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L’Italia è il Paese con più morti per inquinamento in Europa: ecco le città con l’aria peggiore

L’Italia è il primo paese in Europa per morti attribuibili all’inquinamento atmosferico con circa 80mila decessi prematuri all’anno. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), commentando il report di Legambiente “Mal Aria di città. Cambio di passo cercasi”, secondo cui 29 città sforano i limiti di polveri sottili nel 2022.

LE CITTÀ PIÙ INQUINATE D’ITALIA SECONDO LEGAMBIENTE Le città che devono lavorare di più per ridurre le loro concentrazioni e adeguarsi ai nuovi target (20 µg/mc da non superare per il PM10, 10 µg/mc per il PM2.5, 20 µg/mc per l’NO2) sono: Torino e Milano (riduzione necessaria del 43%), Cremona (42%), Andria (41%) e Alessandria (40%) per il PM10; Monza (60%), Milano, Cremona, Padova e Vicenza (57%), Bergamo, Piacenza, Alessandria e Torino (55%), Como (52%), Brescia, Asti e Mantova (50%) per il PM2.5. Le città di Milano (47%), Torino (46%), Palermo (44%), Como (43%), Catania (41%), Roma (39%), Monza, Genova, Trento e Bolzano (34%), per l’NO2.

“Gli effetti diretti dell’inquinamento sulla salute umana interessano diversi apparati ed organi- spiega il presidente Sima, Alessandro Miani- Le patologie dell’apparato cardiovascolare rappresentano la prima causa di morte in Italia (Eventi coronarici e Infarto Miocardico Acuto, 9.000 casi/anno – Ictus cerebrali, 12.000 casi/anno), seguiti dalle patologie dell’apparato respiratorio (7.000 decessi prematuri/anno). Gli effetti indiretti dell’inquinamento portano fino al +14% di aumento di incidenza per tutti i tumori nei siti inquinati (Mesoteliomi, 1.900 casi/anno da esposizione ad amianto – Tumori testicolari, +36% d’incidenza nei siti inquinati Leucemie, +66% d’incidenza nei siti inquinati Linfomi, +50% d’incidenza nei siti inquinati Sarcomi dei tessuti molli, +62% d’incidenza nei siti inquinati Tumori polmonari, +29% d’incidenza nei siti inquinati Tumori vescicali o renali, +32% nei siti inquinati – Tumori della mammella, +50% d’incidenza nei siti inquinati)”.

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