Cronaca

Sicilia, commemorazione per Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume

Nel settantanovesimo anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume, stamane il Questore della Provincia di Enna, dr. Corrado Basile, ha deposto una corona sulla targa commemorativa installata in suo onore lo scorso anno presso il Monumento ai Caduti, posto nelle immediate vicinanze del Castello di Lombardia di Enna.

Il Questore di Enna, ha brevemente ricordato la figura del Palatucci, nato a Montella (AV) il 31 maggio 1909 che, dopo la maturità classica conseguita a Salerno nel 1928, svolse nel 1930 il servizio militare a Moncalieri (TO) come allievo ufficiale di complemento. Nel 1932 conseguì la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Torino. Nel 1936 giurò come volontario Vice Commissario di Pubblica Sicurezza. Nel 1937 venne assegnato alla Questura di Fiume, inizialmente quale responsabile dell’Ufficio Stranieri e poi con l’incarico di Reggente della stessa Questura.

Per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei italiani e stranieri, fu accusato di cospirazione e intelligenza con il nemico, pertanto il 13 settembre 1944 venne arrestato dai militari tedeschi e tradotto nel carcere di Trieste. Il 22 ottobre venne trasferito nel campo di lavoro forzato di Dachau, dove morì di stenti due mesi prima della liberazione, il 10 febbraio 1945, a soli 36 anni.

Nel 1995 per la meritoria attività volta, è stato riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”, per la Chiesa cattolica è “Servo di Dio”, mentre la Repubblica Italiana gli ha conferito la “Medaglia d’Oro al Merito Civile”.

La sua commemorazione di questa mattina, alla presenza di altre Autorità civili e militari, è stata impreziosita dalla presenza di una rappresentanza studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Abramo Lincoln” che, guidati dal Dirigente scolastico e da docenti dell’Istituto, hanno letto un loro elaborato frutto di una attività di ricerca sull’eroe della seconda guerra mondiale.

“Il 10 febbraio nel 1945 moriva a Dachau Giovanni Palatucci, questore di Fiume. Questa cerimonia, promossa dalla Questura di Enna, dedicata al suo ricordo vuole essere la testimonianza del suo vissuto e del suo esempio per le generazioni future. Nell’evocarne il ricordo, si vuole porre l’accento sulla figura di un uomo “che portava la divisa e che ha fatto scelte coraggiose, trovandosi davanti al bivio tra l’obbedienza agli ordini superiori e l’obbedienza alla ragione morale”. Un ricordo che ci pone alla riflessione sulla possibilità di trovarci davanti a un bivio, anche in piccolissime questioni quotidiane che richiedono l’istinto della scelta. Più saremo abituati alla convivenza con persone di ogni dove e di ogni credo, più sarà naturale attivarsi in una certa direzione: quella che riconosce il valore della vita altrui”. Attivarsi per proteggere il diritto altrui diventerà così un fatto “spontaneo o inconscio”. Più al contrario “saremo isolati” e “convinti di una nostra supremazia culturale” e più sarà naturale “prestarsi al pestaggio dei diritti altrui”.

Alla cerimonia hanno altresì presenziato anche il Presidente ed i soci dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato.

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