Scuola

Iscrizioni al I anno delle scuole secondarie di II grado in provincia di Caltanissetta: nei Licei il 56,09%, il 28,48% nei Tecnici, 15,43% nei Professionali

Le iscrizioni degli studenti al I anno delle scuole secondarie di II grado si sono chiuse il 10 febbraio 2024. Nella provincia di Caltanissetta hanno scelto i Licei il 56,09 % degli studenti, i Tecnici il 28,48 % e i Professionali il 15,43 %. Lo ha reso noto l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Ufficio VI – Ambito Territoriale di Caltanissetta ed Enna retto dal dott. Filippo Ciancio. Il dato del 15,43% di iscritti ai Professionali è superiore alla media nazionale e regionale. In particolare, nella provincia di Caltanissetta si è registrato un buon riscontro nelle iscrizioni alla sperimentazione della filiera tecnico professionale “4+2”, che rappresenta un’opportunità notevole per i giovani che vogliono acquisire competenze tecniche specifiche.

Gli studenti da settembre potranno contare su un percorso di studi e su programmi fortemente innovativi in sinergia con il mondo produttivo. In provincia di Enna si registra il 61,87 % delle iscrizioni ai Licei, 26,53 % ai Tecnici e 11,60 % ai Professionali. Secondo i dati nazionali il 55,63% degli studenti si è iscritto ai Licei, il 31,65% ai Tecnici e il 12,72% ai Professionali. In Sicilia le percentuali sono rispettivamente del 60,8% ai Licei, del 27,7% ai Tecnici e dell’11,5% ai Professionali.

In sintesi, la provincia di Caltanissetta presenta percentuali di iscrizioni più allineate alla media nazionale, mentre la provincia di Enna mostra una più netta preferenza per i Licei. Nel contesto attuale di grave disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, con la attuale richiesta di figure tecniche specializzate per circa 300.000 posizioni lavorative che restano annualmente vacanti, diventa essenziale potenziare l’orientamento nelle scuole secondarie, per offrire ai giovani le informazioni necessarie per una scelta consapevole del percorso di studi, in linea con le proprie naturali inclinazioni, che gli permetta sia di raggiungere il successo formativo di ‘cittadino’ che di inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro. Infatti appare preoccupante che dalle recenti indagini Eurostat emerga che L’Italia sia fanalino di coda in Europa per percentuale di occupazione dei trentenni diplomati.

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