Elezioni sancataldesi, Salvatore Falzone:”Abbiamo aperto la breccia nel fortino di un potere quasi ventennale, buon lavoro a Raimondi”

Salvatore Falzone

SAN CATALDO – “Il gruppo che in questi anni si è spontaneamente formato attorno al nome del Sacco (gruppo eterogeneo ma caratterizzato da una forte presenza giovanile) costituisce un prezioso patrimonio umano e intellettuale per la nostra comunità. Con entusiasmo continueremo a mettere al servizio della città il nostro impegno sociale, culturale e civile: sia attraverso le pubblicazioni periodiche del Sacco, che ha definitivamente chiuso una stagione della sua vita e si prepara a viverne un’altra, sia attraverso le varie iniziative che realizzeremo a nome dell’associazione.

Sul versante prettamente politico, rivendichiamo il merito di avere impedito alle liste che facevano capo alle precedenti amministrazioni di arrivare al ballottaggio. Abbiamo aperto la breccia nel fortino di un potere quasi ventennale. Altri ne hanno beneficiato. Ne prendiamo atto con serenità. Evidentemente, dopo il brillante risultato del primo turno, la scelta di non apparentarci per non compromettere la coerenza del programma e per non snaturare la volontà popolare, non ci ha permesso di vincere. Ma siamo soddisfatti: i 5506 voti di Scarantino sono davvero tanti (1231 voti in più rispetto al primo turno senza accordi ufficiali o sottobanco). Le nostre perplessità politiche circa la stabilità e la compatibilità dell’alleanza Scarciotta-Raimondi rimangono. Speriamo però che i fatti non ci diano ragione: per il bene del paese, che sta attraversando uno dei momenti peggiori della sua storia. Un altro dato va tenuto in considerazione: il 50% dei sancataldesi non ha votato. Vuol dire che la politica, compresa quella dei movimenti, non è riuscita a scalfire il muro della sfiducia dell’elettorato. Questo dato rappresenta anche una responsabilità di cui noi vogliamo farci carico a partire da oggi. Sentiamo inoltre il dovere di rappresentare gli interessi dei cittadini che ci hanno votato. La nostra speranza è che Franco Raimondi non ripeta in alcun modo i metodi, le scelte e i comportamenti delle precedenti amministrazioni. Da parte nostra, dentro e fuori il consiglio comunale, avremo massima attenzione per quanto di buono potrà essere proposto e fatto. Non ci sarà un’opposizione preconcetta verso la nuova amministrazione, alla quale auguriamo sinceramente buon lavoro”.

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  • Non credo proprio che l'ex deputato Bernardo Alaimo possa dare "buoni consigli" perché è stato espressione della peggiore politica del dopoguerra. Fa parte del gruppo di potere (era Assessore Regionale alla Sanità e non cattedratico universitario di Filosofia della Politica né usciere al Comune) che ha portato il debito pubblico dal 60% del PIL nel 1979 al 120% nel 1992: ha avuto un grande potere e se ne deve assumere la responsabilità politica. Visto che il concetto può sembrare astratto, fa parte del gruppo che ha ridotto l'Italia in mutande per le prossime quattro generazioni. Era facile creare consenso distribuendo risorse frutto della stampa di banconote quando non c'era l'euro. Come ex deputato per tre legislature prende una ricca pensione, secondo i miei calcoli (se sbaglio chiedo scusa) di circa 12000 euro al mese (per essere chiari: il reddito medio annuale dei nisseni secondo l'ISTAT), è stato consulente di Cuffaro (che adesso è in carcere per favoreggiamento alla mafia ma quando era potente molti nisseni, non io, lo riverivano servilmente e millantavano amicizia con lui) nel 2006/2008 (Fonte LA REPUBBLICA del 10.04.2007) e nelle elezioni comunali di Caltanissetta del 2009 ha utilizzato ICS (che ha avuto tanti voti perché Ruvolo e i suoi esponenti erano e sono credibili) per fare eleggere due consiglieri dopo essersi allontanato dall'UDC e poi è ritornato con uno di questi consiglieri, eletto grazie alla percentuale di voti presa da ICS, proprio nell'UDC dopo la diaspora del PID. Non mi sembra di avere a che fare con un "Padre della Patria", che può dare consigli e dettare strategie, ma con un politico di professione, che si barcamena per restare a galla. Concludo dicendo che molti elettori in buona fede hanno votato Scarantino, bravo e onesto, ma molti altri hanno diffidato della vecchia politica che gli stava accanto anche senza incidere concretamente sulla proposta politica del candidato.

