Soppressione Provincia, Gallè(PD):”Una scelta che nega il nostro futuro”

Giuseppe Gallè, segretario provinciale PD

CALTANISSETTA – Il governo Berlusconi-Bossi,  con un tratto di penna, ha deciso di cancellare alcune province italiane come capro espiatorio dell’indignazione popolare per i costi della politica, per poter dire di “aver tagliato 54.000 poltrone” e dopo avere trattato con la Lega i codicilli che “salvano” le province leghiste con il criterio dei 3.000 kmq di superficie.

In Sicilia, Enna e Caltanissetta verranno cancellate.  Proprio così: non saranno accorpate né fuse tra loro, ma semplicemente “eliminate” dalla carta geografica e dal disegno istituzionale di presenza dello Stato  sul territorio, con tutto quel che ne consegue (via le Prefetture, le Questure, i Comandi dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, l’INPS, l’INAIL, gli Uffici del Lavoro, le Banche,  etc); andranno via da qui  tutti quegli uffici pubblici periferici che hanno costruito per secoli, ancor prima dell’Unità d’Italia, un’identità territoriale che ha svolto la sua funzione di organizzazione del territorio anche nell’equilibrio della presenza istituzionale.

Probabilmente i comuni nisseni andranno con Agrigento e Ragusa. Nessuno ne guadagnerà, nessuno starà meglio dopo, le nostre comunità  diventeranno periferia estrema delle periferie dell’Italia, senza più parola, senza più nome proprio.

Caltanissetta è stata capoluogo di provincia ben prima dell’Unità d’italia, dal 1816, quando i Borboni  decisero di organizzare il territorio decentrando nelle Intendenze molte funzioni amministrative con i primi esperimenti di enti locali elettivi.

E’ stata capoluogo di provincia prima ancora che venisse istituita la Diocesi, nel 1844, quando anche la Chiesa di Roma prese atto di una nuova realtà della Sicilia dell’interno, nella quale l’evangelizzazione doveva essere avvicinata alla vita quotidiana delle popolazioni.

E’ proprio questa funzione di presidio istituzionale al centro del territorio di un’”isola-continente” che oggi viene rimessa in discussione: eliminare le province dell’interno, con tutto quello che comporta, sulla base di un misero calcolo contabile, significa decidere, da parte dello Stato, di ritirarsi da questo territorio, di abbandonarlo definitivamente, senza speranza, ad un destino di impoverimento e di marginalità. Significa  indicare ai nostri ragazzi, senza appello, la strada dell’emigrazione, significa calpestare la memoria di quelle generazioni che ci hanno preceduto, e che, spaccandosi la schiena hanno costruito l’identità economica e la dignità civile di questa parte della Sicilia dove, ritirandosi lo Stato, aumenta significativamente anche il rischio di rafforzare i  poteri criminali.

Possiamo consentire che tutto questo avvenga nel silenzio, nell’indifferenza, nell’apatia che spesso ci caratterizza ma che questa volta non ci salverà dalla sofferenza, ma sarà la nostra responsabilità, personale, individuale, di ogni cittadino nisseno nel naufragio definitivo della nostra identità e della nostra storia?

Pensiamo di no e riteniamo che sia un dovere di tutti dare un contributo in questo processo di ridefinizione della rete istituzionale nel territorio, non solo in nome di quell’autonomia speciale, di rango costituzionale, che la Sicilia si è conquistata negli anni difficili del dopoguerra (proprio per contrastare il separatismo, altro processo di marginalizzazione), ma in nome anche di quel nuovo protagonismo civile che negli ultimi tempi si è espresso pure in Sicilia e che vede avvicinarsi all’impegno di cittadinanza, dopo tanti anni, migliaia di giovani e di cittadini specialmente quando si tratta di temi che si ripercuotono in maniera tagliente sulla nostra vita quotidiana.

Vogliamo poter dire, per esempio, che ben altra cosa sarebbe stata la ridefinizione del ruolo degli enti intermedi su alcune tematiche con competenza esclusiva (viabilità e ambiente, rifiuti compresi), o che ben diverso suonerebbe un disegno che, per tutte le province, procedesse ad una mutamento efficace ed energico capace di abbatterne i costi.

Ma la logica dei “rami secchi” non possiamo accettarla: non ci possono essere comunità di serie A e di serie B o C, storie cancellate e memorie disperse, futuro negato ad alcuni solo sulla base dei numeri del Ragionier Tremonti.

