Torregrossa(Pdl):”Il Pd nisseno si converte e rinnega le avventure politiche passate”

Raimondo Torregrossa

CALTANISSETTA – Recentemente la Segreteria dell’Unione Comunale del Pd ha pubblicato un articolo in cui si accusava il presidente Lombardo di aver creato un “incommensurabile” danno sulle aree industriali siciliane con la nomina del Dirigente generale dell’Assessorato in qualità di Commissario straordinario dell’Irsap che, per i non addetti ai lavori, è il nuovo Ente  nato per sostituire le ASI (Aree di sviluppo industriale) provinciali.
Sono pienamente d’accordo nel condannare l’atteggiamento del presidente Lombardo che in violazione della legge “blocca nomine”, fortemente voluta dall’Assemblea regionale siciliana in questa fase di vacazio, e in deroga ad ogni principio logico, procede costantemente alla nomina di Commissari in tutti gli Enti dove, a torto o a ragione, può intervenire.
L’articolo del Partito democratico nisseno continua con l’elencazione dei vari disagi che, a loro dire, la nomina di un Commissario ha creato nel consorzio ASI di Caltanissetta e in quello di Agrigento.
Non entro nel merito della bontà della riforma o delle denuncie che l’Assessore al ramo ha prodotto alla Corte dei Conti, al TAR e alla Procura della Repubblica e ciò perché significherebbe ritornare su valutazioni politiche già ampiamente espresse al momento dell’approvazione della legge o entrare nel merito dei procedimenti giurisdizionali ancora aperti e che, oggettivamente, mi interessano poco sul piano  personale ma molto su quello legale.
Le mie posizioni e quelle del Popolo della Libertà, sono state di grande critica nei confronti dell’operato del presidente Lombardo e della sua Giunta di governo e per questo mi sono sorpreso nel leggere le critiche del Partito democratico nisseno che, evidentemente e dopo diversi anni di governo assieme al presidente Lombardo,  si è convertito improvvisamente sulla via delle “elezioni regionali” rinnegando tutto quello che ha fatto in questi lunghi anni di oscurantismo politico e di mancato sviluppo.
Altra meraviglia è l’assenza totale di un benché minimo cenno ai danni che gli imprenditori nisseni subiscono da diversi anni a causa della mancata definizione delle proprietà dei capannoni esistenti all’interno delle ASI di Caltanissetta, situazione aggravatasi con la richiesta di pagamento dell’intero importo degli opifici in soli trenta giorni, pervenuta agli inizi del mese di luglio 2012. Tale richiesta, come sostenuto dagli stessi imprenditori, non rispettava gli accordi ed i contratti di locazioni in essere.
Un assordante silenzio sembra caduto sulla vicenda che dovrebbe preoccupare tutte le persone di buon senso.
Nessuno vuole violare norme di legge anche se, nell’applicazione pratica, appaiono oltremodo restrittive per gli imprenditori già strangolati dalla crisi e oberati da una moltitudine di adempimenti poco consoni alla pura funzione imprenditoriale.
A me pare che questi imprenditori, a cui va tutto il mio sostegno ed incoraggiamento, siano stati abbandonati da tutti: dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni industriali, dagli enti locali e dalla politica che non è riuscita, anche sul filo di lana, ad approvare una benché minima norma di prolungamento o, meglio ancora, modifica di quell’articolo capestro proposto e approvato sicuramente in modo superficiale da parte di tutti.
La buona fede deve essere sempre presunta.
Oggi, forse, c’è solo da aspettare una nuova Assemblea regionale e un nuovo Governo nella speranza che, qualsiasi candidato presidente vinca le elezioni, si impegni veramente e concretamente in azioni tendenti allo sviluppo delle attività degli imprenditori nisseni e più in generale siciliani senza creare, anche involontariamente, intralci e preoccupazioni a chi si trova ad affrontare giornalmente le difficoltà dei mercati.
Ovviamente, tutto nel rispetto della massima legalità perché senza di questa non ci può essere sviluppo e occupazione.
 
On. Raimondo Torregrossa
 
 

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  • Caro Sig. Torregrossa oggi più che mai deve darci conto di:
    Finanziamento ai gruppi parlamentari;
    Rimborsi spese percepiti da lei e dai suoi colleghi;
    Indennità e compensi percepiti;
    Altre somme comunque percepite da Stato, Regione ed altri Enti Pubblici;
    Se dimentico qualcosa, per favore, aggiunga lei.....alla lista

    • Sig. Fra ...? Io non capisco perché quando si parla di un argomento si salti a parlare di altro.. se lei vuole porre delle domande al l'onorevole Torregrossa ( e ne ha pieno diritto ) lo faccia pubblicando una nota e firmandola con il suo vero nome , fino a prova contraria siamo in un paese libero e vi é libertà di opinione ed espressione .

