Ultima lettera di Salvatore Pecoraro: “Signor Sindaco ha mai pensato di trasferirsi a San Cataldo?”

CALTANISSETTA – Egregio dr. Campisi, Le scrivo ancora una volta, ma davvero l’ultima, per dirLe che NON LE VOGLIO PIU’ BENE!

Non solo non Le voglio bene più, ma essendo Lei il primo cittadino della MIA città, adesso, dopo l’ultimo provvedimento della SUA Giunta comunale, non posso più assicurarLe di non volerLe ancora nuocere da qui in avanti. Ovviamente non ho nulla da ridire sulla persona o per la sua veste di stimato commercialista, ma vi è tanto da biasimare sulla sua funzione di Sindaco di una città, oramai ridotta allo stremo e sulla disattenzione totale ai reali bisogni dei cittadini nisseni. Mi riferisco alla delibera della SUA Giunta relativa al Piano Triennale per le Opere Pubbliche 2013-2015 recentemente varato dove, scorrendo le centinaia di “voci” descrittive delle opere da effettuare, non vi è traccia alcuna di una sola opera da eseguire nella Zona di Gibil Habib che, com’è noto, comprende dodici contrade densamente abitate nella parte sud sud-est della città.

È VERGOGNOSO vedere come Lei ed i suoi Assessori ve ne continuate a fregare dei bisogni (anche primari come quello dell’acqua potabile) delle numerosissime famiglie residenti nella nostra zona, della quasi impraticabilità delle strade, ridotte oramai ad un insidioso colabrodo pieno di buche che ogni tanto a nostre spese rattoppiamo con del bitume.

Lei caro Sindaco, all’inizio del suo mandato ebbe a dirci che avrebbe agito affinchè superassimo la condizione di CITTADINI DI SERIE B che purtroppo, stante alla insensibilità della sua amministrazione, perdura ed anzi peggiora di giorno in giorno. Stante la Sua inerzia caro Sindaco, il Comitato di Zona di Gibil Habib, si è persino rivolto al Prefetto, affinchè intervenisse con la sua autorevole opera di intermediazione, per risolvere quantomeno il problema della distribuzione dell’acqua tramite il servizio autobotti, divenuto oramai drammatico per i residenti. Ma anche tale strada si è rivelata vana, dal momento che anche l’Illustrissimo signor Prefetto sembra sordo alle nostre sollecitazioni, essendo costretti a rivolgerci alla stampa per avere un minimo di considerazione.

Egregio signor Sindaco Campisi, oramai le elezioni comunali sono vicine e, a tal proposito, è doveroso da parte nostra comunicarLe la nostra intenzione di non votare! Abbiamo infatti programmato una assemblea generale di tutti i residenti delle dodici contrade per sabato 25 maggio dove raccoglieremo tutti i certificati elettorali che, successivamente verremo a consegnare al Comune!

Sempre sullo stesso argomento, infine, caro dottor Campisi, pensiamo che la peggiore iattura per la nostra città sia una sua rielezione a primo cittadino, stante la inefficienza dimostrata in questi anni dalla sua Amministrazione, da far pensare amaramente che Lei non ama questa città! Perciò caro Sindaco, ha mai pensato di trasferirsi a San Cataldo?

Caltanissetta, 10.05.2013

Il portavoce del Comitato di Zona Gibil Habib                                                     

Totò Pecoraro

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  • credo che a giugno il nostro sindaco sarà svincolato a parametro zero e può andare ovunque, almeno che la gente non gli rinnovi il contratto per altri 4 anni.

  • L'acredine tra i due paesi è cosa risaputa tuttavia che si vengano a fare prediche o paragoni è davvero surreale, le due realtà non sono minimamente paragonabili, cerchiamo di essere obiettivi.
    Che i sancataldesi si godano pure in santa pace il loro splendido paesello con i marciapiedi puliti.

    Per tornare in argomento, Pecoraro credo che della sua benevolenza o meno non importi a nessuno, inviti pure il suo sindaco e gliene parli di persona.
    Con queste missive propagandistiche e con paragoni poco pertinenti rischia solo di fomentare inutili rivalità e di spostare il focus da VERI problemi di questa provincia ridotta alla miseria.

    • Sono nisseno, caro tano non stai parlando di roma con fiumicino, ma di due piccoli paesi, in mezzo alla cacca, uguali in tutto e per tutto, con gente uguale e con la stessa voglia di riscatto. Quindi sarebbe opportuno che chiedessi scusa, perche' non posso credere che caltanissetta ti sembri new york.

