Cancelleri, province:”Chiarezza prima di tutto.Fine della ‘mangiatura’ politica”

PALERMO – E’ la chiarezza l’unica indispensabile chiave di lettura del disegno di legge approvato le scorse ore all’Assemblea Regionale Siciliana. Il provvedimento approvato prevede al momento il solo fatto che NON ci saranno più elezioni per le province, con conseguente risparmio per la tornata elettorale ed un ulteriore risparmio per la mancata erogazione di stipendi per presidenti, assessori e consiglieri provinciali, in pratica si sta abolendo la casta politica di questo ente, in quanto chi andrà ad amministrare il libero consorzio di comuni lo farà senza ricevere alcun emolumento. La manovra consente semplicemente l’applicazione fattiva dello Statuto Siciliano che all’articolo 15 comma 2 ribadisce l’autonomia della Regione Sicilia a poter legiferare sugli Enti locali, prevedendo Comuni e Liberi Consorzi comunali. L’autonomia della Regione Siciliana,  millantata sino ad oggi dai partiti tradizionali passa con questo provvedimento ad una concreta realizzazione. I maggiori paesi europei si sono dotati per tempo di soli tre livelli amministrativi, comuni, regioni e Stato centrale, così come è avvenuto in Germania e così come è ad esempio avvenuto in Svezia nel 1634 ovvero oltre 370 anni fa. Entro il 31 dicembre 2013, termine utile entro il quale andremo a scrivere le regole che andranno a normare i liberi consorzi di comuni, renderemo giustizia alla nostra carta costituzionale. Sottolineo come i partiti che avversano il provvedimento lo hanno già nel loro programma elettorale, come nel caso del PDL.

Programma PdL

Ma adesso un po’ di chiarezza, il Disegno di Legge approvato ieri non dice:

1) quali saranno i consorzi;

2) quanti saranno i consorzi;

3) chi li guiderà;

4) le relative competenze.

In sostanza non dice nulla di tutto ciò che in queste ore viene sbandierato per propaganda da alcuni politicanti della nostra città.

Si tratta in pratica della vittoria di tutti i cittadini siciliani, mentre è indubbiamente una sconfitta per tutti quei politici che hanno fatto dei ruoli istituzionali un mestiere. Il risparmio al momento quantificato è di circa 50 milioni di euro che proporremo di impiegare per il rilancio delle piccole e medie imprese e per le botteghe artigiane.

Nessuno sta svendendo Caltanissetta, città che è stata svenduta in passato da chi mi accusa di averlo fatto, ma questo provvedimento scrive la parola fine alla “mangiatura” politica a cui queste persone evidentemente non volevano rinunciare.

Altro chiarimento, i lavoratori delle province e degli enti ad esse correlati, non sono minimamente messi in discussione, così come le prefetture, le corti di appello e tutti gli altri uffici che in queste ore sono oggetto di discussione, Caltanissetta non perderà nulla.

Saranno i sindaci delle città facenti parte dei liberi consorzi che andranno ad amministrare gli stessi, senza alcuna aggiunta di stipendio, non sarà nominato nessuno, quindi anche qui demagogia politica molto sterile.

Art.15 Statuto Regione Sicilia

Rimando quindi al mittente le puerili accuse contro un provvedimento epocale come questo, accuse figlie di una voglia di disinformazione. Mi chiedo, ma lo hanno letto questo provvedimento?

Intervento Giancarlo Cancelleri seduta d’aula Ars 20 Marzo 2013

http://www.youtube.com/watch?v=JoZf1Bln7Jw&feature=youtu.be

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  • Commento alla foto di inizio servizio: "Gesù e il suo discepolo". Ora aspettiamo il Vangelo di Beppe e i suoi discepoli.

