Scarciotta:”Noi tacciati di immobilismo? Ci vuole una bella sfacciataggine”

SAN CATALDO – Capisco perfettamente che siamo già in piena campagna elettorale, ma ci vuole una bella sfacciataggine nel bollare di immobilismo la nuova amministrazione della nostra città.
Nostra sì, ma anche vostra, anche di chi l’ha governata per quindici anni.
Per quanto ci riguarda, abbiamo già assicurato in occasione dell’apparentamento al secondo turno che non configgeremo sulle dinamiche della politica in divenire ed in campagna elettorale.
Per noi vale molto di più l’impegno che ci siamo assunti, tutti indistintamente, di fronte ai nostri concittadini: governare al meglio assicurando legalità, trasparenza ed equità.
Chiarito questo, se a vostro avviso lavorare con discrezione e senza i roboanti proclami cui ci avete purtroppo abituati rappresenta un fallimento, credeteci non è del vostro giudizio che ci preoccupiamo, ma di quello della gente.
Siete semmai voi a dovere spiegare alla stessa gente, perché è di questo che ci preoccupiamo e ci occupiamo, dove trovare le risorse finanziarie necessarie ad assicurare i servizi che competono al nostro ente locale.
Spiegate voi ai nostri concittadini come alle vostre istanze e di altra parte dell’opposizione di riduzione indiscriminate dei tributi locali (che anche noi sposeremmo con piacere) corrispondano debiti fuori bilancio di ammontare superiore al 1 mil. di euro comprese le bollette Enelsole non pagate (700.000 euro), minori trasferimenti per il mancato rispetto (della vostra passata amministrazione) del patto di stabilità per 400.000 euro.
Nel particolare e per rispondere dei nostri pretesi fallimenti:
– l’asilo nido di via Belvedere è stato chiuso da voi quasi dieci anni fa, voi avete riconvertito il personale ad altre mansioni, voi avete abbandonato l’immobile che lo ospitava allo sfacelo, voi ne avete cambiato la destinazione d’uso, noi ci siamo impegnati a riaprirlo allorquando le risorse a disposizione ce lo consentiranno;
– per la scuola materna di via Stazione, voi non avete rinnovato il contratto di affitto scaduto a Novembre 2011, voi avete trasferito gli alunni nel plesso di via S. Filippo Neri dove noi adesso vogliamo che rimangano nell’ambito di locali restituiti al necessario decoro con i lavori che abbiamo immediatamente cantierato risparmiando così 26.000 euro all’anno di canone;
– la chiusura dell’istituto Maria Ausiliatrice (peraltro di proprietà di una banca locale e le cui attività didattiche sono state sinora assicurate dalla Curia nissena), altro non è che l’epilogo di una vicenda travagliata che perdura da anni e rispetto alla quale nè questa né le amministrazioni che ci hanno preceduti hanno mai avuto alcuna possibilità di incidere.
Sui prossimi comportamenti dell’UDC non dovete chiedere a noi, noi continueremo ad amministrare con impegno e passione e contiamo di confrontarci con tutti, voi compresi, sul merito delle scelte che riguardano la nostra città.
Non saranno certamente gli esiti della competizione regionale a scomporre o a ricomporre il quadro di un’alleanza le cui ragioni dello stare assieme discendono esclusivamente dalla condivisione dei profili programmatici delle due compagini che ne fanno parte.
Gianfranco Scarciotta

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  • ...non sono mai stato con Pagano (un disastro della politica sancataldese) pero' il signor Scarciotta ed i suoi amici comunisti devono sapere che se non si fossero alleati con Raimondi (ormai seduto in poltrona a palazzo delle spighe), sarebbero a casa a guardarsi la televisione. E poi non capisco perche' replica lui e non il Sindaco in carica. ma!!!!!!

    • Amici comunisti..... lei è certamente uno di quelli che per spicciola ideologia oramai stra-passata offende gli altri per delle idee diverse. Sappia che quelli che chiama comunisti sono suoi concittadini, onesti e lavoratori, che stanno dimostrando cosa significa fare PER TUTTI. L'assurdo di questa storia è che i "non comunisti" sono spesso lavoratori, disoccupati, precari, ecc. ecc. proprio quelli che la sinistra difende. Le farei una domanda: lei conosce le politiche del PDL? Lei sa quali interessi protegge? Lei sa a quali leggi sono più attaccati?
      L'assurdo sarebbe se lei fosse un lavoratore o addirittura un disoccupato.....
      Mah!

  • E' proprio vero che la miglior difesa per i perdenti, e' l'attacco! Gli amici di pagano si rassegnino, il popolo ha aperto gli occhi! Prossimamente anche a Caltanissetta!!!!!!!

  • Tutta la cittadinanza è al corrente dell'attuale stato dei conti del Comune. Tutti sanno dell'indebitamento dell'Ente Comune, dei debiti fuori bilancio, del danno derivante dal mancato rispetto del patto di stabilità. La cosa vergognosa è che consiglieri di opposizione (a volte per la prossima campagna elettorale, a volte per glorificare il comportamento della passata Amministraziione) utilizzino strumentalmente questioni di preminente interesse pubblico. La finiscano!!! La smettano!!! Facciano, se ne sono capaci, semplicemente la loro parte, collaborando con chi amministra per il bene della collettività. Intanto prenderanno una sonora batosta alle prossime elezioni: comunque si chiamino UDC o PDL.

    • I tempi della vecchia politica sono cmabiati, la gente si informa, chiede, osserva attentamente, capisce come vanno effettivamente le cose anche se non partecipa direttamente. Tutti conoscono bene la disastrosa situazione del nostro comune, tutti tranne coloro che hanno creato questo debito e di ciò ne sa qualcosa anche il noto consigliere Scarlata. Perché non racconta direttamente alla cittadinanza il vero motivo di questo buco finanziario?????????????????

  • Caro Gianfranco, la verità fa male.
    Il consigliere Scarlata dovrebbe abituarsi ad accendere il cervello prima di aprire bocca. Ogni volta che lo fa "fa danno".
    La sua sete di potere (mi meaviglio che non si sia candidato alle REGIONALI 2012, ANZI SECONDO ME SI CANDIDERA' A SINDACO FRA 5 ANNI, Scommettiamo?) gli fa dire cose insensate. Per esempio quando era in Giunta Di Forti come assessore mai gli è venuto in mente di tagliarsi le indennità, ora invece fa il gradasso e chiede di tagliare. Che ipocrita.

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