SAN CATALDO – Da qualche giorno i muri della Città di San Cataldo hanno guadagnato l’immagine di Rosario Sorce quale candidato sindaco. Su tale unilaterale scelta vanno fatte, per dovere di verità e per rispetto dei tanti amici aderenti al Popolo delle Libertà e per quelli che in tanti anni ci hanno seguito nel percorso politico che ci ha visto protagonisti, alcune precisazioni che garantisco, così come possono confermare le decine di testimoni presenti, corrispondono alla realtà. All’indomani della comunicazione fatta dal sindaco Giuseppe Di Forti, relativa alla sua volontà di non ricandidarsi più a ricoprire la carica di sindaco, sono state fatte svariate riunioni atte a creare una coalizione di partiti e movimenti in grado di portare avanti un progetto di rinnovamento della politica sancataldese e a individuare prima le caratteristiche che un candidato sindaco deve possedere e poi la persona idonea a ricoprire tale delicata carica..
Le riunioni hanno visto partecipare iscritti al PDL, a FLI, a diversi Movimenti Civici e numerosi simpatizzanti e componenti della società civile. Nelle riunioni determinanti e conclusive erano presenti, tra gli altri, lo scrivente in qualità di Coordinatore provinciale del PDL, l’on. Alessandro Pagano, Diego Dell’Uomini, consigliere provinciale del PDL e Rosario Sorce nella qualità di componente del direttivo provinciale del Partito; oltre che i coordinatori cittadini Salvatore Fulco e Giuseppe Scarlata nonché vari consiglieri comunali, assessori e il sindaco Giuseppe Di Forti. Con chiarezza e senza remore, emerse la linea che bisognava ricominciare da giovani che siano consapevoli del mondo che cambia. Possibilmente abbandonando i vecchi schemi che non piacciono ad un Paese che ormai cavalca l’antipolitica. Nelle affollate assemblee emerse il nominativo dell’avv. Gianluca Amico come il miglior possibile candidato con le caratteristiche di competenza, rinnovamento e autonomia che erano state condivise da tutti. Nessuno delle persone sopra citate criticò la scelta compreso Rosario Sorce che, anzi, elogiò Gianluca Amico e l’esigenza di procedere ad un reale cambiamento politico-sociale. Tutto ciò con un intervento dai toni e dagli argomenti enfatici.
La posizione del PDL provinciale è stata e sarà perfettamente in linea con le direttive nazionali del segretario Angelino Alfano che, lucidamente conscio del mutamento sociale e politico del Paese, alla presentazione del candidato sindaco di Palermo affermò che: “…è giusto che tu abbia le mani libere; che le tue scelte non siano condizionate da alcunché. Metteremo al tuo fianco tutta la forza del nostro Partito, ma saremo leggeri come una piuma.”. La linea politica del PDL quindi è molto semplice: “fare buona politica senza occupare poltrone”! “Le alleanze locali sono finalizzate solo ed esclusivamente al bene della collettività”.
Il presente documento è stato inviato al Sindaco di San Cataldo per tutte le determinazioni del caso.
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Troppi cittadini sono oggi chiamati a riparare le disastrose politiche degli ultimi Governi. Mentre, di contro, i soliti manager pubblici e politici di ogni livello ancora sperperano il denaro pubblico, per non parlare della corruzione dilagante e dell'evasione fiscale. Il PDL locale è il primo esempio di mal governo - da questo specifico punto di vista - che è destinato a cadere. Ricordiamo a tutti che prima Torregrossa e quindi Di Forti furono chiamati (indovinate da chi?) a ricoprire la carica di Commissariio del Consorzio di ripopolamento ittico del Golfo di Gela al modesto prezzo di circa 60.000 euro annui!!!!
Se oggi non c'è equità sarà la catastrofe sociale. Auspico sinceramente che nei governi locali come in quello nazionale e regionale torni una ventata di sinistra, e non solo ideologica: Pagare meno pagare tutti!!!!
Cordialità
Alla faccia di quanto scritto da Torregrossa nel documento riportato, i lor signori, sull'occupazione e la spartizione dei "posti" nel prossimo governo cittadino, cominciano a litigare ancor prima di vincere le elezioni, cosa che difficilmente avverrà, visto il fallimentare esempio politico di quel partito (PDL) e dei suoi dirigenti locali e non, anche sul piano morale (cristianamente parlando!).
Cari amici questa è la dimostrazione che l'impero di Pagano si sta sgretolando...se perdono san cataldo c'è da preoccuparsi