      • Sig. Vancheri,
        se a lei tutto non appare un'unica cosa e soprattutto se nell'esercizio delle sue funzioni il deputato Torregrossa non debba rispondere di tutto: dai capannoni ai finanziamenti ai gruppi ed alle indennità è un problema suo.
        Anche io in altre occasioni ho avuto modo di difendere il lavoro degli imprenditori nisseni rispetto anche alla vicenda della vendita dei capannoni ASI.
        Per cui chieda quello che crede che io chiedo quello che ritengo importante.
        Perchè se a lei sfugge, tanti politici per sfuggire alle domande ed ai quesiti più di attualità o comunque di maggiore interesse per TUTTI i cittadini, affrontano altri argomenti, accusano altri partiti, altri politici insomma producono chiacchiere per distogliere l'opinione pubblica. Detto questo Torregrossa deve rispondere a lei ed a me.
        Oppure, visto che come mi ricorda siamo in democrazia, lei me lo vuole vietare?

        • Gentilissimo Sig. " Frà " io non metto in dubbio le sue libertà che comunque sono anche le mie. Le voglio far notare solo che, se continuiamo a far " confusione " e demagogia non riusciremo mai a risolvere i problemi. Se vi è un deputato Regionale che ha voluto affrontare pubblicamente l'argomento aziende ASI, e più in generale, quello che io ritengo il problema dei problemi cioè la rappresentanza e visibilità delle piccole e medie aziende, allora bisogna essere propositivi, e cercare di dialogare e confrontarsi su questo argomento che a mio giudizio e di vitale importanza per l'economia ed il lavoro nella nostra Città. A me personalmente non interessa se l'onorevole Torregrossa abbia fatto questo suo intervento per motivi elettorali o meno , a me quello che interessa e che si parli e si discuta del problema lavoro e sviluppo, ed arroganza politica nei confronti delle PMI. Se noi crocifiggiamo il politico che cerca il dialogo ed il confronto pubblico, allora non dobbiamo lamentarci se questi spesso si sottraggono al pubblico confronto. In fin dei conti su questo argomento l'assessore che ha fatto la legge sta facendo scena muta, tranne in alcune occasioni ha fatto dichiarazioni piene di inesattezze e reticenzae, e si sottrae sistematicamente al pubblico confronto con i piccoli e medi imprenditori artigianali, le nostre associazioni di categoria sono sistematicamente assenti perchè al servizio della politica e strizzano l'occhio alla lobby di confindustria ( ma gli interessi di confindustria spesso non coincidono con quelli degli artigiani...che sono la maggioranza come numero, come fatturato, e come addetti), la politica ha fatto solo promesse in riunione private ma di pratico e pubblico nulla. Finalmente un politico dice pubblicamente le sue idee in merito ad un'argomento, e noi stiamo li ad fare domande che sono completamente fuori tema, non mi sembra corretto. E' corretto che se lei vuole delle risposte alle sue domande, faccia una nota in cui pone i suoi quesiti al onorevole Torregrossa , sono sicuro che le risponderà

        • In democrazia si usa anche conoscere il nome e cognome della persona con cui si parla o si scrive. Sparare nel mucchio nascondendosi è tipico dei cecchini reclutati dagli avversari o freelander (uomini senza patria e senza radici) che vagano soltanto per criticare e nulla costruire. Quindi caro anonomimo nisseno, eviti di scrivere perchè ciò che scrive è frutto della fantasia di uno sconosciuto.

          • Le basta sapere che sono maggiorenne e vado a votare? e da questa semplice posizione ho diritto di chiedere?
            semmai è lei che deve zittirsi, almeno riguardo a questa questione....

          • Sono frutto della fantasia gli interrogativi che il Sig. Frà pone?

            Di sicuro è reale lo sfacelo del PDL a San Cataldo (poco più di mille voti con un onorevole, un deputato in carica e Alfano in prima linea)!

            Per lei cosa cambia sapere nome e cognome? Le basta? Oppure vuole pure il codice fiscale?
            Ci sono persone, purtroppo, che scrivono quello che pensano liberamente e non per ingraziarsi qualcuno. E già!

