Cultura

Sanremo 2023, le pagelle della quarta serata

Le pagelle della quarta serata del festival di Sanremo.

ARIETE con SANGIOVANNI – VOTO 5 (Centro di gravità permanente) Ci vuole coraggio a confrontarsi con un classico del genere, soprattutto se l’intonazione è quella che è. Ma loro, con l’incoscienza dei 20 anni ce l’hanno.

E si divertono.

WILL con MICHELE ZARRILLO – VOTO 5 (Cinque Giorni) La voce acerba da ragazzo di Will cozza con un brano che esprime un dolore da uomo. Poi arriva Zarrillo e il confronto è da gioco-partita-incontro.

ELODIE con BIGMAMA – VOTO 7,5 (American Woman) Potere alle donne. Oltre gli stereotipi, oltre le convenzioni, oltre gli haters. Elodie è la regina del festival, non ha sbagliato un colpo, BigMama una compagna alla sua altezza.

OLLY con LORELLA CUCCARINI – VOTO 6,5 (La notte vola) Vola, con quanto fiato in gola… E niente, è partita già la coreografia anche davanti alla tv. Lorella super, Olly carino (e furbo nella scelta del duetto).

ULTIMO con EROS RAMAZZOTTI – VOTO 7 (medley Ramazzotti) Uguali ma diversi. Ultimo punta sul sicuro e chiama uno dei suoi riferimenti musicali. Un duetto che diventa omaggio a Eros. Qualche passo falso Di Ramazzotti che dimentica le parole, ma da casa glielo perdoneranno sicuramente.

LAZZA con EMMA e LAURA MARZADORI – VOTO 8 (La fine) Sulla carta il festival per lui poteva essere un salto nel buio, alla prova dei fatti è stato un triplo salto mortale perfettamente riuscito. Ha scelto di osare anche con la cover, e ha avuto ragione. La presenza di Emma e del primo violino della Scala gli hanno dato ancora più forza.

TANANAI con BIAGIO ANTONACCI e DON JOE – VOTO 7 (Vorrei cantare come Biagio) Ironico e divertente. Iniziano bene, poi si perdono un po’. Boomer e generazione Z a confronto.

SHARI con SALMO – VOTO 6 (Hai scelto un diavolo in me) Coppia nella vita e per l’occasione anche sul palco. Funzionano, anche se lui si prende tutta la scena

GIANLUCA GRIGNANI con ARISA – VOTO NC (Destinazione paradiso) Abbiamo fatto un casino, dice Arisa a fine esibizione. Come darle torto…

LEO GASSMANN con EDOARDO BENNATO – VOTO 6,5 (medley Bennato) Uno degli incontri generazionali della serata. Il giovane Leo è bravo, il veterano Edoardo non si discute. Non sarà indimenticabile, ma va bene anche così.

ARTICOLO 31 con FEDEZ – VOTO 6,5 (medley Articolo 31) Ehi Bro’, bentornato negli anni ’90! Qui si balla, si fa casino e si urla a gran voce a Giorgia (Meloni) la “maria” legalizzata. Momento boomer per eccellenza. GIORGIA con ELISA – VOTO 9 (Luce/Di sole d’azzurro) Silenzio, signori. Qui si canta. E si fa sul serio. Inarrivabili, perfette, divine. Una voce per due.

COLAPESCE DIMARTINO con CARLA BRUNI – VOTO 6 (Azzurro) Ad attirare l’attenzione è stato più il movimento di fianchi di Carlà che non il brano, Simpatico lo Splash finale, ma occasione persa per un brano superpopolare.

CUGINI DI CAMPAGNA con PAOLO VALLESI – VOTO 5 (La forza della vita/Anima mia) L’accoppiata non è delle migliori e il falsetto non è come il nero: non sta bene su tutto.

