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Il futuro dell’ ex ospedale Vittorio Emanuele, le assenze in conferenza capigruppo: clamoroso autogol

Si è svolta una conferenza dei capigruppo per decidere quando e se convocare un consiglio comunale straordinario sull’utilizzo dell’ex Ospedale Vittorio Emanuele. Alla riunione erano presenti solo la consigliera Annalisa Petitto, il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Magrì ed il Sindaco Roberto Gambino. Assenti gli altri consiglieri che ne fanno parte.
Sui social. almeno dove si discute di tematiche locali, si è aperto un ampio dibattito a dimostrazione che la tematica Università, come quella sulla sanità, vista come un’imperdibile occasione di sviluppo e rilancio per la città, cattura l’attenzione, l’interesse, nonchè l’apprensione di tantissimi cittadini. Qualcuno ha cercato di dare una spiegazione politica a tali assenze, dando la colpa all’imminente tornata elettorale, qualche altro ha motivato tale comportamento dal voler isolare l’avversario. Ma alla fine molti hanno convenuto sul fatto che si è trattato di un autogol clamoroso che gli assenti si son fatti da soli. A molti cittadini, non essendo “politici” quindi non capendo certe logiche, è dispiaciuto che sia finita così.

Dei loro giochini poco interessa, interessa vedere che una lodevole iniziativa venga portata avanti indipendentemente da chi la propone e che al contrario, dovrebbe ricevere il sostegno incondizionato di tutti gli altri. Gli eletti sono i rappresentanti dei cittadini, eletti per rappresentare le loro istanze, fare il bene della città e cercare di risolvere le problematiche. Non ha convinto neanche il discorso che, essendo a circa 20 giorni dalle elezioni, bisogna soprassedere dal discutere di certi argomenti. Ci sono tematiche che, se trascurate, possono prendere una direzione che un domani sarà troppo tardi e difficilmente se ne potrà invertire la rotta che ha ormai tracciato. Non si vuol affrontare una tematica per evitare, sotto elezioni, di favorire un partito ? Anche questa motivazione è poco comprensibile dai non addetti ai lavori, anche se questa sembra essere la motivazione più accreditata. Tutti coloro che fanno questo ragionamento e che quindi cercano di “proteggere” il partito di appartenenza, sono però poi i primi a cambiare schieramento, molti anche più volte in una stessa legislatura e lo fanno con al stessa naturalezza con la quale cambiano lo spazzolino da denti, andando dove vedono maggiori possibilità di crescita politica, ovviamente personale, ma questo, ovviamente non lo ammetteranno mai. I partiti si possono cambiare ogni volta che si vuole, ma gli elettori spesso non credono alle loro motivazioni e al prossimo giro magari non gli ridanno fiducia, tranne i “devoti”. I cittadini osservano e giudicano. I cittadini, specialmente quelli liberi, non sono né ciechi né sordi e, alle prossime comunali, per molti di questi signori sarà difficile riconfermare anche i cento voti, con i quali qualcuno si è assicurato una poltrona a Palazzo del Carmine, così come anche coloro che hanno preso molti più voti, grazie a padrini e madrine. Tutti faranno i conti e si scontreranno con i dati di fatto e con i loro comportamenti, quelli che hanno dimostrato nell’arco dei cinque anni. A voler essere positivi c’è da augurarsi un un cambio di tendenza di tutti, nessuno escluso, maggioranza ed opposizione. Tutti, se non vorranno assistere ad una severa bocciatura, in questo scorcio di tempo che rimane, remino verso la stessa direzione, anche se su certi temi. Il consigliere vive giornalmente le tante problematiche della città e riceve tante sollecitazione e segnalazioni da parte dei cittadini.

Far finta di non vederne o sentirne alcune, non fa di loro dei buoni consiglieri. E’ impossibile infatti che certe lamentele, certi disservizi, certe inefficienze, certe segnalazioni, le ricevano solo alcuni consiglieri, mentre altri no ed anzi, dove per alcuni c’è un serio problema da affrontare urgentemente, per altri va tutto bene. Oggi la politica è concentrata su quanto accadrà il 25 settembre, giustissimo, i cittadini, pur non dimenticando le elezioni regionali e nazionali, chiedono solo un maggiore impegno su quello che ci tocca direttamente, anche perchè questo scarso impegno lo hanno dimostrato anche quando di elezioni non se ne parlava proprio. Ma se questo comportamento per loro è corretto, facciano pure, ormai siamo alla frutta e manca veramente poco alla presentazione del conto, che per molti sarà amaro e salato. Ad Maiora

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