Il danno appare ancora più grave se si considera l’attacco, che certamente non è personale, ma che coinvolge l’intera categoria, già fortemente penalizzata dalla assoluta impreparazione di amministratori locali, sindaci e soggetti istituzionali che sconoscono le finalità, oltre che il funzionamento e l’utilità che simili uffici svolgono, con
il consequenziale risultato di utilizzare, sovente, personale non qualificato a capo delle strutture di informazione. Tutto ciò, quindi, a ulteriore grave nocumento della categoria dei Giornalisti, con cui il sindaco, in più occasioni, ha mostrato, in questi anni, lamentazioni non ben comprensibili. In specifico il sindaco Campisi, facendo nome e cognome, nella sua relazione denuncia, redatta da un gruppo di esperti nominati all’upo, poi resa nota pubblicamente in consiglio comunale, parla di personale non rientrante nei fini istituzionali dell’ente. Questa affermazione risulta ancora più grave, considerato che l’Ato Cl1 è costituito da 15 comuni e informa ogni giorno su problematiche di pubblica utilità. All’attivo dell’ufficio stampa dell’Ato Cl1, da quattro anni, con presenza giornaliera assicurata in sede, ogni anno, si producono oltre 300 comunicati stampa Ato Ambiente Cl1, con aggiornamento costante del sito dell’Ente e con una remunerazione irrisoria annua, senza benefit e senza alcun utilizzo di telefoni aziendali.
“Non è la prima volta che il sindaco di Caltanissetta – prosegue Corradino – si lascia andare ad esternazioni di questo tenore, e questo la dice lunga sulla scarsa importanza che egli dà all’informazione e alla diffusione della propria attività amministrativa. E’ amaro dovere constatare che in un momento in cui in Sicilia si discute sul corretto ruolo che devono svolgere gli uffici stampa, c’è ancora chi pensa che il “fai da te” possa essere un metodo di gestione dell’informazione. Il tutto, naturalmente, a scapito dei cittadini, a cui invece propinare veline e notizie decotte”.
Si aggiunge la nota dell’Assostampa. “Le segreterie regionale e
provinciale dell’Associazione siciliana della stampa esprimono
solidarietà alla collega Lucilla Rovetto, addetto stampa
dell’Ato Ambiente Cl 1 di Caltanissetta, dopo la relazione in
Consiglio comunale del sindaco Michele Campisi che ha inserito
la figura dell’addetto stampa ‘nel libro nero degli sprechi
dell’Atò aggiungendo che è ‘di personale non rientrante nei
fini istituzionali dell’entè”. «La collega – si legge in una nota congiunta dell’Assostampa – svolge da anni il suo incarico con un contratto da precaria,
quindi davvero tutt’altro che oneroso per l’Ato, e ha fornito
puntualmente notizie sull’attività della società d’ambito, che
comprende 15 Comuni della provincia di Caltanissetta, nel pieno
rispetto della legge sulla trasparenza degli enti pubblici che
impone alle amministrazioni il dovere di informare correttamente
e puntualmente i cittadini sulla propria attività»