  • Personalmente io ho sempre sostenuto sia la cancellazione delle province, che quelle delle regioni, organi necessari in epoche antiche, giustificati dalla mancanza o lentezza estrema delle comunicazioni (si pensi che il governo centrale seppe dell'ultimo terremoto di Messina con diversi giorni di ritardo ...!).
    Nel mondo odierno, sempre più interconnesso in tempo reale, queste sovrastrutture non solo non servono, ma rallentano burocraticamente ogni iniziativa e sono inutilmente costose.
    Certo, non si possono cancellare dall'oggi al domani con un tratto di penna, ma quella deve essere la direzione e da qualche parte bisogna pure cominciare.
    Crocetta e Cancelleri hanno ritenuto di cominciare dalle province e di questa iniziativa va dato loro merito, perchè finalmente hanno cominciato con FATTI CONCRETI e non più con le solite chiacchiere che da decenni sopportiamo.
    Per giustificare giuridicamente tale svolta trovo corretto che si siano rifatti all'art. 15 dello Statuto Siciliano, poichè l'art 3 della legge regionale 6 marzo 1986, n. 9 quando dice: "L’amministrazione locale territoriale nella Regione Siciliana è articolata, ai sensi dell’art. 15 dello Statuto regionale, in comuni ed in liberi consorzi di comuni denominati “province regionali”" NON ha attuato affatto l'articolo 15 dello Statuto Siciliano (come dice di fare), che certamente NON E' STATO SCRITTO PER CAMBIARE DI NOME LE PROVINCE, come ha banalmente e ipocritamente fatto in realtà l'art. 3 della L.R. n° 9 sbandierata dagli avversari della "deprovincializzazione"!
    Ma occorre anche rammentare che lo Statuto Siciliano fu scritto addirittura PRIMA della vigente Costituzione Italiana, quindi ritengo ovvio che gli attuali legislatori DEBBANO interpretare i "liberi consorzi di comuni" non come carrozzoni burocratici "manciaturi" per i politicanti parassiti, bensì come organizzazioni DI SCOPO per attuare economie di scala, migliore coordinamento delle risorse e nient'altro non sia già possibile fare già adesso da parte dei singoli comuni.
    Quindi nessuna assurda "supremazia" di campanile, ma solo efficienza e utilità per il bene comune.
    Sarei molto deluso (oltre che arrabbiato) se, come paventano i detrattori della neonata "deprovincializzazione", anche Cancelleri e Crocetta si limitassero a cambiare le insegne da "Provincia regionale di Caltanissetta" a "Libero consorzio di Gela & C.".
    Sinceramente non li faccio così stupidi.
    Quanto poi alle Prefetture rammento che l'art. 21 dello Statuto Siciliano dice che il Presidente della Regione Siciliana " rappresenta altresì nella Regione il Governo dello Stato, che può tuttavia inviare temporaneamente propri commissari per l’esplicazione di singole funzioni statali", quindi i nove prefetti possono prendere le valige e tornarsene da dove sono venuti, mentre gli impiegati verranno assorbiti dalle amministrazioni regionali e comunali, fino ad esaurimento.
    SE si vuole davvero attuare lo Statuto Siciliano ...!
    Anche perchè lo Statuto lo si deve attuare TUTTO e non solo dove fa comodo ai soliti "amici degli amici" come sino ad ora si è fatto!
    Altrimenti NON LO SI TIRI IN BALLO, non lo si nomini nemmeno e lo si continui a conservare in naftalina come un libro dei sogni mai realizzati.

