Dalla provincia

Niscemi: USB sabato aderisce alla manifestazione contro la guerra e la militarizzazione della Sicilia

L’USB Sicilia sabato 25 febbraio aderirà a Niscemi alla manifestazione “contro la guerra imperialista e contro la militarizzazione dell’Isola”.

Tanti i temi “caldi” che saranno affrontati. In particolare scrivono:

contro il MUOS, la presenza delle basi USA e NATO in Sicilia,
contro il criminale impegno militare e finanziario del Governo italiano nel
conflitto in corso, figlio delle mire espansioniste della Nato ad est e
delle pretese della Russia di tenere sotto stretto controllo le sue
tradizionali sfere d’influenza, con il risultato di una guerra i cui
costi, in termini di vite umane e sociali, sono pagati dalla popolazione civile.

Impegno imperialista dell’Italia con spese militari senza limiti che
avvengono di pari passo con l’attacco, anche questo senza limiti, a quello
che ancora rimane dello Stato Sociale – attacco ampiamente utilizzato da
tutti i precedenti governi di centrosinistra e di centrodestra –
producendo di conseguenza:

– l’aumento speculativo delle bollette energetiche, del prezzo di benzina,
gasolio e gpl e dei generi alimentari, in modo particolare di quelli di
prima necessità;

– l’assenza di politiche di investimento pubblico che porta alla
progressiva erosione del potere salariale in un contesto di inflazione a
due cifre galoppante;

– il sistematico taglio dei finanziamenti per tutto quello che è
riconducibile al pubblico, in modo particolare Sanità, Scuola, Trasporti;

-la frammentazione e la precarizzazione costante del mondo del lavoro che
alimentano lo sfruttamento schiavista del lavoro, la negazione del salario
minimo e la stessa fine del Reddito di Cittadinanza, unica misura messa in
campo contro la povertà.

– l’accentuarsi della questione abitativa con la ripresa, da nord a sud,
di sfratti e pignoramenti con l’utilizzo delle forze di polizia per lo
sgombero, spesso violento e con denunce per “resistenza a pubblico
ufficiale”.

A questa situazione si collegano altre attività correlate che per l’USB andrebbero soppresse. In particolare si chiede l’abolizione
dell’Alternanza Scuola Lavoro (alias PCTO,”Percorso per le Competenze
Trasversali e per l’Orientamento), che plasma il mondo studentesco allo
sfruttamento e alla precarietà lavorativa, predisponendo le nuove
generazione ad essere ad uso e consumo dei padroni e rischiando anche la
vita come già accaduto agli studenti Giuseppe, Lorenzo e Giuliano.
PCTO con i quali la scuola pubblica siciliana viene militarizzata
attraverso protocolli firmati fra l’Ufficio Scolastico Regionale e
l’Esercito Italiano che portano i militari nelle scuole di Catania,
Messina e Palermo e le studentesse e gli studenti nelle caserme. Ma ci sono anche i recentissimi protocolli con l’Aeronautica Militare, che interessaranno
oltre 350 fra studentesse e studenti della provincia di Catania e della
Sicilia orientale che parteciperanno ai PCTO per i quali è delegato il
Comandante del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare italiana che opera
nella base NATO di Sigonella.

La giornata sarà occasione anche per sostenere la manifestazione contro la guerra e l’invio degli armamenti a cui USB ha aderito, promossa dal CALP, il Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali di Genova, che da anni blocca uno dei porti italiani con il più alto passaggio di armamenti e per esprimere solidarietà a tutti quei lavoratori,portuali e aeroportuali, che in questi mesi hanno fermato la filiera bellica, bloccando la movimentazione delle armi, subendo per questo una feroce repressione.

Da Niscemi a Genova uniamo le nostre lotte per dire no alla guerra e
all’invio di armamenti con un grido unico di “ABBASSATE LE ARMI ALZATE I SALARI!”


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