Primopiano

Consumi in Italia, Ottobre è il secondo mese peggiore dell’anno, Caltanissetta -13,3%

Il mese di ottobre 2023 è il 2° peggiore dell’anno dopo maggio e registra un’ulteriore frenata dei consumi, già preannunciata nei mesi precedenti, con una chiusura del totale mercato a -3,8%.

Preoccupa la ristorazione che, per la prima volta da inizio anno, chiude in campo negativo a -1,9%.

Continua la flessione di abbigliamento-accessori a -3,8% legata alla prolungata stagione estiva e di altro retail a -7,8%. I canali di vendita sono tutti in negativo, le vie dello shopping a -5,3%, i centri commerciali a -2,9%, i negozi di prossimità a -0,4%. Scivola anche il travel a -0,2%. Bene l’online che cresce del +15,1%.

Nelle regioni la migliore è il Trentino Alto Adige a +5,3%, il Molise si conferma per il 2° mese consecutivo la peggiore a -13,1%. Nelle città di provincia Cuneo mostra le migliori performance a +6,1%, Caltanissetta precipita a -13,3% Milano, 29 novembre 2023 – Un ottobre negativo per i consumi che chiudono a -3,8% rispetto a ottobre 2022.

È il secondo peggiore mese dell’anno dietro a maggio che aveva chiuso a -4,9%. Continua la fase di flessione del retail che, dopo un inizio anno promettente con il I trimestre a +26,7% vs il I trimestre 2022 – frutto in gran parte della spinta inflazionistica e delle pessime performance di inizio 2022 dovute a Omicron – aveva già dato segni di debolezza da maggio in poi.

Il sostanziale rallentamento appare ancora più evidente nel confronto con il pre-covid: a ottobre l’indice generale fa infatti segnare un -5,1% mensile e un progressivo gennaio-settembre al -3,9%. Nei settori merceologici si registrano performance negative su tutta la linea. A cominciare dalla ristorazione, che chiude a -1,9%. Si tratta del primo mese dell’anno in negativo ed è un preoccupante campanello d’allarme, in quanto la ristorazione ha mantenuto un andamento positivo e costante per tutto il 2023, riflettendo la propensione degli italiani per il fuori casa.

Oggi l’inversione di tendenza dei comportamenti d’acquisto è evidente. Debole abbigliamento-accessori in flessione del -3,8% anche in relazione alla prolungata stagione estiva, che non favorisce l’acquisto dei capi invernali. Ancora più difficile l’andamento di altro retail che segna un -7,8%, caratterizzato, comunque, da grandi differenze tra le varie merceologie e servizi.

Settori Ott 23 vs Ott 22 YTD 2023 vs YTD 2022 Abbigliamento/accessori -3,8% 2,8% Ristorazione -1,9% 9,7% Altro retail -7,8% -0,2% Totale -3,8% 4,7% Quanto ai canali di vendita spicca l’online con una crescita del +15,1%, ma sono tutti in negativo gli altri, dai centri commerciali a -2,9% alle high street a -5,3%, leggermente meglio i negozi di prossimità a -0,4% e il travel -0,2% che, dopo l’exploit dei mesi estivi in cui ha abbondantemente superato incrementi del +20%, si sta ridimensionando.

Canali Ott 23 vs Ott 22 Centri Commerciali -2,9% Travel -0,2% Online 15,1% Prossimità -0,4% High Street -5,3% Totale -3,8% Il progressivo anno gennaio-ottobre23 vs gennaio-ottobre22 chiude a +4,7% con una buona performance della ristorazione a +9,7%. Ancora deboli abbigliamento-accessori a +2,8% e altro retail che si mantiene a -0,2%. Nei canali di vendita il travel resta insieme all’e-commerce il più performante a +6,4% vs 2022, i restanti canali mantengono qualche punto di vantaggio nel confronto con l’anno precedente, accusando, tuttavia, un ritardo generalizzato sul 2019. Nelle aree geografiche si salva solo il Nord-est a +2,1%.

Il Sud conferma performance negative a -6,5%, seguito dal Centro a 3,2% e dal Nord-ovest a -2,5%.

Nelle regioni la migliore è il Trentino Alto Adige a +5,3%, il Molise si conferma per il 2° mese consecutivo la peggiore a -13,1%. Nelle città di provincia Cuneo mostra le migliori performance a +6,1%, Caltanissetta precipita a -13,3%. Area Nielsen Ott 23 vs Ott 22 Nord-Ovest -2,5% Nord-Est 2,1% Centro -3,2% Sud -6,5% Totale -3,8% «Se mai ce ne fosse stata necessità – conferma Mario Maiocchi, direttore centri studi Confimprese – il mese di ottobre conferma la difficoltà dei consumatori nel mantenere i livelli di spesa degli anni precedenti.

Con l’incremento inflazionistico cumulato su due anni, pari al +14%, i consumi obbligati quali affitti, energia, trasporti e primari come alimentari e beni di prima necessità, hanno eroso in modo significativo la quota di reddito disponibile per consumi più discrezionali quali abbigliamento, entertainment, beni per la casa, elettronica di consumo e ora anche ristorazione. I consumatori cercano con più attenzione il risparmio, le offerte e la convenienza.

Se i retailer vogliono affrontare con successo il periodo commerciale più importante dell’anno dovranno cogliere queste tendenze di fondo e allinearsi ai mutati orientamenti di spesa dei consumatori». Resta da capire come si comporteranno i consumatori nel mese di dicembre, anche in considerazione dei risultati del Black Friday che rischiano di compromettere gli acquisti natalizi.

Osservatorio Consumi Confimprese-Jakala L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento-accessori e retail non food è elaborato a partire da dati consolidati e anonimizzati di fatturati delle aziende aderenti al progetto e dati Jakala, quali per esempio dati territoriali, dati socio-demografici, dati sui flussi anonimi di frequentazione dei luoghi.

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