Attualità

Caltanissetta ed il suo dubbio: “Chi proteggerà i governati dai governanti?”

Chi controlla i controllori ?
Problematica antica che ha attraversato i secoli e tante democrazie. “Quis custodiet ipsos custodes ?”, chi controlla i controllori ?. L’autore latino Giovenale, nella sua Satira più lunga (127 d.C.), castiga i romani per il dilagare di sprechi e lussi. Anche Platone nella Repubblica (390 a.C.) affida a Socrate il compito di delineare il modello ideale di società con le quattro classi sociali dell’epoca, contadini, artigiani, guerrieri e governanti. E, anche in questo progetto, prevalentemente filosofico, sorge il dubbio: ”chi proteggerà i governati dai governanti ?”
In un Paese come il nostro, che fonda molto spesso la meritocrazia sulla raccomandazione, sulla clientela, sorge il dubbio che il controllore non sappia sempre resistere alle sollecitazioni provenienti dalle amicizie e soprattutto dalla politica, per debolezza o velleità.
Noi cittadini poco possiamo fare per controllare il controllore ed anche se lo facciamo, ponendo domande, le stesse, spesso e volentieri, non ottengono risposte.
Nel 2019 molti di noi avevano grandi aspettative, si sperava che finalmente in città qualcosa potesse cambiare, si parlava di rinascita e soprattutto di trasparenza “palazzo di vetro” (cit,).
Con il passar del tempo, causa anche la Pandemia, le aspettative sono rimaste tali e sono pian pianino diventate delusioni.
Sono passati ormai tre anni ed i cambiamenti sperati, come anche le problematiche da risolvere sono rimaste tali, anzi se ne sono aggiunte altre che a tutt’oggi aspettano ancora di essere risolte, discusse e chiarite.
Apprendiamo giornalmente, sia dalla stampa che dai social, di fatti, alcuni gravi anche sotto l’aspetto etico, che deludono e che il cittadino vorrebbe che i diretti interessati smentissero o almeno chiarissero, quantomeno per togliere dubbi e perplessità e per evitare che si faccia di tutta l’erba un unico fascio. Ma loro lasciano scorrere il tempo confidando nella memoria corta dei cittadini. A noi allora non resta altro che scrivere, senza spesso ottenere risposte e se le otteniamo sono spesso uno scarica barile. Pensiamo allora di poterci affidare ai nostri rappresentanti, ma in alcuni casi questo nostro porre domande viene visto come un “controllo” e ciò li irrita e, dall’alto dei piedistalli su cui credono di stare, offendono al limite della querela e minacciano chi osa porre domande in cui si evidenziano alcuni aspetti che loro preferirebbero tenere ben nascosti, onde evitare di perderci la faccia. Giorno 21 u.s., abbiamo assistito, basiti, per non dire altro, al peggior consiglio comunale che si ricordi, mentre all’esterno dei ragazzi suonavano per la festa della musica, dentro i consiglieri se li son suonati di santa ragione. Accuse reciproche, rinfacciamenti vari, appellativi non degni di un civico consesso, atteggiamenti arroganti e presuntuosi, gravi insinuazioni, che spero vengano chiarite presto a chi di competenza. Tutto questo perchè è stato bocciato un regolamento che voleva riorganizzare e rendere più efficienti le commissioni, basta andare a visionare i verbali e se ne capisce la necessità. Ma se da un lato l’opposizione ha dimostrato tutta la sua esperienza politica, la maggioranza, minoranza in quel momento, ha peccato di ingenuità o si è fidata di chi probabilmente pensava più a se stesso che al regolamento. Purtroppo, non lo dirà mai nessuno, anzi si negherà, ma è ormai evidente che nella maggioranza continuano i mal di pancia, dopo i primi due abbandoni. La città in questo momento, visti anche i tanti soldi in arrivo dal PNRR, ha bisogno di certezze. Facciano un esame interno, si coinvolgano anche i referenti regionali e nazionali e si faccia chiarezza. Continuare con i silenzi, con il “volemose tutti bene” per le apparenze, non fa bene a loro ma soprattutto, cosa più importante, non fa bene alla città. Di questo però non si “ringalluzzisca” l’opposizione, brava a parlare di temi “spiccioli” e tranne qualcuno (una), non è mai intervenuta con forza ed in difesa della collettività sui temi spinosi come ASP, Cefpas, Università o nel dare la possibilità di portare in consiglio la discussione sul pagamento del Debito ATO, discussione bloccata, almeno pare, dalla presentazione di una relazione da parte di un esponente dell’opposizione. Non si facciano neanche l’illusione di sfiduciare il sindaco, ricordo a tutti che molti sindaci sono arrivati a fine legislatura con appena tre/quattro consiglieri; la poltrona è difficile da mollare.
Noi, nel nostro piccolo continueremo sempre a controllare il controllore. Chi pensa che ci lasciamo intimorire o che abbiamo memoria corta si sbaglia di grosso, chi lo pensa farà i conti con noi cittadini nel momento in cui verrà a chiederci il voto. In quel momento saremo noi ad essere sul piedistallo e loro, prima di convincerci, dovranno spiegarci bene perché dovremmo ridargli fiducia, visto quello che hanno prodotto. Se liberi, daremo il benservito a chi non ha meritato, anche se crede di essere “immortale”, politicamente parlando, e poco potranno contare i loro padrini e madrine ai quali, mi auguro, venga dato anche a loro il benservito, vista lo loro totale assenza sulle tematiche cittadine. Ad Maiora

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