Le riflessioni di Intesa Civica Solidale:”A Caltanissetta il solito teatrino della politica”

CALTANISSETTA – Al ritorno dalle ferie estive si ricomincia a parlare del problema Tarsu e lo si fa come se, sino ad oggi, questo argomento non sia mai stato affrontato.
La notifica degli avvisi di pagamento per la Tarsu 2010, con l’aumento del 40 per cento smerciato come una tantum per riequilibrare il bilancio del comune, ci sembra l’ennesima prova dell’inaffidabilità dell’apparato politico-amministrativo.
Infatti, il blitz ordito dai vertici dell’ATO-CL1, in combutta con il Sindaco Campisi e la furtiva complicità del consiglio comunale, dopo due anni di discussioni, tavoli tecnici e assemblee consiliari straordinarie dimostra che la mala-politica non ha una sola radice e che i cittadini non sono degnamente rappresentati.
La convocazione, ad opera del Presidente del Consiglio Comunale Calogero Zummo, della conferenza dei capigruppo, le ribollite esternazioni di qualche consigliere comunale e le richieste di dimissioni del Sindaco, formulate dal giovane smaliziato Vito Margherita,  si rappresentano come il solito teatrino della politica che ha perso il contatto con la realtà.
I cittadini continuano ad essere vessati, le famiglie, che in molte situazioni non riescono a far fronte ai bisogni essenziali, non hanno nei rappresentati politico-istituzionali alcun riferimento. E poi leggiamo che per indennità i consiglieri comunali e i membri della giunta gravano sul bilancio per ben 800.000 euro.
Allora alcune domande occorre porle al Presidente del Consiglio Comunale, ai consiglieri comunali smemorati od ondivaghi e al Sindaco: che fine ha fatto la proposta di deliberazione popolare sulla gestione integrata dei rifiuti contenete soluzioni concrete per rendere efficiente e meno costoso il servizio, sottoscritta da quattromila cittadini nisseni? Come mai si è approvato il bilancio comunale del 2010 se non si era d’accordo sull’aumento del 40% della Tarsu e si continua ad ignorare l’applicazione illegittima del Tributo Provinciale, delle tassazioni ex Eca e ex Meca addizionali abolite nel 2009 e che gravano sulle bollette per 15% dell’ammontare e senza dimenticare la problematica delle pertinenze (garage, cantine ecc…)?
Come mai si rilancia la richiesta di dimissioni al Sindaco Campisi, che visti i risultati dovrebbe sentire da sé il pudore di dimettersi, se i consiglieri di opposizione, che hanno la maggioranza numerica, non hanno sostenuto la mozione di sfiducia paventata lo scorso anno?
Evidentemente, queste sono solo domande retoriche che sappiamo non riceveranno risposta.
Intesa Civica Solidale come aveva preannunciato, insieme ai diversi comitati civici che hanno organizzato la campagna di sottoscrizione per la proposta di deliberazione popolare, sta predisponendo i modelli per i ricorsi individuali alla Commissione tributaria. Purtroppo, dobbiamo sottolineare che questa possibilità ha carattere oneroso ed è un ulteriore amarezza per i cittadini che devono difendersi dalla mala gestione politica .
Allora diciamo ai disillusi della politica o a chi per le prossime elezioni regionali auspica la scelta di un Presidente della Regione straniero, magari austro-ungarico: i cittadini sono persone non numeri ed è prima del voto che devono saper esercitare la propria funzione civica, partecipando e contribuendo alle scelte di chi li deve rappresentare.
Il tempo dei leaders taumaturgici è concluso. Occorre che i cittadini siano i protagonisti responsabili del proprio futuro attraverso gli strumenti della partecipazione democratica per la costruzione di un “Polo Civico” che scalzi il sistema oligarchico dei partiti tradizionali che ha determinato la sfacelo nel quale siamo costretti.
 
 
​Movimento “Intesa Civica Solidale”

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  • Apprezzo da sempre la sensibilità e la proposta di un movimento civico come quello di ICS. Ritengo tali realtà esperienze positive per vitalizzare, o rivitalizzare, la politica cittadina e in genere locale. I movimenti civici, dunque, sono espressioni positive dei nostri tempi. Affianco a queste, però, non dimenticherei chi con fatica, generosità, slancio ideale, sforzo personale e comunitario continua a battersi e lavorare per rilanciare l'azione e l'istituzione degli odierni partiti. I quali seppur malati, o malatissimi, sono insostituibili per la nostra prassi democratica e rappresentativa. Quindi, caro Fausto, personalmente non proporrei una realtà dicotomica composta da un ipotetico "bene" (i movimenti) e un sicuro "male" (i partiti). Ritengo invece necessario che continui l'impegno dell'istanza movimentistica e uno sforzo identico per rinnovare i partiti.

  • La riflessione evidenzia la ormai insanabile dicotomia tra paese reale e rappresentanza politica. Una distanza incolmabile separa ormai elettori ed eleTti e nessuno tra i soggetti della politica tradizionale riesce a formulare una credibile proposta di partecipazione realmente democratica. Solo i movimenti civici come intesa civica solidale hanno provato a costruire un genuino modello di democrazia partecipativa e insieme a loro buona parte dei corpi intermedi che quotidianamente organizzano e assistono i cittadini nella fruizione dei loro sempre piu' diradati diritti. Le elezioni regionali rappresentano una grande opportunita' per tutti coloro i quali vogliono tornare ad essere cittadini compiuti realmente protagonisti della loro azione di governo della cosa pubblica. Nessun candidato delle vecchie oligarchie che hanno affossato la sicilia e nessun deagogo populista e nessun imbonitore telematico sara' in grado di governare la nostrta regione. Solo l'azione collettiva degli uomini di buona volonta'sara' la garanzia del buon governo e del reale perseguimento del benecomune. L'unico suggerimento che mi permetto di fare al gruppo dirigente del movimento:non sprechiamo l'energia accumulata con il consenso di tanti cittadini e cerchiamo una sintesi positiva con quei candidati alla presidenza che, come Claudio Fava, rappresenta una credibile e concreta opportunita' di vittoria di un nuovo schieramento in cui i cittadini tornino ad essere i veri protagonisti.

    • CARO SIG FAUSTO io non penso che il sig Claudio Fava rappresenti ne la sicilia ne i siciliani solo per il semplicissimo fatto che non parla di autonomia oggi la sicilia per rinascere ha bisogno dello statuto applicato integralmente ma sicuramente avranno promesso qualcosa pure a lui......

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