Attività Ambientale della Capitaneria di porto di Gela: chiuse dalla Procura della Repubblica indagini preliminari per deposito incontrollato di rifiuti

La Procura della Repubblica di Gela, ha concluso le indagini preliminari nei confronti del legale rappresentante, nonché nei confronti del Responsabile Qualità, Salute, Sicurezza e Ambiente ed il Responsabile Gestione Rifiuti di una società operante all’interno della zona industriale di Gela.

Più nel particolare, a seguito di apposita attività di telerilevamento, effettuata da personale della componente aerea del corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, veniva accertata la presenza di rifiuti di vario genere in aree di estensione rispettivamente 400 mq e 700 mq, le quali venivano prontamente sottoposte a vincolo probatorio.

Si è proceduto nei confronti dei soggetti di cui sopra ai sensi e per gli effetti dell’articolo 256, comma 2, del d.lgs 152/2006, nonché degli articoli 81 cpv, 110 c.p, contestando la condotta antigiuridica del deposito incontrollato di rifiuti, costituiti da rottami ferrosi, lamiere, materiali plastici e sfabbricidi. L’attività investigativa è stata effettuata dai militari della Capitaneria di porto di Gela congiuntamente al personale del Nucleo Operativo Ecologico del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e Transizione Ecologica di Palermo, nonché a personale dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale siciliana.

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