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Amministrative, Giovanna Candura: “Non mi ritiro dalla candidatura a sindaco, neanche a pensarlo”

Non ci sta Giovanna Candura, politica di lungo corso che ha presentato la sua candidatura a sindaco con la lista civica “Riprendiamo il cammino”. Non ci sta al presunto accordo dei partiti di maggioranza del centro destra. Senza mezzi termini rimanda al mittente qualsiasi proposta pre costituita rispetto alla scelta del sindaco di Caltanissetta. “Ho dato la mia disponibilità per una candidatura. –dice- Io però voglio discutere con il centro destra ci si siede ad un tavolo si valutano i curriculum e l’esperienza politica dei vari candidati e si decide. Che non mi si presentino minestre già cucinate perché non parteciperò neanche alle eventuali riunioni. Perché io partecipo se c’è pari dignità di parola, di scelta e di valutazione. E’ da più di un mese che si dice che io mi ritirerò, ma non è la mia intenzione sto lavorando ad una bella lista.”

La reazione arriva dopo la notizia di un presunto accordo tra i maggiori partiti e l’eventuale nome già deciso da Forza Italia partito al quale dovrebbe toccare la sindacatura. Dovrebbe perché pare che ancora non è tutto deciso tra fronde interne che si sono ringalluzzite dopo il nostro articolo di stamattina ed i partiti minori che ancora fanno melina. Ma l’ex assessore regionale si sofferma proprio sulla parte dedicata alle alleanze civiche che dovrebbero arrivare in un secondo momento dopo l’accordo tra partiti. Parla di “spartizione di bottino” riferendosi agli accordi pre elettorali che mettono in nomenclatura i vari ruoli e gli assessorati da assegnare. “La nostra è una città gravemente malata che vengano fatte scelte condivise sulla base di capacità di interloquire direttamente con il governo nazionale e quello regionale.

La politica che si fa nelle segreterie non è adatta ad una Caltanissetta sofferente e non sono scelte da fare a tavolino si devono fare delle valutazioni su altre basi.” Se questo non accadrà? La risposta è netta: “Vado da sola, alle scorse amministrative ho fatto una lista dell’8 per cento senza nessun deputato che mi sosteneva. Io sono per il dialogo. La politica dei sette nani in uno stato d’ emergenza come quello che vive la nostra città è superata. Ci vogliono strategie serie, piani di azione, prima ancora di tutto il resto.” Ironica e tranchant come nelle sue corde. “Se si deve valutare l’attribuzione di un ruolo o un altro rispetto al peso specifico e all’esperienza politica per me preparino una statua d’oro del mio peso. Non è questo il modo di ragionare in politica.” Il riferimento è chiaro rispetto ai desiderata delle altre forze civiche con le quali si potrebbe sancire un accordo nelle prossime ore.

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