    • Le sue considerazioni sono interessanti ma non condivisibili a mio modesto parere. Per quanto concerne la legge dell'86, in tempi non così lontani prevedeva di potenziare le funzioni delle province in un ottica di maggiori interconnessioni con le Regioni e lo Stato e non di certo di creare mangiatoie politiche. Che ciò poi sia avvenuto è un altro discorso, ma questo vale per tutti gli enti non solo in Sicilia ma in tutta Italia. Aggiungo in un'ottica globalizzante qual'è quella di oggi, e in un territorio già piccolo e isolato, che facciamo invece di unire, frazioniamo ulteriormente in mille consorzi? Questa si che è una visione antistorica e cieca, siamo tornati indietro di decenni, non avanti. Torniamo all'epoca dei comuni medievali, ognuno cura il suo orticello. Perchè, non prendiamoci in giro, sarà così ogni consorzio rivendicherà poteri e quant'altro per interessi politici. Siamo pur sempre in Italia non in Svezia! Quindi lo Statuto siciliano deve essere anche contestualizzato storicamente, non tutto quello che dice può essere preso come oro colato! Consideri che fu approvato proprio dopo una guerra mondiale, momento in cui gli equilibri politici e l'unità nazionale poteva essere a rischio, si pensi a tutti i movimenti dell'independentismo siciliano. Fu un compromesso storico per garantire l'unità con Regioni difficili come Sicilia e Sardegna. Detto ciò ritengo che il fatto che si dica quindi che secondo l'art.21 dello Statuto la Regione rappresenta il Governo di Stato, e che le Prefetture possano essere sostituite da un rappresentante della regione seppure temporaneamente, è assolutamente anacronistico e inapplicabile oggi. Il detto Qui custodiet ipsos custodies esprime perfettamente ciò; Chi sorveglierà i sorveglianti stessi? Cioè è la Regione che dall'interno nomina degli pseudo prefetti e si controlla? Quindi secondo lei l'organizzazione e il controllo dell'ordine pubblico, dovrebbe essere affidato a rappresentanti politici della Regione e non allo Stato come ora per applicare lo Statuto alla lettera? Ma stiamo scherzando? Questo non sarebbe ammesso, tant'è vero che la Regione non ha mai attuato questa previsione, che come dicevo nell'altro commento porterebbe ad uno scontro con lo Stato, e probabilmente violerebbe la Costituzione italiana, di fatti è anteriore alla stessa. Siamo autonomi ma siamo pur sempre italiani, quindi le leggi nazionali si applicano come anche quelle europee. Allora, tornando al vecchio commento, le Riforme si fanno con qualcosa di CONCRETO,prima si scrive poi si vota e non viceversa, non sbandierando cambiamenti, rimandando tutto fino al 31/12/2013. Ribadisco poi che un'ente intermedio come la provincia,senza costi e spese, perchè i tagli si potevano fare benissimo, senza eliminarle, è fondamentale, e non c'è bisogno di scomodare lo Statuto per contestare ciò, basta guardare l'organizzazione di quasi tutti i paesi europei. Se vogliamo continuare a cavalcare l'onda mediatica e bendarci gli occhi, liberi di farlo, ma la verità è che tutto questo è una grande presa in giro, cominciassero con la Regione a tagliare in modo serio e non a parole.

  • Siamo falliti....abbiamo il presidente che organizza gaypride......cancelleri che penza di risolvere tutto levando le province e non ha capito che ora noi di cl per sbrigarci delle carte come inps inail ecc dobiam andare a gela perchè?!! Perchhè crocetta e di li e si è portato tutto nel suo paese e quindi non diciamo mi....te piu persi di cm siamo non possiamo essere....AIAIUUUUU

    • ah nisseniiiii state a rosicà!!!!

      siete un paese piccolo,senza mare in un isola e insignificante...anzi c'hanno messo assai a levarvi la provincia

      • certo che se a parlare è uno "tra licata e vittoria" c'è davvero da tirare fuori il proverbio del bue che dice cornuto all'asino....non avremo il mare ma siamo sicuramente più eruditi di te che intanto devi imparare a scrivere una frase di senso compiuto ed in italiano....e poi mi risulta che non basta avere il mare per essere civili, e tu sarai anche con il sedere a mollo ma sei proprio un deficiente....non solo "tra licata e vittoria" ma anche se ti sposti più in là!!!!

        • Si in effetti Gela è sempre salita agli onori della cronaca per la sua grande legalità e correttezza dei politici, ora che grazie a Crocetta gestiranno un pò di potere direttamente, Dio li aiuti! Non voglio neanche immaginare, mi chiedo anche chi avrà il coraggio di far parte del loro consorzio!

      • Non sapevo che voi foste New York! Ah dimenticavo quella è Gela, voi siete San Francisco, ora che avrete il vostro consorzio con Gela capofila...ahaha ci sarà da ridere...ne vedremo delle belle! Sarete costretti a tornare indietro...

  • On Cancelleri,
    qui nessuno sta contestando in maniera “puerile” quelle che sono state le vostre scelte politiche, al contrario se ne sta facendo una critica ragionevole.
    Provo a spiegarmi meglio.
    Primo punto anzitutto l’art. 15 dello Statuto siciliano che lei cita, è stato attuato fin dal 1986 anno di entrata in vigore della LEGGE REGIONALE 6 marzo 1986, n. 9. All’art 3 si dice: “L'amministrazione locale territoriale nella Regione Siciliana è articolata, ai sensi dell'art. 15 dello Statuto regionale, in comuni ed in liberi consorzi di comuni denominati "province regionali". Quindi come ben vede e credo saprà le “province regionali” erano già liberi Consorzi di comuni. Ma andiamo oltre…

    Secondo punto, la legge dell’ 86 prevedeva la “scelta democratica” dei rappresentanti politici per mezzo di elezioni e non sulla base di scelte “politiche” che, con questa riforma ricadrebbero sugli attuali sindaci ed amministratori dei comuni consorziati, questo è quello che ho letto e si è detto pubblicamente.
    Questo che piaccia o no è una vulnerazione della libera scelta dei cittadini.