Il silenzio di molti in questi giorni è assordante e vergognoso  ma non può servirci  da alibi per giustificare in questo momento la nostra rassegnazione.

Vorremmo che le nostre comunità facessero sentire unite la loro voce, per opporsi a questa  operazione-naufragio, senza schieramenti di parte ma con un’idea chiara del futuro a cui non vogliamo rinunciare.

Non vogliamo, non dobbiamo e non possiamo rinunciare al futuro; la nostra memoria ne sarebbe dannata.

Giuseppe Gallè

Segretario provinciale PD

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  • rispondo al Sig. Alfonso .capogruppo del pd

    1) se la politica è un servizio fatela gratis.

    2)Quindi sarei io......semplice cittadino a dovermi rivolgere al presidente federico per chiarimenti...........siete voi che dovete fare opposizione e barricate , la verità è che il pd nisseno è defunto ( come a livello nazionale ) e la vostra mancanza di spessore politico e di un candidato valido ha permesso che vincesse federico , gela e anche i personaggi ambigui che ( come sostenuto dai magistrati) orbitano attorno al presidente per torbidi interessi.

    3) se avere consiglieri regionali significa , dover pagare lo stipendio a gente del calibro di maira o torregrossa rispondo : NO GRAZIE!!!!! credo che tutti i nisseni rinunceranno con piacere a essere rappresentati da questi " signori".

    Inoltre basta leggere le delibere del consiglio provinciale per comprendere come e quanto sperperate il danaro pubblico ....alcuni esempi??:

    http://www.provincia.cl.it/comunicati_stampa/files/2011_08_17_aula.pdf

    415.000 euro per le decorazioni del palazzo della provincia??? avete idea di quante famiglie bisognose si aiutano con 415.000 euro?? il pd come ha votato in questa delibera? chi vincerà l'appalto? .....vedremo......... non sarebbe meglio aspettare prima di fare i lavori?

    605.000 euro per pulire il palazzo della provincia ............ma siamo matti? come ha votato il pd ? chi vincerà l'appalto?

    29.416 controllo funzionalità ascensori ( non sembra un pò alta la cifra? )
    come ha votato il pd ? chi vincerà l'appalto?

    109.846 materiale di consumo per il centro mobile di monitoraggio della qualità dell'aria ( mi piacerebbe conoscere i dati raccolti e dove accidenti è questo centro mobile che non si vede mai)

    29.250,00 oltre Accisa ed IVA per il gasolio per l'istituto musicale.......ma siamo matti?? nel 2011 una scuola va ancora a gasolio? con 29.000 euro all'anno potevate convertire tutto a energia solare o almeno a metano.

    41.600,00 : ancora gasolio per le scuole............ e siamo sempre nel 2011........

    95.000 euro per un notiziario "provincia notizie" ( all'anno) ovviamente anche in questo caso il pd non ha votato? chi vincerà l'appalto? una tv di gela? a cosa serve il notiziario

    Possiamo poi andare a spulciare i comunicati stampa con i quali vengono quotidianamente comunicati i contributi alle parrocchie per manifestazioni assurde, e a tutta una serie di enti e associazioni ognuna con il suo " sponsor" politico.

    sapete con i soldi del solo "notiziario" quanti banchi e libri per le scuole si possono comprare????

    avete fallito...............il pd nisseno ha consegnato la città e la provincia ai peggiori amministratori dell'ultimo secolo............