  • Ho visto, nei giorni della campagna elettorale, persone che hanno gridato improperi a Pagano e al candidato sindaco avv. Amico: erano persone fautrici del Sacco. Ma ne ho viste molte anche che appartenevano alle liste che facevano capo all'ing. Scarciotta: queste persone non erano in minor numero delle prime, e i loro insulti non erano meno accaniti e meno offensivi. Ho visto le stesse persone, che col Sacco non hanno mai avuto a che fare, esprimere disprezzo forte contro l'antica amministrazione, con argomenti non meno "gossippari". Ora vedo una giunta comunale costituita da chi rappresenta e guida il locale centro-sinistra e chi invece rappresenta in loco il partito di Gianfranco Micciché e che ha alle spalle tutt'altra tradizione e tutt'altra prassi politica. E vedo nelle medesima giunta altre persone che rappresentano liste che non hanno raggiunto il 5% e che hanno totalizzato solo una manciata di voti, senza risultare perciò eletti dalla cittadinanza e tuttavia, per accordi presi prima, insediati ad amministrare la città e non certo in qualità di "tecnici". Dato che mi si chiama per nome, per "nome" replico rivolgendomi a "Frà" e a "Giuseppe Sud": l'attuale configurazone della situazione, in consiglio e in giunta, non esprime affatto nulla di promettente e risulta da un meccanismo elettorale (l'apparantamento) pensato apposta per mischiare le carte, per permettere il compromesso, per dare adito al governo di chi non è stato in prima battuta votato (o non è stato votato a sufficienza) dalla gente. Non dico che le persone che entrano in giunta al seguito di Scarciotta non siano per bene e competenti (anzi credo che sotto il profilo della competenza politica e amministrativa lo siano più dei loro alleati). E non dico che il sindaco Raimondi non si sia conquistato da sé i voti che ha ricevuto e che non sia una buona persona (anzi credo che lo sia quanto alcuni altri candidati sindaci e più di alcuni altri candidati sindaci di quest'ultima tornata elettorale). Ma dico che se ha vinto (e se il candidato espresso da PDL e FLI, che si proponeva come naturale prolungamento dei due precedenti sindaci, ha perso) è grazie al fatto che altri (coi quali egli stesso - che da sin da giovane condivide la stessa storia politica guarda caso di uomini come il dott. Alaimo - spesso si è ritrovato, seppur silenziosamente, insieme in questi ultimi anni) hanno realizzato l'unica opposizione autentica che si sia vista (buona o cattiva) a San Cataldo. Non si tratta di benedire nessuno e alcunché. Si tratta solo di dire grazie educatamente: a meno che chi qui ha scritto non faccia parte, sotto sotto, proprio di coloro che sono stati veramente sconfitti e che perciò covano dentro risentimento e odio verso chi ha contribuito alla loro sconfitta e anzi la loro scomparsa dalla scena... Non faccio parte del gruppo del Sacco, ma un consiglio vorrei darglielo: se intendono continuare a svolgere un qualche impegno politico, devono proprio sostenere (con idee, con suggerimenti, anche con critiche se necessario) il nuovo sindaco, perché è quello che più è affine alla loro prospettiva e perché, appena si sarà finalmente guardato attorno, egli si vedrà davvero bisognoso d'ogni sostegno possibile...

    • Sig. Giorgio,
      secondo la mia opinione lei accomuna, sbagliando, le proteste dei singoli cittadini (e non insulti) nei confronti del leader del partito che ha condizionato la vita politica degli ultimi anni con quello che dovrebbe qualificarsi "giornalismo".
      Chi ha inveito contro Alfano lo ha fatto da cittadino, se ne è assunto le responsabilità e fin che c'è democrazia nessuno glielo può impedire. Pertanto se erano pro Scarantino, pro Scarciotta, pro Raimondi o pro Sorce poco importa. Fatto sta che erano di tutti i colori e non erano certamente anti politica ma semplicemente anti politici (in specie dei politici che non vogliono ridursi stipendi, indennità ecc. - che non modificano la legge elettorale - che non rinunciano al finanziamento pubblico dei partiti - ecc. ecc.).
      Pertanto lo pseudo giornalismo del Sacco, il cui fondatore, impudentemente, scende direttamente in campo nella qualità di assessore e trasforma il giornale in un foglio di propaganda che accusa ed a volte offende è tutt'altra cosa. Il sig. falzone, a mio modo di vedere ma anche di tantissimi altri, non può più considerarsi giornalista pubblicista. Poi, ovviamente, potrà fare quello che ritiene più opportuno. Però sappia che una buona parte della popolazione di San Cataldo ha già assunto una propria idea in merito.
      Circa la commistione di partiti, movimenti ecc. nell'attuale Giunta staremo a vedere. A giochi fatti e con una Amministrazione che deve comunque, al di là del mio e suo pensiero, lavorare per l'intera città, io personalmente li lascerei lavorare. Sperando che facciano quanto di meglio possibile, non facendo mancare loro tutta la forza possibile di una città unita. Non distogliendoli dal loro lavoro e criticandoli se serve, ovviamente. Certo non auspicherei, come fa lei, che si guardi attorno ....... perchè così si inizia proprio male. Sarà mica che lei si augura che falliscano? Ma si rende conto che questo è il male per la nostra comunità?
      Cordialità