    Terzo punto : prefetture e altre istituzioni.
    Lei dice le prefetture rimarranno, perfetto mi vuole spiegare come? E Come verranno organizzate? Se la prefettura è un organo decentrato del ministero dell’Interno ed ha un’articolazione provinciale con sede presso il Capoluogo di Provincia le possibilità sono tre. 1) Le prefetture vengono eliminate, scelta credo assolutamente incostituzionale e che Roma ovviamente non potrà accettare, per questo l’art. 15 dello Statuto non è mai stato applicato alla lettera … proprio per evitare uno scontro con lo Stato. 2) Le prefetture rimangono come sono e continuano a mantenere la stessa articolazione, ma allora i comuni capofila o capoluogo, che dir si voglia, dei nuovi consorzi cosa faranno e come la prenderanno? 3) Si creano nuove prefetture presso i nuovi capoluoghi o capofila, e allora i risparmi e la semplificazione?
    Stesso discorso va fatto per tutte quelle amministrazioni ed enti che hanno un’articolazione provinciale: cosa volete fare?

    Orbene, caro On. Cancelleri, chi parla è un comune cittadino, nisseno ,ma pur sempre cittadino italiano, che pensa che una riforma di tale portata non si fa in 2-3 mesi solo per evitare la convocazione dei comizi elettorali provinciali e cavalcare l’onda mediatica delle “province come causa di tutti i mali italiani”. Vede … quando si toccano “tasti delicati” come lo Statuto o “a fortiori “ la Costituzione Italiana, bisogna fare scelte ponderate. PRIMA si scrive il testo della RIFORMA, poi lo si mette ai voti! Non al contrario! I problemi si risolvono non ammazzando il malato, ma cercando di curarlo. Perché non si mantenevano le attuali Province, che ripeto sono già Consorzi, tagliando le spese e riducendo all’osso assemblea, o comunque prevedendo un sistema di scelta orizzontale su territorio? In questo modo si sarebbe garantito e mantenuto il principio di scelta libera e democratica dei rappresentanti e non d’imposizione “verticale”.
    Invece adesso ogni Comune vorrà creare il proprio Consorzio con evidente aumento del caos nella gestione dei servizi territoriali oltreché dei costi. Mi lasci dire che il provvedimento, sa io sono un po’ mal pensante … lascia pensare ad una scelta mediatica e allo stesso tempo di convenienza per taluni come Crocetta. Non è forse vero che Gela chiede una Provincia da decenni? Stessa cosa Marsala o Caltagirone? Guarda caso anche lì si avrà un consorzio, grazie alla scelta mirata dei 150.000 abitanti, ciò 3 0 4 comuni popolosi! La gente è attenta a queste cose, anche se può non sembrare, e verifica prima di aderire ad un orientamento o scelta politica, prima di giudicare.

    Per cui On. Cancelleri, nessuno qui fa sterile polemica politica, io no sono un politico, si vuole capire cosa avete fatto e le conseguenze che si avranno per Caltanissetta e la Sicilia! E’ facile vendere una confezione sigillata, senza conoscerne il contenuto e dire che è un regalo stupendo! Io da nisseno mi aspettavo altro da un rappresentante del territorio, mi dispiace dirlo, pensavo che sarebbe stata la volta buona con un giovane come lei, ma purtroppo credo di essermi sbagliato, almeno sulla base di queste ultime notizie. Con questo le auguro un in bocca a lupo e spero possa ricevere una risposta concreta ai miei interrogativi.
    La ringrazio

    • L'Analisi di Gianfranco è completa e sintetizza tutti i dubbi dei comuni cittadini. Sarebbe opportuno che si chiarisca pubblicamente cosa si vuole cancellare e verso dove si vuole andare. lo slogan di diminuire i costi della politica non è la sola medicina di tutti i mali. Fateci capire come tale modifica possa migliorare i servizi al territorio, ed evitare sprechi di denaro pubblico. Oggi più che mai bisogna evitare che la cura sia peggiore del male.