MARCO MENGONI con KINGDOM CHOIR – VOTO 9 (Let it be) Che potenza, che eleganza, che voce. Arriva lui e spettina tutti. Tanta comprensione per chi deve uscire subito dopo…

gIANMARIA con MANUEL AGNELLI – VOTO 6,5 (Quello che non c’è) Quando chiami il magnetico Manuel Agnelli, devi mettere in conto di finire un po’ all’angolo. Ma gIANMARIA si difende. E il brano è poesia

MR. RAIN con FASMA – VOTO 7 (Qualcosa di grande) Prendi una hit scritta da un liceale, aggiungi quel pizzico di rap e un po’ di autotune, chiama un amico e il gioco è fatto. Mr. Rain sta giocando bene le sue carte. MADAME con IZI – VOTO 7,5 (Via del campo) Che brava. Si cimenta con De André, mettendoci del suo e ne tira fuori una versione personale e intensa. L’autotune? Chissà, magari l’avrebbe usato anche Fabrizio.

COMA_COSE con BAUSTELLE – VOTO 5,5 (Sarà perché ti amo) Ci si aspettava di più e invece i Coma_cose fanno i Ricchi e Poveri. Rimane solo da capire chi fa i Ricchi e chi i Poveri tra loro e i Baustelle…

ROSA CHEMICAL con ROSE VILLAIN – VOTO 7 (America) Una Gianna Nannini d’annata attuale come mai, per ribadire alla maniera di Rosa Chemical “W l’amore, w il sesso, w la libertà”.

MODA’ con LE VIBRAZIONI – VOTO 7 (Vieni da me) Due band al prezzo di una. Ma nessun saldo di fine stagione. Kekko Silvestre e Francesco Sarcina si incontrano a metà strada tra pop e rock. E c’è anche il momento karaoke

LEVANTE con RENZO RUBINO – VOTO 6 (Vivere) Come prendere Vasco e renderlo irriconoscibile. Operazione azzardata. Qualcuno avrà da storcere il naso

ANNA OXA con ILJARD SHABA – VOTO 6,5 (Un’emozione da poco) Un duetto sui generis. Ovvero c’è Anna e c’è Oxa. Autocelebrazione all’ennesima potenza, La sua voce è indiscutibile, ma gorgheggiando gorgheggiando è finita a ricantare il brano in gara “Sali”.

SETHU con BNKR44 – VOTO 6,5 (Charlie fa surf) L’ora si fa tarda e loro tengono svegli l’Ariston con un brano azzeccato. Stasera c’è la possibilità che Sethu non arrivi ultimi (ma tanto lui punta tutto sul Fantasanremo, macinando punti su punti)

LDA con ALEX BRITTI – VOTO 7,5 (Oggi sono io) La canzone è un piccolo gioiello, Britti con la sua chitarra è un valore aggiunto non da poco. LDA fa fatica all’inizio, ma poi si riprende.

MARA SATTEI con NOEMI – 6,5 (L’amour toujours) Omaggio a Gigi D’Agostino, con un pezzo disco che ancora fa scatenare. Coppia interessante, ma il brivido manca. Sarà perché metà della platea è crollata (per l’ora non per le due artiste)…

PAOLA E CHIARA con MERK e KREMONT – VOTO 6 (medley di Paola e Chiara) Per la reunion dopo 10 anni, un po’ di autocelebrazione gliela concediamo. Occhio che il troppo stroppia…

COLLA ZIO con DITONELLAPIAGA – VOTO 7 (Salirò) Il brano di Daniele Silvestri ha ancora la freschezza di 20 anni fa. Loro riproducono anche il balletto che è diventato iconico. Il gruppo è simpatico e Ditonellapiaga aggiunge la giusta dose di ironia. Li aspettiamo ancora qui, magari a un’ora più consona dell’1.30 del mattino

PEPPINO DI CAPRI Monumento nazionale. A 83 anni sale sul palco dell’Ariston che gli tributa la giusta standing ovation. Meglio tardi che mai, dice lui. Premio alla carriera e 10 in pagella.

CHIARA FRANCINI – VOTO 7,5 C’è poco spazio per lei nella serata monstre dei duetti. Caricaturale nella prima parte, intensa durante il monologo sulle donne senza figli che si sentono sbagliate. Teatro e vita vera che si incrociano. Qualche lacrima è scesa. (di Claudia Fascia, Ansa)

Condividi