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Caltanissetta, grande successo alla serata Pre Halloween di Etnos

La serata evento dal titolo “Pre Halloween” avvenuta il 29 ottobre presso Il Solito Posto, organizzata da Cooperativa Sociale Etnos, ha riscosso consensi e riflessioni.

Ospite la Questura di Caltanissetta rappresentata da Salvatore di Benedetto, Medico Superiore della Polizia di Stato, e da Andrea Granata Agente Scelto.

«Avete tutto quello che vi serve» ha detto il dottor Salvatore di Benedetto alla folla di ragazzi dai dodici ai sedici anni protagonisti della serata. «Avete la forza e il piacere di stare insieme, e l’energia per trascorrere serate all’insegna del divertimento: avete la gioventù e non vi serve nient’altro».

Il messaggio del Medico Superiore, chiaro e diretto, ha voluto essere veicolo per contrastare l’abuso di alcol giovanile.

La presenza della Questura è stata di estrema importanza affinché si potesse gettare un ponte di dialogo e di apertura: «La verità. I ragazzi hanno bisogno di verità» ha continuato il dottor Salvatore di Benedetto, «e la si deve dire così per come la si percepisce, evitando barriere e sovrastrutture».

A rafforzare la funzionalità dell’intervento della Questura, un ragazzo di quattordici anni che chiameremo Davide ‒ per preservare la sua privacy di minore ‒, il quale è rimasto affascinato dalla partecipazione delle forze dell’ordine, e ha chiesto anche un selfie: «Non si vede tutti i giorni un poliziotto venire alle feste dei ragazzi e parlare con loro. Ho ascoltato il suo messaggio e mi piacerebbe che a scuola ci fosse più informazione del genere, perché alla fine ci si può divertire semplicemente stando insieme senza ubriacarsi e poi scatenare risse».

Davide, dopo aver scattato la foto con il Medico Superiore continua: «Lo stereotipo del poliziotto è quello che fa paura, e magari è antipatico e che ti guarda male; invece è stato bello avvicinarsi e parlare».

Sorprendenti sono stati i commenti di alcuni genitori, come quelli di Angelo e Valeria i quali si sono dichiarati soddisfatti dell’organizzazione della serata.

«Noi abbiamo una figlia di dodici anni e quando siamo venuti a conoscenza di questa serata ci siamo accertati che non ci fossero ragazzi più grandi. C’è necessità di più iniziative del genere perché i giovani hanno bisogno di socializzare fra loro».

Poi, riferendosi al bullismo, Angelo e Valeria hanno continuato: «C’è bisogno anche di rispetto e quindi di non bullizzare l’amico che non vuole fumare o bere, ma anzi rispettare quella scelta e, magari, prenderla come esempio».

Ancora, un altro genitore ha espresso la sua tranquillità nell’aver accompagnato sua figlia alla serata poiché «in questo modo so che i ragazzi possono divertirsi in sicurezza».

Andrea Granata è intervenuto esprimendo la sua opinione secondo la quale «è necessario fare più spesso questi eventi perché oggi le tappe si bruciano troppo in fretta».

«Stare al servizio dei ragazzi è un’opportunità che ci fa sentire anche noi un po’ più ragazzi» ha detto Fabio Ruvolo, presidente di Cooperativa Etnos. «Ed è importante saper costruire insieme a loro quelle che sono le occasioni per arricchire l’amicizia e le relazioni, così che si possa educare attraverso le azioni a un divertimento sempre più sano e responsabile».

Una discoteca sana per i ragazzi è l’idea per una nuova progettualità di Etnos, che permetta di lavorare per e con i ragazzi, sempre in stretta sinergia con il territorio.

L’incasso della serata sarà devoluto al progetto di innovazione sociale Open Food.

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