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Premier Draghi a Sorrento: “Vogliamo Sud protagonista, stop a pigri pregiudizi”

“Il quadro geopolitico che ci muta davanti presenta rischi, ma anche opportunita’, in particolare per i Paesi del Mediterraneo. La giornata di oggi e’ un segno della nostra volonta’ di immaginare e costruire un Sud diverso. Un Mezzogiorno protagonista delle grandi sfide dei nostri tempi”. Lo ha detto il premier Mario Draghi a ‘Verso sud’, il forum promosso dal ministro Carfagna.

“L’evoluzione delle politiche pubbliche per il Meridione e’ spesso rappresentata come una successione di inevitabili sprechi, fallimenti.La storia economica del Sud nel Secondo Dopoguerra e’ pero’ piu’ complessa di come raccontano questi pigri pregiudizi”.

“Sono davvero felice di essere oggi a Sorrento per questo incontro. Voglio ringraziare la ministra Carfagna per la splendida iniziativa e per l’invito. Dalla formazione di questo governo, il Sud e’ al centro dell’azione dell’esecutivo, delle nostre politiche di rilancio del Paese. Vogliamo che il Mezzogiorno torni ad avere la centralita’ che merita, in Italia e in Europa”, spiega.

“Dagli anni ’50 fino alla crisi petrolifera del ’73, sospinto anche dagli investimenti pubblici, il Sud e’ cresciuto a una velocita’ superiore al Nord. In quel periodo il rapporto tra il prodotto interno lordo pro capite del Mezzogiorno e quello del Centro-Nord e’ migliorato di 10 punti percentuali – dal 55 al 65 per cento. Tra la seconda meta’ degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, le politiche di investimento hanno contribuito a restringere la forbice tra Nord e Sud, con impatti positivi sull’occupazione.

Il Sud non era – e non e’ – dunque destinato a rimanere indietro. Prenderne atto non vuol dire cedere ‘all’inconsistente miraggio di un diverso corso della nostra storia’, per citare il meridionalista Manlio Rossi-Doria. Vuol dire individuare come questo corso possa essere corretto, nell’interesse di tutti. Il Mezzogiorno ha tutto il potenziale per convergere rapidamente verso il Centro-Nord”, aggiunge il premier.

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