  • Conosco personalmente le dinamiche della politica di San Cataldo e quindi ne parlo per diretta conoscenza. Attravreso le affermazioni del sig. Giorgio mi sembra di capire che solo il Sacco è il benedetto dal Signore. Se c'è Alaimo (ma anche Galletti e Misuraca) è solo per buoni consigli. Se il sacco non fa gli apparentamenti è perchè non vuole "pervertire" i meccanismi della democrazia, se il Sacco ha fatto il lavoro sporco gli altri se ne sono presi i meriti.
    Mmmhhh mi sembra che non sia proprio un'analisi scevra dalle influenze di parte.
    In questi anni e fino all'ultima edizione, il Sacco ed in particolare il suo direttore Falzone, hanno si criticato il governo Pagano/Torregrossa/DiForti, ma lo hanno fatto offendendo le persone nell'intimo. In questa campagna elettorale, sempre il Sacco, divenuto foglio propagandistico di una coalizione e quindi perdendo definitivamente la possibilità di essere chiamato giornale o testata giornalistica, ha attaccato tutti: Pagano/Amico, Raimondi, Scarciotta, Sorce, i loro elettori, i loro candidati, le loro intelligenze e le loro dignità. Ecco semplicemente spiegato perchè San cataldo ha scelto come sindaco Raimondi e non Scarantino, ecco perchè San cataldo ha ritenuto legittimo e non truffaldino l'apparentamento, ecco perchè da questo momento il sacco non è più un giornale.
    Riguardo Modaffari bisogna dire in tutta verità che, purtroppo per lui, ha scelto gli alleati sbagliati.
    Cordialità

    • Condivido pienamente l'analisi di Frà. il sacco è stato in questi anni un "giornale" incentrato sulla offesa personale. adesso certamente non cambierà il suo modus operandi, avendo ancora di più l'amaro in bocca per la sconfitta elettorale. Il Sig. Falzone & C. dovrebbero capire che il questo momento assai critico per il paese bisogna cercare di lavorare operosamente per il bene comune. Il sacco, adesso che Pagano e amici non sono più sulla scena politica, deve decidere se essere un VERO giornale che crea opinione oppure una sorta di giornale gossipparo di quarta categoria.
      un cordiale saluto.

  • Scarantino e il Sacco (un solo consigliere eletto con 2 liste) con chi si dovevano apparentare o fare un "inciucio" come dite voi? Solo il PDL era rimasto! Avete ricevuto una bella batosta! Buona opposizione dentro (con la forza di un consigliere comunale) e fuori con il vostro corriere dei piccoli (citazione) .... A San Cataldo la svolta c'è stata: dopo un impero così grande, i Sancataldesi hanno deciso di non volerne un altro .... ciao ciao, buona opposizione

  • C'è da dire grazie ai giovani del Sacco e chi li ha aiutati in questi ultimi anni: hanno dato un contributo importantissimo per far sloggiare i rappresentanti locali del berlusconismo da Palazzo delle Spighe, a San Cataldo, lottando e lavorando dal di fuori del Consiglio comunale, mentre in contemporanea la medesima fatica svolgeva al di dentro del Consiglio G. Modaffari, praticamente l'unico vero consigliere d'opposizione in questi ultimi anni. E' avvenuto che alcuni hanno lavorato per fare pulizia, e altri sono entrati negli ambieti ripuliti: speriamo che se ne dimostrino, col loro lavoro, degni. Non penso proprio che un politico come il dott. Alaimo abbia adombrato o sviato il dott. Scarantino e i giovani del Sacco: se qualche influsso ha avuto su di loro lo ha avuto consigliandoli come trasformare in strategia politica il loro entusiasmo che altrimenti si sarebbe risolto e limitato in un semplice e inefficace "volontariato" e "volantinaggio". Il dott. Scarantino, candidato sindaco del Sacco, è stato certamente libero e immune in ogni caso da influssi negativi. Ciò che è stato detto a suo riguardo, e che anche qui sotto si legge, è soltanto "tattica" degli avversari ai suoi danni: giustificabile in un'atmosfera elettorale (dove il fine, cioè la vittoria della propria parte, giustifica i mezzi...), ma non corrispondente a verità. Tant'è vero che a fare gli apparentamenti sono stati altri: Scarantino, il Sacco, e chi è stato accanto a loro, hanno preferito rispettare la volontà del loro elettorato, che era appunto quella di non fare alcun accordo più o meno ufficiale, più o meno sottobanco. Gli apparentamenti pervertono i meccanismi della democrazia, portando a governare coloro che in prima battuta il popolo non aveva scelto né votato.

    • Credo che tra i veri oppositori e difensori delle minoranze deboli occorra anche nominare il consigliere Romeo Bonsignore che da sempre ha lavorato attivamente.

  • Premesso che per convinzione sull'uomo e per scelta del mio partito tenevo per Raimondi, ritengo che Scarantino, certamente persona brava e onesta, come del resto è Raimondi, abbia perso perché identificato, a torto o a ragione, con vecchi politicanti di cui tutti siamo stanchi, come l'ex deputato Bernardo Alaimo, pronto a mettere il cappello delle sue rinnovate ambizioni (decisamente retrò) sulla sedia del voto libero di tanti cittadini.

  • Il 50% non ha votato. Il 25% dei votanti decide per il governo della città. I migliori Auguri al neo sindaco sperando possa ben operare riavvicinandosi alle necessità dei cittadini tutti.

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