Per chi voteremo i nisseni liberi?

CALTANISSETTA – E’ un momento storico importante e delicato che, probabilmente, in molti non riusciamo a cogliere perché presi dalle mille difficoltà giornaliere che ci impediscono di guardare con più serenità al futuro.
Eppure il voto di fine febbraio è una tappa fondamentale, soprattutto per noi, “figli” di un paese “sud del sud”.
Che Stato vogliamo? Di cosa abbiamo realmente bisogno? Quali trasformazioni radicali vogliamo affinché questa nostra Nazione imbocchi la strada della svolta?
Io ho paura dei populisti che lanciano strali contro la politica, che scelgono gli uomini del “mondo civile, che dichiarano di non appartenere né alla destra né alla sinistra.
Ma cosa significa? La politica è fondamentalmente cultura e ancor di più lo è la destra o la sinistra. Significa, essenzialmente, avere un senso dello Stato, del vivere democratico, delle regole che ne stabiliscono la convivenza con gli altri. Destra e sinistra devono rimanere dei modi di intendere questa convivenza, socialmente e di conseguenza dal punto di vista economico e strutturale. Se cadiamo nell’errore che ciò porta ad identificare una ideologia politica con gli uomini che la rappresentano (e quindi con le loro idee e scelte) rischiamo di presentarci impreparati al voto.
Tutto ciò mi ha portato ad una convinzione (seppur assurda) riguardo la legge elettorale, l’ormai noto “porcellum”. Sicuramente ha degli aspetti positivi! Proprio così. Probabilmente il non avere alcun vincolo di qualsiasi genere con un candidato o con chi lo rappresenta obbliga l’elettore a fare una considerazione di carattere generale quindi sul partito, sull’area ideologica e sul gruppo di appartenenza!
Ovviamente non mi permetto di indicare quale potrebbe essere la scelta migliore dentro l’urna. Ma un aspetto è chiaro. L’attuale classe politica ha fallito. Sulla scena si sono affacciati movimenti e gruppi che in questo momento rappresentano solo la rabbia della maggior parte degli italiani. All’orizzonte (dopo il voto) è prevedibile l’ennesimo “papocchio” con un capo del governo che non vince l’elezioni ma diventa solo un “mezzo” per mandare a casa chi ci ha governato fino ad oggi.
Forse l’unica vera svolta storica potrebbe essere la presenza di un gruppo più o meno numeroso di giovani che potranno controllare, portare dentro l’emiciclo gli occhi e l’attenzione di tutti gli italiani “incazzati”. Perché saranno giovani a cui nessuno potrà dare indicazioni, che non potranno essere controllati e che, al di là dell’esperienza, saranno liberi…
Riflettete nisseni…
Salvatore Caramanna

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  • Il 24 e 25 febbraio sono date estremamente importanti' perchè eserciteremo in nostro diritto/dovere di esprimere la nostra volontà nella costituzione del parlamento, cioè daremo un voto a chi riterremo capace di governare. Il presupposto, a mio avviso, deve essere che non posssiamo lasciarci travolgere ( come è stato nell'ultimo ventennio ) dal populismo e dalla anarchia, ne tanto meno dal qualunquismo.
    Certo al punto in cui ci hanno portato questi mediocri politicanti che associati ai grandi gruppi di potere, non ci consente di affrontare questo importante momento con la necessaria serenità...ne tanto meno i mass media ci aiutano, non essendo imparziali e facendo gli interessi di pochi personaggi che credono di essere i padroni della scena politica. Allora ? Riflettiamo, non sempre sapere vincere le elezioni, significa, avere le idee chiare per sapere governare...ne tanto meno gli estremismi aiutano ad equilibrare i programmi e gli obiettivi...
    ognuno voti secondo coscienza, sapendo che il suo voto potrà consentire la governabilià o tornare nel caos degli interessi dei singoli.

  • Caramanna LEI è UN gRAN COMUNISTA ! ci eviti i suoi articoli/opinioni. La gente sà per chi deve votare e ad ogni modo non esiste un voto utile o inutile. Non esiste dire di non votare un partito diverso dal suo perchè senno vince berlusconi....
    Rispetto per il voto degli altri ...tutto il resto è storia!

  • Bravo Caramanna!Punti tutto sulla non governalità.Che bel paese sarà se fra qualche mese si dovrà andare di nuovo ad elezioni.Qualunque scelta diversa da Partito Democratico non farà che avvantaggiare Berlusconi. Se è questo che si vuole si è liberi di farlo. Poi non lamentiamoci,per favore!

  • Bravo Caramanna! Per questa malcelata "sviolinata" propagandistica il buon Grillo ti ringrazierà e ti premierà (Giancarlo Cancelleri permettendo) inserendoti nelle sue liste alla prossima occasione elettorale e allora sì che......finirai di essere un "nisseno libero"!!!!

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