      • concordo con il sig. Gianfranco sul fatto che si tratti semplicemente di un provvedimento di carattere populista e dubito fortemente che si produrrà una riduzione di spesa anche in considerazione del fatto che non sappiamo quanti, con quali modalità operative e quale bilancio opereranno codesti presunti consorzi.

  • Mi creda, lei come Giarratana parlate di cose che potrebbero accadere se.... forse....
    State ipotizzando, facendo propaga politica di scarsa qualità, che avverranno delle cose che non sono scritte da nessuna parte. È finito il tempo di questa politica, grazie a Dio, finitela di accendere fuochi di paglia.

    • Egregio ONOREVOLE CANCELLERI, la sua replica mi lascia basito. Lei accusa l'Ing. GIARRATANA e il Sig. Gianfranco di fare propaganda politica di scarsa qualità e di stare facendo, come si suol dire, un "processo all'intezione". Io ammetto di non capire nulla di politica ma mi pare di intuire che anche lei non sa quali saranni gli effetti di questo ddl. Lei dichiara che il Signor Gianfranco e l'Ing. GIARRATANA "parlano di cose che potrebbero accadere se... forse..." Orbene. L'art. 1 della Costituzione Italiana (ricordo che anche la Sicilia fa parte dell'Italia) recita: "L'Italia è una Repubblica DEMOCRATICA fondata sul lavoro." La sovranità APPARTIENE AL POPOLO che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". ONOREVOLE CANCELLERI, lei ed i suoi amici avete usurpato un diritto per cui i nostri padri hanno lottato e sono morti: eleggere i propri RAPPRESENTANTI. Lei è stato ELETTO. Non lo ha nominato CROCETTA. Con i "liberi consorzi" (PROVINCE REGIONALI DAL 1986 CON LA L.R. 9/86 ad ora) sarà il Sigor CROCETTA a NOMINARE, ripeto NOMINARE i rappresentanti di questi nuovi "liberi consorzi". Questa non è una certezza? Questo non mi sembra sia un passo in avanti della DEMOCRAZIA regionale, piuttosto mi seMbra di tornare indietro nel tempo.
      Ma passiamo ad un altro punto: le PREFETTURE. Non mi dilungo in merito alle Prefetture ma mi rifaccio a quanto esposto dal Sig. Gianfranco.
      Risponda alle domande poste dal Sig. Gianfranco. Che succederà? Esiste una risposta a tale quesito e a tanti altri che sorgono spontanei leggendo il vostro ddl o si sta facendo un SALTO NEL BUIO? ONOREVOLE CANCELLERI emerge chiaro, da quanto dichiarato, che avete approvato un ddl di cui ancora non ne conoscete e/o prevedete gli effetti!!!
      Non sarebbe opportuno fare meno demagogia? Non sarebbe opportuno occuparsi di problematiche serie, come ad esempio quella che sta investendo 70 suoi ex colleghi nisseni (che probabilmente l'hanno pure votata) che hanno perso il posto di lavoro?
      ONOREVOLE CANCELLERI in questo momento di confusione e di profonda crisi economica, politica, etica e morale, vogliamo solo rassicurazioni.

    • Vai avanti giancarlo, non ti curar di loro. I soliti disfattisti. Okkio ai lavori sullo scorrimento veloce. C'e` aria di magna magna

      • disfattista chi vuol cercare di capire? beh detto da chi dice vaffa a tutti fa proprio ridere...

      • Disfattisti di che? Molti elettori del Movimento, meno male non tutti, dovrebbero imparare ad avere rispetto degli altri. In ogni occasione, compresa questa.

      • Scusa Ivan, mica alla Regione sono striscia la notizia! Si che si deve curare di noi, chi lo ha eletto? Il popolo! E il popolo vuole sapere! Quindi non diciamo baggianate per favore...

