Consiglio nel caos: Giannone attacca Modaffari. A lui va la solidarietà dei partiti

SAN CATALDO  – Un consiglio comunale infuocato quello di venerdì sera. Da un lato solo due assessori, Giuseppe Mazza e Giuseppe Anzalone, a parare i colpi di un’opposizione sempre più agguerrita, dall’altro due consiglieri, Bartolo Mangione e Gaetano Giannone la cui posizione, non ancora chiara (maggioranza o opposizione?) fa surriscaldare gli animi tanto di una parte politica quanto dell’altra, fino ad arrivare alle offese personali nei confronti del consigliere Giampiero Modaffari che alla fine, non potendo più tollerare attacchi personali e lesivi della sua immagine (rivoltigli da Giannone) getta tutto in aria dichiarando che non metterà più piede in consiglio per le prossime dieci sedute. Tutto questo al termine di una seduta di quattro ore per discutere la delibera portata in consiglio dall’amministrazione comunale per bandire la nuova gara per l’affidamento del servizio delle strisce a pagamento. Diciannove gli emendamenti presentati dall’opposizione. Nel momento in cui si passa ai voti la maggioranza, che non si aspettava una dichiarazione di astensione da parte di Mangione e Giannone, capisce di non avere i numeri e così assessori e consiglieri di maggioranza iniziano un frenetico via vai dall’aula con giro di telefonate. Ed è proprio Giannone a proporre di ritirare la delibera. Proposta subito accolta dagli assessori che, dopo “solo” quattro ore, parlano della necessità di approfondire alcuni aspetti. Un atteggiamento che fa andare su tutte le furie l’opposizione. “Siete un pugno di sprovveduti – ha tuonato Giuseppe Scarlata, del Pdl, rivolto alla maggioranza –  quando dopo quattro ore scoprite che Mangione e Giannone non voteranno per voi entrate in fibrillazione e tirate fuori questa soluzione. Avete paura di essere bocciati perché non avete più i numeri. Invito Mangione e Giannone, che ormai sono la stampella della maggioranza, a sedersi  lontano da me”. Dichiarazione che fa andare su tutte le furie Giannone che si scaglia, non si sa per quale motivo contro Modaffari. Ieri proprio nei confronti di Modaffari è arrivato un comunicato di solidarietà da parte di Rifondazione Comunista, Pd, Primavera Sancataldese, Insieme per la Città, Udc, Liberi e Forti, Pdl, Costruiamo il Futuro e lo stesso sindaco Francesco Raimondi in cui si esprime vicinanza per l’attacco subito.

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  • Vorrei esprimere fraterno sostegno all'amico Giampiero Modaffari e, contestualmente, profondo disgusto per lo sfacciato mercato delle vacche in (o)scena al consiglio comunale sancataldese. E' oltremodo vergognoso il modo con cui alcuni consiglieri cercano di accaparrarsi qualche poltrona o nomina, ma è pure grave ed inaccettabile la pronta risposta - positiva! - da parte della Giunta Raimondi e della sua "maggioranza".

      • A breve potremmo rivotare. Raimondi non si può votare e tantomeno i partiti che lo sostengono. Di Pagano e company, abbiamo già dato e quindi non ne parliamo. resta Modaffari che nei giorni dispari è indipendente con la sua lista riprendiamoci la città e nei giorni pari forse è dell'UDC direzione Palermo. Povera Vita.. ecco un bel nome per una nuova lista comunale.

  • Giannone io lo conosco credo abastanza bene e non ha bisogno di glorie , sta cercando con la sua tattica di fermare la marcia ROSSA che si mescola nella giunta.riparare il grande errore di raimondi è un compito arduo.

    • Giannone che ferma la marcia rossa. Questa è bella. In città abbiamo parecchi negozi gestiti da cinesi, forse si riferisce a questi. La vera marcia tutta in salita ha provato a farla lui e l'amico Mangione, millantando la vicinanza personale, perchè di (vicinanza politica Giannone non sa manco cosa è)con Miccichè. Al momento il traguardo è lontano, ma confida sulla "sagacia" politica del Sindaco. La marcia rossa di Mao su palazzo delle spighe. E' fortissima!!!!

  • Il Consiglio Comunale non ha bisogno di primedonne...... ah.... forse alcuni dei consiglieri si fregiano di questo appellativo, perchè nessuna donna è presente tra i consiglieri comunali di san cataldo??
    consiglieri, passatevi la mano sulla coscienza e smettetela di darvi arie di protagonismo, lavorate serenamente e pacatamente per il bene della città, alcuni di voi sembrano spesso come le galline nel pollaio.....

  • questo fa le scenate lo conosciamo da tanti anni da forza italia alla margherita all'udc. indimenticabile la sua arroganza quando faceva il presidente del consiglio per forza italia.

  • SAN CATALDO NON HA BISOGNO DI PERSONE COME GIANNONE.....PRIMA CE NE LIBEREREMO PRIMA FAREMO UN DECISO PASSO AVANTI!

  • Giannone , ancora. Io non conosco il regolamento del consiglio comunale. Ma visto che tutti i gruppi politici ed i partiti presenti in consiglio ne riconoscono la indegnità non sarebbe il caso di cacciarlo. O forse dignità sua sarebbe quella di dimettersi. La sua indole purtroppo non è compatibile con il ruolo di consigliere comunale. Vada ad esprimere il suo 'io " in luoghi non istituzionali. Solo un suggerimento.

    • massimo credo che sia giusto che Giannone se ne vada, ma solo per non sporcarsi di tutto il fango che c'è in quel letamaio

      • In un anno di lavori consiliari mai una proposta, mai una iniziativa, mai niente. solo manina alzata a votare le mozioni degli altri. a volte a favore a volte contrario a volte astenuto a volte assente ma solo durante il voto. E' l'unico consigliere a far parte di due commissioni e malgrado il gettone di presenza sia irrisorio, sarà l'unico che doppierà gli altri consiglieri e il cud sarà la prova. Sarà anche un letamaio, ma il povero Giannone non se ne preoccupa. Definire poi fango e letamaio un luogo che vede la presenza di almeno il 50% dei consiglieri alla loro prima elezione compreso giannone, mi pare offensivo anche nei confronti di Giannone. Se poi decide di andarsene (cosa di cui dubito) se ne andranno tutti.

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