Caltanissetta, processo per truffa: il consigliere comunale Angelo Scalia tra gli imputati, si dimette da capogruppo PD

ScaliaCALTANISSETTA – Truffa è l’accusa che pende sul capo del consigliere comunale Angelo Scalia del Pd, finito sul banco degli imputati in un processo che prenderà il via a luglio. Oltre lui, della medesima imputazione, sono chiamati a rispondere il fratello Pietro Scalia (46 anni), e  l’ex presidente della coop “Todesca” Gianluca Vitalizio (40 anni); davanti al giudice andrà anche la moglie di Angelo Scalia, Rita Pasqualina Cravotta (49 anni). La vicenda giudiziaria si occuperà di una presunta truffa che riguarderebbe la costruzione di dieci alloggi in via Padre Scuderi e che ha preso il via dopo la denuncia di cinque soci della cooperativa edilizia “Todesca”. Angelo Scalia, era anche l’originario proprietario del terreno su cui dovevano sorgere gli alloggi ed anche progettista del piano di lottizzazione e del progetto esecutivo per la costruzione delle abitazioni, i cui lavori erano stati affidati alla società “Area”, amministrata dallo stesso Scalia, che in realtà sarebbe stata di fatto fittizia in quanto priva di struttura organizzativa, personale e mezzi.

Infatti, nei pressi del luogo in cui sarebbero dovuti sorgere gli alloggi (poi non realizzati) era in costruzione una villetta di proprietà dello stesso Angelo Scalia. La costruzione della villetta, sempre secondo la tesi dell’accusa, sarebbe stata portata avanti utilizzando fondi e materiali destinati invece alla realizzazione dei dieci alloggi e quindi procurando un danno alla coop “Todesca”.

In seguito a questa vicenda Angelo Scalia si è dimesso da capogruppo consiliare del PD. La notizia è stata resa nota dal segretario dell’Unione Comunale Ivo Cigna, con una nota che di seguito riportiamo integralmente

Il Capogruppo consiliare del Partito Democratico del Comune di Caltanissetta, ing. Angelo Scalia, in relazione alla vicenda giudiziaria che lo riguarda per fatti assolutamente estranei al suo ruolo ed all’attività istituzionale svolta, ha rimesso al Segretario cittadino del Partito il mandato ricevuto.

Non può che sottolinearsi la grande sensibilità personale e la responsabilità istituzionale del Capogruppo del PD, esprimendo nel contempo la massima fiducia nei confronti della Magistratura giudicante e la convinzione che l’ing. Scalia saprà chiarire compiutamente la propria posizione.

Il Segretario cittadino riunirà la Direzione del Partito per la presa d’atto e le decisioni da assumere, alla luce anche dell’auspicabile ulteriore contributo a rafforzare la presenza in Consiglio Comunale da parte di quei Consiglieri che hanno già manifestato la condivisione del progetto politico e del programma del Partito Democratico.

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  • dimissioni immediate da tutti i ruoli, verifica degli atti e renderli pubblici e perchè no rendere pubbliche il numero del commissioni e relativi tempi di presenza . basta fotti fotti. o si lavora x produrre o si va a casa. dovè la trsaparenza in questo municipio?

  • Ma possibile che chi come me si sente di sinistra dalla nascita e soprattutto nel cuore con questa gentaglia la prossima volta dovrà votare centro destra? ??????????

  • Tutta la città parla del caso Scalia, tutti si chiedono perchè gettonopoli non è arrivata a Caltanissetta, ma nella città tutto TACE!
    La garanzia della moralità dei rappresentanti delle Istituzioni è imprescindibile per sviluppo e benessere della collettività, è la vera legalità!
    Dov'è la legalità adesso?
    S'è persa?

  • Quando si parla di reati di tale gravità un partito serio, ma il PD nisseno non lo è di sicuro e dunque per questo non lo voterò mai, avrebbe affrontato la questione seriamente e cioè mettendo alle porte l'interessato. Non si può aspettare sempre la magistratura che faccia chiarezza. Gli anticorpi devono stare nel partito e non aspettare l'amara medicina che venga sommistrata dalla magistratura.

  • Bisognerebbe chiedersi chi e come lo ha eletto capogruppo quando era già noto che ci fosse un avviso di garanzia.
    Il Pd nisseno ? Chi lo ha visto

    • Ah vedi....di certo mi ricordo che c'era qualcuno che votò contro questa decisione

  • Dimettersi dovrebbe essere un atto dovuto!!!!
    Sarà poi la giustizia (fra una decina d'anni) che appurerà la verità!!!

  • Sempre pronti a condannare senza aspettare il primo, il secondo ed il terzo grado di giudizio....mah

  • Sono d’accordo con i lettori Cittadino, merlo e Peppe. Questo consigliere galantuomo fa parte di due importanti commissioni che incidono in modo forte sulle deliberazioni del consiglio. Le malefatte per le quali sarà processato non possono essere separate dall’attività di consigliere.
    Si è dimesso da capogruppo? Solo fumo negli occhi. Rimane consigliere e componente di commissioni e percepirà come sempre il gettone di presenza. Il capogruppo non ha gettone. Deve immediatamente dimettersi da consigliere. Non può stare in consiglio a deliberare sull’urbanistica e altre materie allettanti.
    Spero metta da parte la faccia tosta e si vergogni almeno un po’. Inqualificabile il segretario PD Cigna che non ne indovina una. Per fatti meno gravi in altre città i consiglieri vengono sospesi dal partito.

  • "Fatti assolutamente estranei al suo ruolo ed all’attività istituzionale svolta"?
    Segretario Cigna ne è proprio sicuro?
    Il Comune, il Consiglio, è certo che non abbiano adottato provvedimenti concessori nei confronti della cooperativa, tenendo conto del fatto che Scalia è consigliere da decenni....?
    "Grande sensibilità personale e la responsabilità istituzionale del Capogruppo del PD" ci sarebbe stata se si fosse dimesso dal Consiglio, non da capogruppo!!!
    Segretario Cigna se la poteva evitare la difesa d'ufficio mi creda....

    • concordo in pieno .. se non può fare il capogruppo di partito ancormeno dovrebbe fare il consigliere

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