Caltaqua, la risposta di Rudy Maira al commento di un lettore

CALTANISSETTA – Caro Marcello Butera,
il mio compito, la mia aspirazione, il mio dovere di deputato è quello di occuparmi tanto della disoccupazione, quanto della difesa della occupazione.
Lo so, i precari con gli anni sono diventati una marea (ribadisco che sono estraneo al formarsi di questo fenomeno) però a questo punto che facciamo? li licenziamo ? li mandiamo a casa? distruggiamo tante famiglie visto che molti tra loro si sono sposati? Sono sempre stato del parere che, invece, vanno tutti stabilizzati e chiudere questa stagione del precariato con norme, e con impegni politici, di non creare più precari.
A maggior ragione questo ragionamento vale per gli occupati c.d. “ordinari”.
Comprendo il risentimento, la delusione, la rabbia di coloro i quali disoccupati assistono ad assunzione di c.d. “raccomandati”.
Ma di questi siamo sicuri che sono tutti assunti perchè “raccomandati”? In parte anche questa è a una leggenda metropolitana.
Quale è la soluzione? Fare spazio al merito, perché soltanto il merito può giustificare una segnalazione. Chi non merita non può trovare occupazione perché raccomandato.
Il problema, però, è generale: non è più consentito che i nostri giovani diventino vecchi alla ricerca di occupazione.
Questa è l’unica vera grande sfida della politica di oggi e dei prossimi anni.
Soltanto quei politici che sapranno creare “occasioni” di lavoro per tutti, e senza raccomandazione, potranno titolarsi di “Politico”, gli altri resteranno “politicanti”.
Il confronto pubblico è possibile, anzi doveroso.
Perché “il Fatto Nisseno” non si rende promotore, di tanto in tanto, di celebrare un “Forum” nel quale ci si  possa confrontare su questa e sù altre materie?

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  • ma caltaqua non è una ditta privata? qui nessuno parla dei licenziamenti di altri operai o dipendenti in altre ditte private.....anche loro hanno famiglia.

  • Salve,sicuramente la cosa più importante è quella che se decisione sarà dei tagli, almeno li facciano con criterio come dice il Sig. Luca.
    Invece per la "legenda metropolitana" non sono tanto d'accordo, ricordiamoci che nella nostra amata terra, la Raccomandazione è sempre esistita ed esisterà sempre ed è impossibile negare l'evidenza dei fatti, basta vedere e riflettere un pochino su ogni impiegato assunto in Caltaqua e chi hanno alle loro spalle.....!!!! figli o parenti di Sindaci, nipoti e mogli di Assessori, cugini e nipoti di Onorevoli, figli di illustri Tecnici Comunali, ecc.......!!!! il mea culpa non bisogna farlo soltanto in Chiesa, ma tutti i giorni.
    Grazie Politica

  • La ringrazio per aver risposto pubblicamente. Devo darle merito di averci messo la " faccia"... ed anche la penna. Al contrario di molti altri politicanti che continuano a prendersela con questa testata giornalistica web per il fatto di consentire critiche e commenti anche scomodi...Lei da Politico ha garbatamente risposto e devo dire anche in maniera inaspettata.
    Nella speranza che questi commenti servano da stimolo e tengano vivo l'impegno alla classe politica, di non creare più precariato, mi auguro cosi come da Lei scritto, che la redazione possa aprire un Forum su cui confrontarsi anche su altri argomenti.
    F.to Marcello Butera Impiegato Poste S.p.a.

  • dire che "in parte" anche questa è a una leggenda metropolitana significa che in parte non lo è. A mio parere uno dei problemi, se non il problema, di questo paese è proprio questo: tollerare anche una sola persona che ha acquisito una certa posizione non perchè meritevole, non perchè bisognosa ma solo perchè raccomandata. Ritengo che in un periodo di crisi come questo ed in una città come questa debbano essere i più meritevoli ad accedere a quelle, oramai mosche bianche, che sono le occasioni di lavoro. Spero che i dipendenti mantengano il loro lavoro, ma se tagli vi saranno mi auguro che solo chi merita resti. Saluti.

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