Il bomber Castiglione va al Casteltermini: “Tradito e pugnalato dal Mussomeli”

MUSSOMELI- A fronte di un’armata calcistica formata dai tanti acquisti degli ultimi giorni e con una rosa ancora in via di definizione, l’A.S.D. Mussomeli deve fare pure i conti con le partenze. Non solo: soprattutto con gli addii. Quello di Salvatore Castiglione, bomber e giovane quanto stimatissimo capitano dell’A.S.D. Mussomeli, giunge come un fulmine a ciel sereno. Insieme al fratello Paolo, Salvatore Castiglione ha contribuito con i suoi gol a rendere possibile una promozione insperata. Si conceda dal calcio locale con una lettera carica di tanta amarezza, di qualche frecciatina ma soprattutto di grande savoir-faire. Salvatore non perde il fair-play neanche quando si trova di fronte a quello che lui reputa essere, un vero e proprio “tradimento calcistico”. Scrive ai suoi oramai ex-compagni, alla dirigenza ma soprattutto alla tifoseria chiedendo a tutti di non interpretare il suo come un abbandono, ma solo come la conseguenza di una scelta che, altrimenti non poteva fare. Giocherà il prossimo anno con l’A.S.D Casteltermini che milita nello stesso campionato di prima categoria dove giocherà il prossimo anno anche la sua ex squadra. Ecco il testo della missiva, inviato da Salvatore Castiglione alla nostra redazione. “A tutti i tifosi, simpatizzanti, compaesani, compagni di squadra e tutte le persone che mi sono state vicine in questi anni indimenticabili. In ogni battaglia combattuta ho rispettato, onorato e soprattutto amato questa maglia. Ogni volta che ho avuto la fortuna di vestirla, ho pensato che questi colori li avrei indossati fino alla fine della mia “pur mediocre” carriera. Purtroppo non sarà così. Da pochi giorni mi sono tesserato con l’A.S.D. Casteltermini e quindi posso scrivere la parola fine, almeno dal punto di vista calcistico, su quella che per me é stata una vera e propria favola. Fin da bambino ho sempre tifato per la squadra del mio paese sognando un giorno di indossarne la maglia e soprattutto  la fascia di capitano. Sogno che “fortunatamente” si è avverato ma che, per colpa di persone poco riconoscenti e soprattutto molto arroganti e presuntuose che mi hanno pugnalato alle spalle, è stato trasformato in un incubo. Persone per le quali l’interesse e la gloria personale, vanno al di là delle vittorie di gruppo e dell’amicizia. Persone che mai e poi mai avrei pensato che si sarebbero comportate in tal modo nei miei confronti.Naturalmente non faccio di tutta l’erba un fascio. Da queste gruppo escludo e soprattutto ringrazio per quello che mi hanno dato in tutti questi anni, Salvatore Sorce e Nino Lanzalaco.Come potrò mai dimenticare il giorno del mio esordio, il giorno del mio 1° goal e il giorno della mia prima volta da capitano. Certe immagini con la maglia del Mussomeli, certi momenti di gioia ed emozione rimarranno nella mente dell’uomo Salvatore, non solo del calciatore.Ci rincontreremo da avversari leali sul campo, ma soprattutto da amici. Vi chiedo un ultima cosa: non dubitate mai dei miei sentimenti per voi, per la squadra e per il mio paese,  lo dico guardandovi negli occhi e a testa alta, orgoglioso, lo dico con modestia, di ciò che credo di aver dato e fatto per il Mussomeli. Sono sicuro di poter godere della vostra stima e del vostro affetto come sempre mi avete dimostrato. Grazie di Tutto”

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  • Non oso commentare la lettera ma solo fare qualche piccolo appunto all'articolo.
    L'asd Mussomeli non deve fare i conti con le partenze o addii in quanto già a fine campionato scorso il soggetto non rientrava nei piani della società.
    Il soggetto non è mai stato stimatissimo capitano del Mussomeli per il semplice fatto che non è mai stato capitano ma indossato la fascia in maniera occasionale in assenza del titolare della fascia.
    Il soggetto contrariamente al fratello non è un bomber in quanto i goal che segna si possono contare sulle dite di una sola mano e la promozione non è stata insperata ma preventivate fin dall'inizio della stagione scorsa come più volte affermato.
    Ad oggi il cielo e più sereno che mai.

  • Caro Salvatore non sei mai stato il capitano del Mussomeli ma hai indossato la fascia in assenza del Capitano.
    Caro Salvo dici di avere amato questa maglia e critichi un gruppo di persone per le quali l'interesse e la gloria personale vanno al di là delle vittorie di gruppo e dell'amicizia, potrei ricordare tanti episodi ma ti ricordo l'ultimo; come mai nella gara finale che ha sancito il ritorno della squadra in prima categoria al fischio finale non hai gioito insieme ai tuoi compagni di squadra e anzi come tante altre volte ti sei messo a fare il FENOMENO con comportamenti a dir poco maleducati?
    Caro Totò il torto di questo gruppo di persone e forse stato quello di considerarti un giocatore del Mussomeli anzichè un FENOMENO?
    Fare il capitano di una squadra di calcio è una cosa che capita a tanti ma non a tutti.

  • Con tutto il rispetto e solo con questa lettera che ti sei messo in evidenza, per il resto sei sempre stato un giocatore insignificante.

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