      • Ottimo Ivan, abbiamo le stesse idee.... d'altronde abitiamo a quattro km. di distanza. Ciao

    • Lupus in fabula, ecco il tipico esemplare nisseno di cui parlavo.
      La cosa che mi irrita di più e che si riescono a comprendere neanche i commenti che si scrivono e sparano cacchiate.
      Non mi frega niente del campanilismo, lo vuoi capire o no Tano? Non guardo C/ssetta, voglio guardare oltre, cerca di farlo pure tu.
      Adesso mi sto rompendo davvero le p.... con questi energumeni.
      Forse è anche per tipi del genere che siamo ridotti così

      • A me divertono questi nisseni che non vedono oltre la punta del loro naso. Mi diverte tanto pure il fatto che il politico che sostiene l'attuale sindaco Campisi, diventato da commercialista a sindaco senza nessun impegno politico precedente, nelle sue scelte viene proprio da quel paesello. Oltre il danno la beffa. A cl non si muove foglia che A. non voglia

  • Mi chiedo da sempre perché molti nisseni (purtroppo di qualsiasi ceto sociale) hanno questa tendenza naturale nel nominare San Cataldo in modo dispregiativo, perché? E dire che non è proprio così malandata.
    A questi dico che sarebbe meglio che comincino a guardare più in là del loro naso... potranno notare piacevolmente che c'è un intero mondo a loro disposizione.
    E invece stanno sempre lì, bloccati da quella odiosa mentalità provinciale e borbonica che non sono riusciti ancora a scrollarsi di dosso, che tristezza.
    Rievoluzione nissa

    • Hai proprio ragione, sai da quanto tempo invito i miei amici nisseni a farsi un giretto con Google Earth:
      1) per notare in che posto sono collocate sia Caltanissetta che San Cataldo (posto marginale direi rispetto ai veri "centri" del mondo);
      2) per verificare la distanza tra i due centri rispetto all'intero globo;
      3) per modificare, se lo ritenmgono opportuno, l'atteggiamento che normalmente tengono (non tutti ovviamente) nei confronti dei loro prossimi.
      Con la stessa amicizia di sempre, naturalmente.

      PS: altro discorso andrebbe fatto per taluni rappresentanti di Enti, vedasi il Jannì di Italia Nostra.

      • Infatti, a proposito dello splendido commento di Jannì, avevo scritto una mail a Italia Nostra con questo contenuto:
        "Egregi signori, con la presente voglio manifestare il mio disappunto sul commento fatto in un sito giornalistico locale dal Vs. Presidente Regionale della Sicilia Arch. Leandro Jannì sulla mia città (San Cataldo) che risulta davvero offensivo e comunque alquanto inopportuno se fatto da un rappresentante regionale della Vs. spettabile Associazione.
        Per ciò vi rimando il link dove potrete trovare il commento in questione:
        https://www.ilfattonisseno.it/2013/03/a-quando-i-coccodrilli-nella-fontana-di-piazza-garibaldi-signor-sindaco/#comment-17790
        Nella speranza che adotterete le dovute risoluzioni in merito, porgo i miei distinti saluti. Un cittadino sancataldese"

        Ebbene, a distanza di 2 mesi non ho ancora ricevuto risposta!
        Che bella Associazione...

  • A San Cataldo potrebbe trasferirsi solo per prendere atto di qualche piccola ma importantissima differenza fra il suo comune e il nostro, per esempio la qualità delle strade, la pulizia dei marciapiedi, purtroppo parziale, ma di gran lunga superiore a quella di Caltanissetta che fa rabbrividire, grazie anche alla maleducazione dei cittadini. A San Cataldo non si viene come al confino, che notoriamente non é una nota e piacevole località turistica, né trattasi di ricettacolo di amministratori estromessi dai loro cittadini per negligenza. Cerchiamo di evitare certi consigli inappropriati e cerchiamo di lavare i panni sporchi ognuno a casa propria.
    Grazie.

    • Il bue che dice cornuto all'asino.
      Ma mi faccia il piacere, stia serena nel suo paesello con i marciapiedi pulitissimi.

      • Non sono stata io a nominare San Cataldo, visto che la questione riguarda Caltanissetta. E poi, signor Tano, io sono serenissima. Cerchi lei di essere sereno.

      • repetita iuvant: il suo è un becero campanilismo. Ma poi sa che il suo sindaco è la "longa manus" di un noto politico proveniente proprio da quel paesello? O le brucia cosi tanto da ignorarlo?

  • Concordo con Fra,dietro un monitor e' troppo semplice per tutti. P.s a San Cataldo abbiamo i nostri problemi,voi ve lo siete votato voi ve lo tenete!

  • Caro toto', il non voto significherebbe riconsegnare alla citta' l'illustre commercialista, quindi ti prego di ripensarci e votare e fare votare chi, si vedra'. Intanto ti comunico che : tutti i bordi dei marciapiedi sono costellati da carte e cartacce depositate dal vento ( dopo l'ultima ferma dei netturbini) e dai maleducati concittadini, la citta' e' sporca come mai vista, erbe di tutti i tipi, buche e buchette varie, tutto il materiale in ferro arrugginito ( panche, panchine, ringhiere, pensiline ecc). L' altro giorno vedevo un servizio sul beirut e, credimi, non coglievo la differenza tra quel posto e caltanissetta; ma da noi non c'e' la guerra

    • CONCORDO PIENAMENTE CON iVAN.............AVETE VISTO LE AIUOLE DELLA CITTA'??? NON SI DEVE VERGOGNARE SOLO IL SINDACO MA ANCHE GLI AMMINISTRATORI E CIOE' ASSESSORI E CONSIGLIERI.............TANTO TRA UN PO' SI VOTA!!!!

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