  • In questa vicenda il sottoscritto è parte in causa, ed assieme ai colleghi imprenditori del ASI di Caltanissetta, a cui si sono aggiunti anche altri colleghi delle varie ASI Siciliane ,lottiamo per far valere i nostri diritti, e vogliamo uscire fuori da quella logica clientelare che ha creato danni enormi alla nostra economia , e non ha fatto crescere in modo sano la cultura di “ fare impresa” ,noi siamo convinti che non vi può essere sviluppo se non vi è legalità, ma la legalità non è una cosa astratta , la legalità è il rispetto delle regole , delle leggi, ed agire usando il buon senso, in definitiva per noi, che la mattina ci alziamo ed andiamo ad aprire le nostre aziende , la legalità è la normalità. Quando il 2 di luglio ci fu recapitata la lettera a firma del commissario ASI che ci proponevano la vendita dei nostri opifici con pagamento a 30 giorni, ho pensato che quella legalità che viene da molti sbandierata ai 4 venti è una farsa , perché è inammissibile che un Assessore, una giunta Regionale, un’assemblea Regionale abbia votato e resa legge una simile norma . Da un incontro avuto con un Deputato Regionale, egli ci spiego come spesso vengono votate ed approvate delle leggi , avvolte vengono lette velocemente , oppure votate all’alba tra un caffè ed un cornetto , questa purtroppo è la politica attuale.
    Bisogna dare atto all’onorevole Torregrossa che ha riacceso i fari sul problema ASI ed ai problemi reali dell’imprenditoria locale Nissena , che è priva di qualsiasi rappresentanza.
    Dove erano i vari responsabili delle associazioni di categoria ( Confartigianato, Confindustria, CNA, C.A.S.A.) quando il sottoscritto assieme ai propri colleghi chiedevano a queste organizzazioni di fare il loro lavoro , cioè difendere i diritti degli associati, sono stati completamenti assenti , anzi qualcuno ha preso le difese dell’Assessore e del Commissario ASI. Ma è naturale che succeda questo, gran parte di questi presidenti o segretari di Associazioni Datoriali , dalla politica ricevono presidenze in commissioni, o vengono nominati consiglieri o facente parte di consigli di amministrazione , dei vari enti o tavoli di programmazione, percependo gettoni di presenza o rimborsi spese. Questo ha portato questi signori ad essere troppo accomodanti nei confronti della politica, tralasciando quella che è la loro vera MISSION cioè la difesa dei diritti e degl’interessi degl’Associati .
    L’onorevole Torregrossa nella sua nota fa notare una cosa giusta e di buon senso “ qualsiasi candidato Presidente vinca le elezioni, si impegni veramente e concretamente in azioni tendenti allo sviluppo delle attività degli imprenditori Nisseni , è più in generale Siciliani, senza creare , anche involontariamente , intralci e preoccupazioni , a chi si trova ad affrontare giornalmente le difficoltà dei mercati” , queste parole penso siano condivisibili da tutti gli Imprenditori .
    L’onorevole Torregrossa ha avuto l’onesta e la correttezza intellettuale di intervenire pubblicamente su questo argomento le altre forze politiche cosa fanno ? e le Associazioni di categoria ? le Organizzazioni Sindacali? La Camera di Commercio?
    Io rimango del parere che dei problemi bisogna parlarne, e renderli pubblici per risolverli, non si può continuare a cercare compromessi in camere oscure , e si fanno passare quelli che sono dei diritti, per dei favori o elargizioni fatte dalla politica.
    Salvatore Vancheri.