    • Signor Alessio Romano, cercherò di rispondere al suo commento punto per punto, se non sarò chiaro, la prego di ricontattarmi e comunque potrà trovarmi in provincia quando vorrà.
      1) se la politica è un servizio fatela gratis.....
      Risposta Cirrone Cipolla:ho sempre fatto politica dai tempi dell'università, sono stato e continuo ad essere un rappresentante delle istituzioni in prima linea e ho inteso la politica come metodo, come disponibilità all’ascolto ed un servizio da offrire alla mai comunità. Noi Consiglieri provinciali non abbiamo una indennità di carica (uno stipendio) ma il riconoscimento di un gettone di presenza, al netto di circa 67 euro e viviamo indipendentemente dalla provincia, con il nostro lavoro frutto per alcuni di noi di anni di studio.
      2Quindi sarei io……semplice cittadino a dovermi rivolgere al presidente federico per chiarimenti………..siete voi che dovete fare opposizione e barricate , la verità è che il pd nisseno è defunto ( come a livello nazionale ) e la vostra mancanza di spessore politico.........Risposta Cirrone Cipolla: Le dicevo di rivolgersi al Presidente Federico, proprio per sottolinerae il fatto che noi consiglieri non deliberiamo nessun contributo a chiese, associazioni o per sagre in quanto l'organismo prepesto è la giunta e il suo Presidente. In merito poi al fatto che il gruppo del PD non ha svolto il ruolo di opposizione in provincia e risulta essere dalle sue parole defunto. Questa sua affermazione è falsa e denota una volontà di denigrare la nostra azione che in quattro anni abbiamo svolto come gruppo e come partito con attenzione, vicinanza al territorio e con spirito costruttivo. Vedo che lei non legge i giornali ed è disinformato il Pd alla provincia ha preesentato centinaia di istanze tra interrogazioni, (vedi ad esempio quella dell'abbndono dei laboratori di Gela che ha visto arrivare striscia la notizia su una nostra denunzia ) Interpellanze ( ad esempio quella sui rifiuti lasciati sulle strade provinciali o quella sul controllo ambientale delle polveri tra gela, niscemi. butera, riesi ) Ordini del Giorno ( ad esempio quella indirizzata al governo nazionale sui tagli per la scuola pubblica nissena o quella sul ripristino delle tratte ferroviarie di caltanissetta e il vallone ) Mozioni ( ad esempio quella del Viadotto crollato sulla 626 GEREMIAII, sullla crisi dell'agricoltura e il problema delle dighe DIsueri Cimia, un'altra per il rilancio turistico con l'individuazione di un marchio nisseno, un'altra ancora sul consorzio universitario, l'altra sul nucleare contro il piano del governo di una centrale nucleare a gela ) INFINE caro signor Romano, proprio qualche giorno fà in sede di approvazione del pIANO TRENNALE DELLE Opere Pubbliche è passato un emendamento presentato dal PD che assegna 8 milioni e mezzo di euro alla viabilità con la messa in sicurezza delle nostre strade provinciali che in modo particolare nel vallone si presentano in condizioni disastrose.
      3) se avere consiglieri regionali significa , dover pagare lo stipendio a gente del calibro di maira o torregrossa rispondo : NO GRAZIE!!!!! credo che tutti i nisseni rinunceranno con piacere a essere rappresentati da questi ” signori”...
      Risposta Cirrone Cipolla: Le ricordo che questi signori qualcuno li ha eletti, Federico per sua informazione risulta eletto grazie ai voti del "nord" della provincia, addirittura a Caltanissetta battendo Messana sindaco uscente....chi è causa del suo mal pianga se stesso verrebbero di dire in questo caso!! Purtroppo,Signor Romano noi nisseni abbiamo dimostrato in questi anni di non volerci bene, abbiamo prodotto la più becera e vecchia rappresentanza politica che non ha voluto rappresentare le istanze di questo nostro martoriato territorio. Dagli anni 70 in poi con la chiusura delle miniere estrattive, l'unica cosa che abbiamo sviluppato sono stati gli uffici, prefettura, catasto, genio civile, provveditorato e l'economia di una città Caltanissetta e di un territorio vive di questo, manchiamo di una visione organica di crescita e di un piano di sviluppo, serio, condiviso che parta dalle potenzialità che questa provincia potrebbe esprimerle per metterle a sistema e farne elementi di sviluppo,. il mare, l'agricoltura ( carciofi di Niscemi, Pesche di Delia, sommatino Riesi, l'uva da tavola e ottimi vini di Butera, le lenticchie di Villalba)il turismo da Sommatino a Sutera, da Mussomeli a Caltanissetta, da Mazzarino a Gela abbiamo tanto da far vedere e soprattutto l'ospitalità e l'accoglienza della nostra gente.
      -avete fallito……………il pd nisseno ha consegnato la città e la provincia ai peggiori amministratori dell’ultimo secolo…………
      Risposta Cirrone Cipolla: Ritengo per tutto quello che le ho detto, che nessuno di noi ha fallito, stiamo anzi continuando a lavorare senza inciuci e compromessi, con dignità e con umiltà, ne tantomerno abbiamo consegnato a qualcuno il governo della città e della provincia, semmai gli elettori hanno voluto un cambiamento rispetto al passato e i risultati amministrativi quelli si, fallimentari del Sindaco Campisi e del presidente Federico sono sotto gli occhi di tutti!!!