    • Ma che c'entra la propaganda politica di scarsa qualità!!! Se avete legiferato avete o non avete un'idea compiuta e definita di quello che sarà? Qui tutti siamo nella stessa barca e tutti conosciamo i reali problemi del territorio per cui senza offesa per nessuno può e vuole spiegarci il suo programma? Tenga conto (se questo può essere utile) che sono stato un suo elettore alle passate consultazioni regionali.
      E per mio conto se deve realizzarsi una ri-organizzazione degli enti sul territorio deve partirsi prima di tutto dagli ATO. Grazie

  • Egregio Onorevole, le puerili accuse chele vengono rivolte riconosco in modo anche violento da qualcuno portano argomentazioni assai serie e importanti a cui lei non solo non risponde ma maldestramente camuffa con la solita litania del taglio dei costi della politica. E' vero quello che lei dice che salta il banco della politica a livello provinciale ma è anche vero che il suo amichetto Crocetta appena sarà varata la legge nel suo complesso non vedrà l'ora di creare per il suo consorzio come è anche giusto e legittimo che sia una nuova Corte d'Appello, una nuova Questura, una nuova Prefettura, un nuovo Genio Civile, una nuova Sovrintendenza etc, etc, per non parlare poi degli sdoppiamenti dei sindacati, degli ordini professionali e via dicendo. Ha per caso calcolato i costi di queste nuove strutture? E siccome sembra inverosimile che si possa procedere a nuove assunzioni basterà la sua dolce assicurazione ai dipendenti di tutti questi enti che non avranno problemi di trasferimento?
    E per non tirarla lunga ha pensato ai danni che ne scaturiranno per la nostra città con il depotenziamento e la mutilazione di ogni attività pubblica?
    La invito a riflettere senza essere accecato dal suo furore di grillino in piena esplosione. Mi creda ha ragione Michele Giarratana: si tratta solo di una truffa.

    • Ma non si può ancora dire tutto questo, non si sa quali saranno i consorzi, ma leggete prima di commentare. Piuttosto che attaccare a priori prima aspettiamo cosa succede e se poi tutto questo che dite si verifica allora si che potremo attaccare ed essere indignati, attualmente vedo solo aspetti positivi e cioè risparmio di milioni di euro.

  • Però scusi On.le, ma in sostanza cosa cambierà tra le vecchie Province (già liberi consorzi ai sensi dell'art. 3 della legge 9/86) ed i nuovi consorzi? Ovviamente non ci saranno politici o politicanti e questo fa piacere a TUTTI e gliene diamo atto. Però non sarebbe stato più semplice eliminare la politica dall'Ente Provincia e lasciarlo così com'è?
    Quante volte abbiamo imprecato contro gli ATO rifiuti ed idrico, quante volte abbiamo fatto la fila presso i loro sportelli, quante volte abbiamo tentato invano di contattarli telefonicamente ..... non pensa che dovevamo ri-organizzare questi Enti?
    La Provincia dispone di uffici sparsi su tutto il territorio, di personale, di un'organizzazione burocratica già collaudata, insomma dispone di un sistema che poteva benissimo sostituirsi immediatamente a delle disorganizzazioni quali gli ATO. Invece ora avremo liberi consorzi da creare e stabilizzare, ATO da riformare e certamente disservizi che causeranno maggiori costi. Pensateci On.le senza pregiudizi, perchè alla città interessa solo che le cose funzionino....

    • Per voi nisseni naturalmente deve restare tutto cos'ì.
      Tutto a Caltanissetta e niente a Gela. Gela più di ottantamila abitanti in ospedale non ha neanche la risonanza magnetica!Mentre a caltanissetta un ospedale triplo per personale e macchinari
      Tutto a Gela è sottodimensionato rispetto a caltanissetta, chissa perchè , in base a quale democrazia....
      Così, prefettura , corte d'appello, ecc, inail, inps, provveditorato e altri cento uffici tutto lì da voi per scelta divina.
      Santo Iddio è mai possibile che centinaia di GELESI OGNI MATTINA DEBBANO PRENDERE LA STRADA PER CALTANISSETTA PER IL DISBRIGO DI UNA PRATICA?
      E' fINITA, FATEVENE UNA RAGIONE.
      IN DEMOCRAZIA VALGONO I NUMERI. GELA NE HA PIù DI VOI.
      TORNERETE A ESSERE UN PICCOLO RIDENTE PAESE MONTANO....

