Progetto che, val la pena di ricordarlo, si inseriva in un contesto ben più ampio che era destinato a qualificare il capoluogo nisseno con una vocazione ambientalista. Il progetto era denominato appunto “Caltanissetta città solare” ed aveva preso le mosse dalla costituzione dell’Ufficio Energia, sviluppandosi intorno alle tre direttrici fondamentali della collaborazione già attivata con università e Cirps (che prevedeva appunto l’acquisto di macchinari per il laboratorio, affidati all’Università con finalità di studio e ricerca ma anche al servizio delle imprese del territorio, in una vera sinergia di intenti tra pubblico e privato che sarebbe dovuta diventare modello per altre iniziative), la promozione dell’uso delle energie rinnovabili nell’edilizia, della bioedilizia e di tecnologie innovative (erano anche state approvate dal consiglio comunale misure integrative al Regolamento Edilizio Comunale dedicate alla promozione ed incentivazione delle energie rinnovabili e della bioedilizia), l’installazione di impianti fotovoltaici sulle scuole pubbliche e sugli edifici di proprietà comunale da attuare attraverso project financing (alcuni di questi progetti riuscirono a vedere la luce, con l’installazione su alcune scuole medie di impianti solari previsti). Tante, insomma, le iniziative intraprese, che perseguivano il duplice obiettivo di sviluppare l’economia e l’occupazione legata alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica e di dare il contributo della comunità nissena alla riduzione delle immissioni di gas inquinanti nell’ambiente, drasticamente interrotte dal cambio di amministrazione. Bisognerà vedere quali saranno adesso i nuovi obiettivi per il risparmio energetico individuati dall’attuale governo cittadino, alla luce anche del D.L. del 3 marzo con cui il governo nazionale è in qualche modo tornato sui suoi passi sul tema degli incentivi per l’uso delle energie rinnovabili, con una serie di norme che di fatto scoraggiano privati ed imprenditori a far ricorso ad impianti per la produzione di energia alternativa. (R.L.V.)