      Con Piacere il Capogruppo del PD alla Provincia Alfonso Cirrone Cipolla

  • Il discorso organizzativo risulta particolarmente complesso per chi, non ha competenze specifiche in sede amministrativa. Ma è chiaro che togliere una minima parte di amministrazioni provinciali crea l' effetto contrario a quello che viene desiderato. Rimane necessario togliere gli ENTI PROVINCIALI (resta intatta la divisione geografica dell' Italia nelle province storiche) ma riorganizzando l' intero sistema. Riassegnando ad altri Enti come le Regioni anche le strutture di carattere giudiziario e amministrativo che rientrano strettamente nelle funzioni provinciali, senza cancellarli, naturalmente. Ma tagliare 1,2,3 province in Sicilia comporterà un caos almeno all' Inizio. Molti delle funzioni vanno passate ai Comuni, che sarebbero molto più vicini ai cittadini,e, a livello di efficienza sarebbero molto più forti.
    Ma bisogna riorganizzare partendo dalle basi.

  • Complimenti al segretario provinciale del Pd Gallè, per aver iniziato da solo una giusta battaglia per la difesa del nostro territorioo provinciale. Proprio ieri ho letto una intervista al Giudice Giambattista TOna consigliere della corte d'appello nissena che sosteneva quello che gALLè HA DETTO IN QUESTI GIORNI: "La soppressione della Provincia metterebbe a rischio il mantenimento di numerosi reparti delle forze dell'ordine che operano a stretto contatto con la Direzione distrettuale antimafia - il gruppo di magistrati della Procura che si occupa di indagini antimafia - e con la Dia (Divisione investigativa antimafia) ovvero il centro di investigazioni antimafia di cui fanno parte uomini di Carabinieri, Gurdia di Finanza e Polizia. Viene spontaneo chiedersi come potrebbero sopravvivere Dda e Dia in una sede dove mancherebbero Questura e Comandi provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, dai quali dipendono anche uffici quali la Mobile, il Reparto operativo e il Ros dei Cc e il Gico della Gdf".
    sONO SERIAMENTE PREOCCUPATO CHE QUI C'è IL RISCHIO DI RITORNARE INDIETRO DI DIVERSI ANNI.
    Anche io mi chiedo perchè i nostri parlamentari nisseni non stanno parlando? La vera Casta forse ha paura di essere messa in discussione?
    Segretario Gallè la invito a scendere in campo con il suo partito e Comune per Comune avviare una grande mobilitazione per evitare il DESERTO di questo nostro territorio, non farlo sarebbe un grande errore.

  • Non avevo ancora capito bene cosa voleva dire in termini di ricadute sul territorio questa assurda soppressione dell'ente provinciale. Sono una insegnante precaria e stamani mi è stato riferito che anche il provveditorato rischia di essere cancellato e con esso le graduatorie provinciali di riferimento, tutto ciò è preoccupante. Mi rivolgo alla classe dirigente provinciale ai nostri deputati eletti, DOVE SIETE. Gli Onorevoli MAIRA, SPEZIALE, PAGANO, CARDINALE che cosa avete da dirci non ho letto nessun vostro intervento, quando invece a Enna sono tutti insieme a sostenere le ragioni di un territorio.
    Siamo noi nisseni solo bravi a fare le pagelle e a criticare l'operato degli altri e come pecore pronti a rivotare i soliti noti.
    Un ringraziamento particolare vorrei farlo al signor Gallè, segretario del Pd l'unica voce ad uscire in questi giorni da un coro di muti e sordi, la ringrazio anche e soprattutto per l'interessamento che ha avuto in questi mesi per la scuola, ci è stato accanto insieme al senatore Lumia dimostrando non solo sensibilità ma anche volontà nel risolvere il problema. Mi chiedo e vi chiedo dove sono gli altri segretari provinciali dei fantomatici partiti, pdl, udc, pid, idv etcc...

  • A proposito di quanto detto in altra mail vedo con dispiacere che il Nisseno si distingue per incapacità a percepire la realtà.
    Il problema non è l'abolizione dell'ENTE provincia in quAnto tale ma la ricaduta del Decreto del Governo,( unitamente al fatto che sarebbero cancellate le sole Provincie di Caltanissetta e di Enna).
    Voglio sperare che almeno si comprenda che a seguito dell'abolizione degli uffici periferici dello Stato la Città fallirà.
    Capisco che lo spirito di contradizione è nel DNA del Nisseno ma l'intera classe politica di è chiamta a salvare quel che resta di questa città, invece di scrivere e ribattere che questo o quello hanno interessi, si cerchi di capire che non c'è nessun futuro qualora tale chiusura avvenga.
    Desidero ricordare che il centrodestra ha raccolto voti a manibasse in questa città però si è ricordata di chiuderla per prima, che riconoscenza nei confronti del proprio popolo.
    Popolo che forse merita tale trattamento a ben vedere dalle mail che mi hanno preceduto.

