Caltaqua, chiesta con una mozione in consiglio provinciale la rescissione del contratto

Gaetano Petralia

CALTANISSETTA –  Una mozione per chiedere la rescissione del contratto con Caltaqua per la gestione del servizio idrico integrato. A firmarla è il consigliere provinciale Gaetano Petralia, capogruppo del Pid, che motiva la richiesta “per i ripetuti mancati adempimenti contrattuali e principalmente per il mancato raggiungimento, nell’ambito degli obiettivi connessi al livello di qualità del servizio all’utenza, del servizio di distribuzione 24 ore al giorno da garantire entro i primi sei anni dall’insediamento del soggetto gestore, e cioè entro settembre 2012”.
Per tale motivo Petralia chiede che si impegni il commissario straordinario della Provincia di Caltanissetta, e per lui il presidente dell’Ato Cl 6 Nando Maurelli, a convocare nel più breve tempo possibile un’assemblea straordinaria dell’Ato con all’ordine del giorno la valutazione tecnico-giuridica per l’attivazione della procedura di rescissione contrattuale, alla luce delle richiamate inadempienze.
“La questione acqua in questa provincia – afferma Petralia – risulta ancora una problematica non risolta e anzi dopo l’affidamento del Servizio idrico integrato all’attuale gestore Caltaqua, avvenuto con contratto del 27 luglio 2006, la situazione è notevolmente peggiorata. Le azioni condotte a vario titolo dai cittadini, dalle organizzazioni ed associazioni dei consumatori, dai sindacati e dai rappresentanti del popolo (consiglieri comunali e provinciali) sono state tante e tutte convergono sul fatto che questo Ambito territoriale di “ottimale” ha ben poco, sia sotto l’aspetto tecnico perché di fatto è nato pur sapendo della carenza di fonti di approvvigionamento idrico adeguate alle esigenze dell’intera popolazione provinciale, e sia sotto l’aspetto economico visto che contrariamente alle previsioni legislative il costo del servizio anziché diminuire è notevolmente aumentato senza peraltro che ci sia stato nessun miglioramento nell’efficienza del servizio stesso”.
Petralia, dopo aver richiamato tutti gli atti deliberativi con cui è stata affrontata la problematica, ricorda anche il confronto avuto in Consiglio provinciale con i vertici di Caltaqua, “dove con estremo stupore, meraviglia e rabbia apprendiamo, dalla viva voce dell’ing. Gozo, che per diverse motivazioni Caltaqua non è nelle condizioni di erogare l’acqua h-24 non solo in questo momento, ma anche nel futuro, e che nel caso si rendesse necessario non solo i 48 lavoratori andrebbero a casa, ma tutti…”
Con questa mozione, dunque, si invoca la richiesta di rescissione del contratto, e “non a caso – conclude il documento – negli ultimi tempi si assiste alla nascita di movimenti e di associazioni varie che con la loro presenza e le loro iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica vorrebbero spingere gli organi preposti ad operare quelle scelte che oramai da diverso tempo i cittadini si aspettano”.

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  • Egregio consigliere Gaetano Petralia, alle considerazioni di cui sopra voglio aggiungere che paghiamo l'acqua che non consumiamo,infatti quando ci
    arriva l'acqua ogni due o tre giorni i contatori girano con la pressione ed il danno è del 5% ogni volta, questo è stato confermato dall'ing Spagnolo,nell'incontro avuto di recente nella qualità del sottoscritto di Componente della Consulta Civica Cittadina. Aggiungo inoltre che la società non ha fatto alcun investimento per la ricerca dell'acqua dispersa ed aumentato le tariffe a mc (rispetto alla vecchia Eas) almeno del 400%,infatti prima si pagava un canone di 57 euro per anno e si aveva diritto al consumo di mc 80 inclusi nel canone, ora si paga 60 euro di canone per anno e non si ha diritto a nessuno abbuono.In merito la volevo
    invitare ad intervenire nella riunione del Comitati di quartieri che si terrà giorno 22 giugno, alle ore 19,30,presso la chiesa San Luca di Caltanissetta, per discutere di come si può rescindere il contratto di caltacquaTel 3333966973 percomunicazioni.Cordiali saluti

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