      • Caro scrittore gelese,
        premesso che qui nessuno ha niente contro il tuo paese, a differenza dell'odio e rancore e offensività, direi assolutamente indiscriminate e di cattivo gusto, che traspare dalle tue parole, credo che quello che dici sia solo frutto del campanilismo.
        Vedi, anzitutto una chiarimento su questo famigerato, per non dire altro numero di abitanti che secondo te sarebbe il motivo di tutto. Gela ha c.a. 77.000 ab e Caltanissetta c.a. 63.000, non credo si stia parlando di una differenza astronomica, né credo che per soli 14.000 ab. in più si possa dire che Gela sia una piccola Città del Messico né una nuova Tokio. Stiamo parlando sempre di comuni piccoli, il mio come il tuo. In più se consideri che fuori dalla costa c'è sempre meno popolazione, noterai come non sia nulla di strano. Anche Agrigento o Enna sono più piccole di Caltanissetta ma fanno provincia, Trapani è più piccola di Marsala ma fa provincia. Come vedi non è il numero di abitanti che decide, ma la posizione geografica ed altre ragioni, storiche e politiche, che ti piaccia o no. Detto ciò, per quanto riguarda i servizi che teoricamente noi avremmo sovradimensionati al contrario vostro, credo che sbagli di grosso, se da voi non c'è risonanza magnetica e mi dispiace, la colpa non è mica dell'Ospedale Sant'Elia di Cl, ma vostra. D'altra parte quanti servizi sanitari mancano da noi e dobbiamo andare fuori? Di certo non addebito la colpa ad altre città che sanno gestirsi meglio. Per quanto riguarda la Corte d'Appello, ti ricordo che le scelte non vengono fatte per il fatto di essere capoluogo di Provincia, tant'è che il resto dei capoluoghi, tranne noi Pa Ct e Me, non ne hanno, quindi informati meglio prima di scrivere. Per la prefettura e i servizi onestamente non credo che dobbiate spostarvi in continuazione perché esistono uffici delegati che si occupano di ciò. Il fatto che siamo capoluogo non lo ho deciso io, ma sono scelte d'altri tempi, perché era ed è il comune più importante del centro Sicilia; ti assicuro poi che noi nisseni non facciamo salti di gioia sapendo che Gela fa parte della provincia!D'altra parte se è così inutile la Provincia e i suoi servizi, perché li vorreste voi? Da quello che dici mi sembra di capire che provi solo odio per invidia o qualcosa del genere, non perché sia contento della scelta "politica" del tuo compaesano on. Crocetta. In pratica, speri di avere quello che da tempo c'è a Caltanissetta, purtroppo però ti sbagli di grosso...Non avrai una prefettura, non avrai un genio civile, non avrai una Corte d'Appello, perché queste scelte non le può fare Crocetta, ma lo Stato, e in un'ottica di riduzione delle spese, sarebbe inaccettabile. Quindi fattene una ragione, se le toglieranno le toglieranno a tutti a noi come ad altri, non né istituiranno altre, di vantaggi non né avrai, di disagi si e tanti, perché invece di farti 70 km, dovrai fartene magari 200 e andare a Palermo. Con questo spero che non te le prenda a male, però vedi quando si parla e si accusa qualcuno dei mali altrui, bisogna fare attenzione a non sparare stupidaggini, il vostro vero problema è pensare, che un capoluogo di Provincia, (province che secondo Crocetta sarebbero inutili), più piccolo di pochi abitanti sia la colpa delle problematiche ben più complesse di Gela. Voglio ricordarti che gli ultimi presidenti di Provincia sono tutti stati gelesi, e le conseguenze sono visibili a tutti anche a te che ti stai lamentando adesso. Quindi, mi scuserai se dubito fortemente che Gela abbia una capacità organizzativa migliore della nostra o che sia un paese "illuminato". Quando tu come altri che pensano in questo modo aprirete gli occhi e la smetterete con questo stupido odio, Gela sarà finalmente il primo paese costiero del sud Sicilia, fino ad allora...solo chiacchiere.

        • Caro Salvatore, non sforzarti a spiegare democraticamente come stanno veramente le cose! Il tizio fa parte di quella maggioranza di gelesi che odia Caltanissetta a prescindere non rendendosi conto che la loro "città" e' indefinibile!!!!!

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