quella povertà spesso latente di chi non arriva a fine mese e va alla Caritas con dignità e mestizia a prendere la spesa magari dopo una vita di duro lavoro, pensa anche e soprattutto a loro. Non ti preoccupare in questa vicenda della segretaria generale del comune per lei al regalo di Natale ci ha pensato il sindaco, 16 mila euro di aumento di stipendio con valore retroattivo da Aprile, certo poi è difficile pagare i buoni pasto agli impiegati semplici, ma questa come sempre è un’altra storia. Illumina le menti e riempi i cuori dei consiglieri comunali di coraggio, affinchè quando si sentono cose del genere possano avere la forza e soprattutto la libertà per gridare allo scandalo, che fare il consigliere non significa solo segnalare le buche delle strade ed acchipparsi per la suddivisione delle commissioni consiliari pena qualche ora di lavoro in più. Ma anche svelare i fatti di un’amministrazione che dovrebbe essere trasparente, il fantomatico palazzo di vetro. Mentre sei in giro cambia le lampadine dei semafori di via Leone XIII se vuoi i soldi li anticipa la redazione, non problem. Nel flusso di coscienza del quale ti chiedevo all’inizio se vuoi metti anche il senso e la consapevolezza dei nostri limiti nelle menti e nei cuori di ciscuno di noi, così da prendere atto che quando non si è tagliati per fare una cosa meglio ritornare al propio mestiere di origine. Hai presente Zichichi l’assessore della giunta Crocetta che era scienziato, ha fatto l’assessore ed è tornato a fare lo scienziato, per non privare l’umanità del suo apporto. Magari qualche scienziato dei nostri ritorna a fare lo scienziato e io divento più buona.
Caro Babbo, ormai dopo 40 righe siamo entrati in confidenza, sopravviveremo quest’anno senza i mercatini di Natale, ma almeno in cambio ci regali una città più pulita se metti la buona parola per accellerare il nuovo piano Aro tanto declamato e sta benedetta raccolta differenziata della quale nessuno ancora ci ha capito niente, ti gioverebbe pure a te arrivare nottetempo e non pestare i bisognini dei cani per le strade o trovare le cartacce agli angoli. Infine ti chiedo puoi bloccare la bacheca di fb sulla pagina del sindaco a 30 caratteri così non ci sciroppiamo più lunghissime e fantasiose ” buona notte” che poi noi giornalisti simo obbligati pure a leggere un milione di commenti quasi sempre tutti negativi per tastare il polso della città. Regala a tutti in questi tempi di vacche magre un sorriso per poter affrontare meglio la vita, ma un sorriso vero sincero, come quelli dei bamnbini, un sorriso trasparente e non di circostanza e di opportunità uno di quei sorrisi che ti aprono il cuore. Allora pure io comincerò a sorridere di nuovo.

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  • Io che posso dirti? Potrei parafrasare un monologo famoso tratto dal film Blade runner: "ho visto cose che voi umani non potreste immaginare..."
    "Io fui colui che fece il gran diniego..."
    Odisseo... un giorno vorrei tornare per cercare di cambiare la realtà che descrivi... e magari rilasciarti una bella intervista! Ma tu conosci bene la storia di Ulisse, e sai che adesso sono in viaggio.
    Presumo di aver capito un bel po' di quello che non va nel Palazzo e ti assicuro che tanti problemi potrebbero essere risolti senza essere degli scienziati!!! Ma... per Ignavia, interessi personali o molto più semplicemente incapacità amministrativa non succede nulla di buono sotto il cielo di nissa. Credo, in sintesi, che questa sia la peggiore amministrazione che la città sia mai stata costretta a sopportare... non voglio essere pessimista ma i miei concittadini devono tenere a mente che non c'è mai fine al peggio... quindi occhio alla prossima!!!

  • Cara Ivana ottima uscita! Anch' io, come te e tanti altri, ci siamo illusi che "potevamo sognare".
    Il,sogno sta diventando un incubo! La cosa paradossale, tra l'altro, che trova facile "spalla" in un consiglio comunale composto da individui che, messosi la "medaglietta" al collo, abbaiano alla luna, consapevoli dell'arretramento che la Città vive di giorno in giorno diventando di fatto complici di un Amministrazione che ancora deve dare segnali di vita. Un programma che sembrava la panacea e che ad oggi non si vede.
    Chi ha un po' di esperienza sa com'è difficile amministrare la nostra Città: burocrati che ti mettono i bastoni tra le ruote, emergenze continue ma tutto questo Giovanni Ruvolo lo sapeva e in campagna elettorale ha parlato di "democrazia partecipata", riqualificazione del centro storico, differenziata, verde pubblico etc etc. Insomma tutto risolvibile grazie alla sua capacità amministrativa.
    Oggi mi chiedo e chiedo: ma perché ci ha preso per i fondelli. Se non era capace e non è capace di mantenere ciò che ha promesso ( e nessuno glielo ha chiesto) PERCHÉ?
    Spero che il nostro sindaco si svegli e la smetta di sognare, faccia il sindaco si dia da fare per attuare il programma per cui è stato eletto a la smetta di beffeggiare, lui è parte della sua giunta, la Città!

  • Cara Ivana, non abbiamo bisogno di aspettare Babbo Natale.....
    il sorriso sincero lo hai regalato tu a tutti i nisseni liberi che sono la vera maggioranza
    silente di questa città.
    Un solo aggettivo, MITICA!!!!!!

    • Maggioranza???? Ma di che??? Come le pecore lo hanno votato e fatto votare. E anche chi invia le letterine ha le sue responsabilità!

  • Sempre eccezionale la Baiunco...speriamo non sia redarguita e bacchettata da chi queste "letterine" vorrebbe non fossero mai scritte e postate ...purtroppo neppure il più buono e capace dei Babbi Natale sig.ra Ivana può esaudire desideri così grandi che accomunano tante ma tante persone...forse solo una grande dose di umiltà e bontà delle quali molti ahimè ... però si sentono esonerati potrebbe infondere ed illuminare tutte le menti eccelse che fanno dell'onirico la propria realtà, ma in tutte le favole che si rispettino anche la bella addormentata si desta.

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