  • IL SEGRETARIO GALLE' FAREBBE BENE A DIRE QUELLO CHA HA FATTO DA QUANDO STA SEDUTO NELLE POLTRONE DI OGNI TIPO E CON CHIUNQUE. MA ALMENO ABBIA BUON SENSO E STIA ZITTO! PIETRO

  • Sono nisseno la sede della Provincia non so neanche dove si trova.La verità è una ,le Province sono assolutamente inutili,qualcuno mi spieghi realmente a cosa servono,tranne per sperperare denaro.Le province vanno soppresse tutte per dare più poteri(economici e politici)ai comuni.Tra l'altro una cosa è l'ente(inutile)una cosa sono i servizi.Poi vorrei capire cosa ha fatto l'ente per Caltanissetta negli ultimi anni,la crisi la dobbiamo paere tutti,per primi i rami inutili della politica,tra questi ci sono certamente le province.

  • Per il Signor Alessio Romano, l’art.15 del Decreto approvato dal consiglio dei ministri, al comma 6 e al comma 7 disciplinano la soppressione degli enti periferici dello stato presenti nel territorio provinciale quali Prefettura, questura, comandi provinciali di guardia di finanza e carabinieri, Corte di Appello, Provveditorato agli studi ….etc ( 6. La soppressione delle Province di cui al comma 1 determina la soppressione degli uffici territoriali del governo aventi sede nelle province soppresse; con decreto del Ministro dell'interno sono stabilite le modalita' di attuazione del presente comma. 7. Fermo quanto previsto dal comma 6, con uno o piu' decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, si procede alla revisione delle strutture periferiche delle amministrazioni pubbliche presenti nelle province soppresse ).
    Quindi, ha fatto bene il Segretario Provinciale del PD Gallè, a chiarire quali disastri per il nostro territorio provinciale e per la città di Caltanissetta, avrà l’applicazione di questa norma.

    C’è poi da fare ironia sulla scelta del criterio seguito per la cancellazione. Perché quello delle Province al di sotto dei 300 mila abitanti?
    Le Province hanno compiti istituzionali fondati sui servizi al cittadino o al territorio? Non prevalgono i servizi per il territorio, per l’ambiente, per i Comuni che la compongono (vedi strade provinciali e scuole), per la gestione di area “vasta”? Ed allora perché non usare il criterio delle Province con estensione territoriale al di sotto dei 2.000 Kmq. (sarebbero 38), o quello delle Province che raggruppano meno di 70 comuni (sarebbero in questo caso addirittura 60), o ancora quelle con densità abitativa al di sotto dei 130 abitanti a Kmq. (sarebbero ancora 38); si potrebbe continuare a lungo. Insomma perché si è scelto il criterio del numero di abitanti? A caso!

    E’ questa l’insipienza di una classe dirigente che, incapace di entrare nel merito delle cose, prende, e sempre verso i più deboli, provvedimenti “alla cieca” . Nessuna analisi di merito sulle funzioni ed i compiti delle Province, nessuna analisi sui servizi che erogano, sul rapporto costi/benefici di queste Istituzioni, sui loro costi reali. E sapete perché? Perché emergerebbe che queste Istituzioni sono fra le più efficienti, sono quelle che spesso riescono a fare “le nozze” con “i fichi secchi”, perché si dimostrerebbe che “il re è nudo” ed il taglio delle Province è la FOGLIA DI FICO di questa nudità.

    E chiediamoci anche perché non cancellare le grandi Province con la istituzione delle Aree Metropolitane come prevede la nostra Costituzione? Ci chiediamo quando si mette mano alla selva di organismi ed istituzioni intermedie proliferate come funghi ( ATO Idrico, ATO Rifiuti, Consorzi di Bonifica, IACP, ASI ) e non previste dalla carta costituzionale? Ma anche qui mettervi mano significa essere capaci di praticare ed attuare una politica verticale e selettiva, in cui merito, qualità ed eccellenza, buone prassi ed efficienze vengano valutate e salvaguardate. Ma questo è un paese nel quale di merito e valutazione tutti cianciano salvo a perdere ogni occasione per applicarle. Certamente in questo decreto sono del tutto assenti.

