Dall’inchiesta sono emersi alcuni retroscena, secondo i quali i cinque stavano preparando un atto intimidatorio con armi da sparo verso un sottufficiale dei carabinieri. Attualmente i fermati sono accusati di concorso aggravato in ricettazione, porto e detenzione abusiva di armi.
Le armi sono state rinvenute, sotterrate in un terreno coltivato, in una busta contenente:
– una pistola tipo revolver, calibro 32, funzionante e pronta all’uso, dalla provenienza in fase di accertamento;
– nr. 6 cartucce per pistola cal. 32;
– nr. 74 cartucce per fucile da caccia calibro 12;
– nr. 1 cartuccia per fucile da caccia calibro 20.
La busta era ben nascosta ed interrata, in un terreno a poche decine di metri dal confine con il territorio di Resuttano. L’arma ed il munizionamento rinvenuti, posti sotto sequestro, erano nella disponibilità dei 5 soggetti, a suffragio dei risultati investigativi già acquisiti dai carabinieri della compagnia di Caltanissetta sotto la guida della procura nissena.
I fermati sono: Michele Giarratana, 40 anni di Caltanissetta, con precedenti penali; Maurizio Porcello, 44 anni, pastore di Resuttano con precedenti penali; Salvatore Macaluso, 18 anni di Resuttano con precedenti penali, Salvatore Faulisi 38 anni di San Cataldo con precedenti penali e Raimondo Scalzo, netturbino di San Cataldo di 32 anni, pure lui con precedenti.