il Fatto Siciliano

Made in Sicily, cento aziende riunite in un unico portale. Nel sito www.emporiosicilia.it le eccellenze enogastronomiche dell’Isola

La carica dei cento piccoli e medi imprenditori alimentari siciliani dall’anima green, riuniti insieme in un sito, per vendere, come se fosse un’unica azienda globale, oltre 1500 prodotti alimentari in tutto il mondo. Sono questi i più recenti numeri che accompagnano lo sviluppo di Emporio Sicilia (www.emporiosicilia.it) la piattaforma online nata per realizzare la possibilità di portare nelle tavole di tutta la Terra i tesori enogastronomici tradizionali della Sicilia, considerata la regione con la più ampia varietà di prodotti agroalimentari d’Italia. Artigiani e imprenditori del cibo – provenienti anche da Bronte, Taormina, Modica, Marzamemi, Favignana – che rappresentano il meglio della tradizione e della cucina di terra e di mare della Sicilia, hanno così trovato un mezzo per vendere in mercati difficili da raggiungere per chi non fa parte della grande distribuzione – come Usa, Canada e Inghilterra – uno strumento di commercio internazionale, per farsi conoscere ovunque, senza dimenticare di preservare tradizione, qualità, e ambiente.

Così, oltre ai classici vini e dolci, grazie a Emporio Sicilia è possibile trovare negli scaffali dei negozi alimentari delle case del New Hampshire, e del Vermont in Usa, così come dello Yorkshire in Inghilterra o in Québec in Canada, anche la colatura di gambero rosso di Mazara del Vallo, l’anice o il condimento per la bruschetta al basilico. Tra le aziende che si sono ritrovate in emporiosicilia.it troviamo: il conservificio Alicos, Tutone, Libera Terra, Bacco, Amari siciliani, Bibite Bona, Cento Passi, Feudo Mondello, Stagnitta, Tumminello e tanti altri, fino ad arrivare ai cento di oggi. Altra caratteristica del sito è essere un’azienda familiare, portata avanti da giovani donne che collegano in un unico filo la Sicilia, Milano e il resto del mondo. Tra i partner di emporiosicilia.it ci sono anche: Università degli Studi di PALERMO, Banca Mediolanum e Confartigianato.

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