    Il Capogruppo del PD alla Provincia regionale di Caltanissetta
    Alfonso Cirrone Cipolla

    • Apprezzo la sua precisazione, benchè parlare di " uffici territoriali del governo" significa tutto e niente.

      Comunque fortunatamente per i consiglieri provinciali è venuto il momento di andare a lavorare invece di stare seduti a deliberare contributi a pioggia alle parrocchie .

      Ente inutile , poltronificio , serbatoio di clientele .........

      • Le rispondo solamente per ricordarle, che esercitare la funzione di rappresentate delle proprie comunità è un servizio ( o meglio tale dovrebbe essere) e lo si fa dopo essersi candidato e successivamente eletto, il lavoro è un altra cosa e ogniuno di noi chi da medico, da avvocato o da libero professionista lo svolge in altra sede.
        Sempre per chiarezza, il consiglio provinciale approva il bilancio che è lo strumento finanziario dell'ente, il piano triennale delle opere pubbliche che sono poi le manutenzioni di strade provinciali, istituti superiori e realizzazioni di infrastrutture come ad esempio il palacarelli, non siamo noi consigliere a deliberare contributi ad associazioni, parrocchie o per feste locali ma è la giunta provinciale, quindi si rivolga al Presidente Federico, all'assessore Milano, Miccicchè, Salvaggio, Lo Monaco. Personalmente sulla gestione di alcuni contributi ho presentato diverse interrogazioni che attendono ancora risposta.
        Il vero problema, Signor Romano è che questo provvedimento di soppressione utilizzando dei parametri discutibili ( 300 mila abitanti o 300 mila Km di superficie )risponde ad una logica di risparmio economico falso.E per noi nisseni si rivelerà una mazzata senza precedenti:Caltanissetta, infatti, non sarà più capoluogo e perderà tutti i vantaggi ed i privilegi delle città capoluogo. La Camera di commercio non ci sarà più, così dicasi delle strutture provinciali della Confindustria, del Provveditorato agli Studi, dei sindacati, dei partiti, delle associazioni varie che saranno accorpate ad altre. Non avremo più consiglieri regionali nostri perché saranno accorpati con altri territori, spariscono il prefetto e la prefettura, il questore e la questura. Abbiamo il dovere di non restare a guardare e di difendere il nostro territorio che sta per subire l’ennesimo scippo dopo i tagli ai vari Uffici Periferici dello Stato. Dobbiamo farci trovare pronti ed essere in grado di prospettare immediatamente delle valide alternative, lavorare per trovare noi stessi una soluzione capace di garantire alla nostra provincia spazi di agibilità governativa e politica, finanziamenti e risorse adeguate, occorre se ne siamo convinti organizzare una mobilitazione generale.
        Il capogruppo del Pd
        Alfonso Cirrone Cipolla

  • Mi sembra però che continuare ad alimentare il dibattito sull’abolizione delle Province senza dare rilievo non solo all’importante ruolo di presidio territoriale che esse svolgono ma anche su quanto poco esse incidano sulla spesa pubblica in termini di costi, sia inaccettabile. Che la spesa pubblica in Italia debba essere necessariamente ridimensionata è incontestabile nella stessa misura in cui è inconfutabile il fatto che, conti alla mano, il costo delle Province incide in maniera risibile su di essa. Questi sono i dati: a fronte di una spesa pubblica di 815 miliardi di euro, la spesa per le Province è di 12 miliardi, l’1,5 % del totale. La parte “politica” delle Province costa 113 milioni di euro: l’1% di una spesa che è già a sua volta l’1,5% della spesa pubblica totale. Credo quindi che il taglio di un Ente che costa così poco ai cittadini non possa davvero rappresentare una risposta decisiva alla necessaria razionalizzazione delle spese. Le Province svolgono poi altre funzioni essenziali: gestiscono ad esempio 125.000 km di strade, pari all’84% della rete stradale nazionale, oltre 5000 edifici scolastici, 3600 palestre, hanno competenze in materia di urbanistica, difesa del suolo e Protezione Civile. L’abolizione delle Province oltre che non risolvere il problema dei costi pubblici significherebbe quindi tagliare importanti servizi al cittadino ed al territorio.

  • Sig. Gallè ci spiega chi le ha detto che andranno via tutti gli uffici ?

    Inoltre La riforma prevede solo l'abolizione della provincia come ente e non l'abolizione della provincia dal punto di vista geografico.

    • Sig.alessio compri la gazzetta ufficiale e' scritto li' quello che dice il sig.galle'
      Con i migliori saluti

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