  • Come tanti Saulo folgorati sulla via Damasco si convertono alla Croce sbagliata dimenticando le tante croci che gli imprenditori onesti e laboriosi della nostra ASI sono costretti a portare. Fare l'imprenditore era il mestiere più bello del mondo fino a qualche anno fa mentre adesso a causa della crisi è diventato un incubo dal quale tutti vorrebbero uscire.
    Se alla crisi aggiungiamo le soverchierie delle leggi e di chi ha il compito di farle applicare, come nel caso asi, allora il morale, l'ottimismo e la voglia di fare degli imprenditori privati viene seppellito da cumuli di norme, regolamenti e decreti. Le istituzioni in un momento come questo dovrebbero erigere monumenti agli imprenditori che ancora resistono e a quelli caduti sotto il peso di una crisi che oggi arriva alla fase più acuta. Noi imprenditori del sud siamo abituati a vivere nelle difficoltà e nella crisi perché temperati da anni di lotte per la sopravvivenza con lo sguardo ottimista verso una improbabile crescita. Purtroppo quando anche chi dovrebbe sostenerti, ti ostacola in nome di una "legge" che reca termini temporali che gli enti pubblici necessitano solo per protocollare una lettera siamo al paradosso e la voglia di mollare ed andare via pervade anche l'anima del più ottimista degli imprenditori. In 30 giorni a mala pena si riesce ad ottenere un certificato figurati un mutuo da una banca ed in questo contesto storico.
    Allora smettiamola di farneticare e mettiamo la politica vera e le istituzioni al sevizio dei cittadini e delle imprese non attraverso elargizioni ma attraverso servizi e assicurando la stessa celerità con cui vengono richieste le varie gabelle e la stessa solerzia con cui vengono posti lacci e laccioli alle richieste di chi ancora imperterrito crede nella propria azienda.

  • .....È VIVO!!!!!!!!..........ALLORA ESISTE.......NON È UN PERSO AGGIO DELLA FANTASIA
    ED IO CHE CREDEVO FOSSE FRUTTO DELL IMMAGINAZIONE COLLETTIVA
    .......CHISSÀ!!!!!!!!!!!!!!!

  • Onorevole Torregrossa,
    tutto condivisibile quel che le scrive, ma le faccio solo due domande:

    1) Lei è un deputato regionale uscente, quindi quando dice:
    "... articolo capestro proposto e approvato sicuramente in modo superficiale da parte di tutti.", riferendosi all'articolo della Legge sulla riforma delle ASI che prevedeva il pagamento entro trenta giorni del costo determinato per l'acquisto degli opifici industriali in affitto agli imprenditori, tra questi tutti ovviamente c'è anche Lei? Non si è accorto anche lei prima di votare la legge che quel termine perentorio era fuori da ogni normale prassi bancaria e creditizia per quegli imprenditori (che penso siano la maggioranza), che non erano in grado di pagare in contanti e con fondi di cassa aziendale il costo dell'opificio e dovevano ricorrere sicuramente a un mutuo o a un prestito seppur agevolato? Tra l'altro lei è un commercialista, e quindi conosce bene i tempi del credito e le problematiche delle piccole aziende del nostro territorio;

    2) Quando dice "... imprenditori abbandonati ... dalla politica che non è riuscita, anche sul filo di lana, ad approvare una benché minima norma di prolungamento o, meglio ancora, di modifica di quell'articolo capestro proposto e approvato sicuramente in maniera superficiale da parte di tutti.", riferendosi alla proposta di emendamento che l'Assessore Venturi aveva proposto di applicare alla legge, accorgendosi anche lui della "svista" (anche lui, imprenditore, e quindi a conoscenza delle problematiche dei suoi colleghi imprenditori), come mai non ha lottato per far votare questa modifica alla legge prima che l'ARS chiudesse i battenti per le elezioni?

    • Egregio sig.Tornatore,

      il disegno di legge n. 794/a è stato discusso in poche sedute (3) del dicembre 2011 ed il voto finale è stato dato nella seduta n. 304 del 13 dicembre 2011. In quella seduta i presenti erano 60, i votanti 59 e il disegno di legge è stato approvato con 50 voti favorevoli e con solo 9 astenzioni corrispondenti ai deputati del solo PDL tra cui il sottoscritto. Se legge i resoconti delle sedute potrà capire che, purtroppo, nessuno aveva notato la gravità di quanto sancito all'art. 19 in merito ai rustici mentre vi è stata un'ampia discussione a proposito di pianta organica, stabilizzazione e quant'altro.

      In merito alla discussione dell'emendamento di proroga presentato dall'assessore Venturi, nonchè di quello modificativo e migliorativo da parte della Commissione bilancio, Le comunico che il sottoscritto non faceva parte della Commissione dove è avvenuta la discussione e che il Governo, il giorno prima delle dimissioni del presidente Lombardo, ha comunicato il ritiro del disegno di legge dove era stato presentato sia l'emendamento di proroga che un emendamento migliorativo della norma facendo venire meno, così, ogni possibilità di modifica della legge.
      Ovviamente nella prossima legislatura si potrà provare a modificare il comma dell'articolo in questione.

      Mi auguro di essere stato sufficientemente esaustivo e comunque rimando al resoconto della seduta n. 304/2011 dove vengono indicati tutti i nomi dei votanti favorevoli alla norma.

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