Dal Vallone

Mussomeli, stabilizzazione precari comunali. Arrivano le precisazioni

MUSSONMELI – Arrivano le dettagliate precisazioni del sndaco Catania in riferimento alla stabilizzazione dei precari comunali. “Ritengo opportuno affidare a queste mie brevi note la necessaria replica al comunicato stampa fatto daun deputato regionale sul tema della stabilizzazione dei precari nel comune di Mussomeli, al fine di fornire le dovute e puntuali precisazioni che il caso merita.Preliminarmente ritengo che questa vicenda che coinvolge decine di collaboratori del comune diMussomeli da decenni, necessita di essere trattata con la serietà ed il rispetto delle prerogative normativeche il caso comporta, senza lasciarsi andare a superficiali esternazioni che magari hanno il solo scopo diaccattivarsi le simpatie di chi vive sulla propria pelle decenni di precariato.Inizio col puntualizzare che i precari presenti nel comune di Mussomeli ad oggi sono complessivamente66: 44 impegnati in attività socialmente utili (di cui una ha recentemente attivato la procedura per la fuoriuscita dal bacino) e 22 titolari di contratto a tempo determinato (cd. contrattisti). Dunque, non sono 38, come erroneamente e goffamente affermato. Si tratta di lavoratori, la cui gran parte – come più volte da me e dai miei assessori affermato – svolgono attività preziose e necessarie per consentire al comune di erogare i tanti servizi in essere (gestione mense scolastiche, lavori di manutenzione e servizi comunali interni, etc). Ciò premesso, non faccio alcuna fatica ad affermare che, coerentemente con quello che consente il quadro normativo (nazionale e regionale) e con quello che consente la sostenibilità finanziaria ed economica del nostro bilancio comunale, quando ciò sarà possibile il comune procederà ad una progressiva stabilizzazione del personale precario, previo coinvolgimento di tutte le organizzazioni sindacali di settore. Spiace constatare che il deputato regionale che cita leggi a casaccio non abbia la piena conoscenza della normativa di riferimento che riguarda la “Capacità assunzionale dei Comuni”, contenuta nel Decreto attuativo (DM 17 marzo 2020) e nella circolare del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 13 maggio 2020 che contiene i principali indirizzi applicativi del Decreto. Sarebbe bastato procedere all’approfondimento della normativa appena richiamata per rendersi conto che le stabilizzazioni possono essere poste in essere dagli enti locali solo al verificarsi di alcune condizioni essenziali. In base a questa nuova disciplina, infatti, i Comuni possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di una spesa complessiva non superiore ad un valore soglia definito dalla stessa norma in funzione della fascia demografica. Per il comune di Mussomeli questo valore soglia necessario per poter stabilizzare è fissato al 27%, mentre al momento – considerando gli ultimi tre rendiconti approvati – il comune si trova ad un valore soglia pari al 37%. Purtroppo, una delle cause determinanti di questo valore così alto (malgrado il comune in questi ultimi anni abbia registrato una significativa fuoruscita di personale con conseguente diminuzione dei costi relativi) è determinato dal peso del FCDE – fondo crediti di dubbia esigibilità. Proprio per questo motivo, attraverso l’ANCI, il nostro comune – unitamente ad altri – ha richiesto a più riprese e a gran voce una modifica della normativa sul FCDE che, per ragioni tecniche complesse da spiegare in un breve articolo penalizza molto i comuni meridionali. Invito, dunque, il deputato regionale (da componente della commissione bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana) qualora volesse davvero rendersi utile alla causa della stabilizzazione dei precari del comune di Mussomeli ad attivarsi per la modifica della norma sul FCDE o attivarsi per l’approvazione di una specifica normativa regionale in deroga, avendo cura di non farsi impugnare il testo dal commissario di governo, come successo nel recente passato proprio su aspetti relativi al personale precario dell’isola. Mi viene da dire, anche, che avrebbe fatto bene a pensarci in questi anni e non riprendere la questione solo a pochi mesi dalle prossime elezioni regionali, ovviamente solo per scopi elettorali. Da parte mia e della mia amministrazione continueremo, senza sosta, così come fatto finora nel lavoro di risanamento del nostro bilancio comunale (unico percorso serio) per riuscire a dare prospettive a questi lavoratori che dopo anni di precariato ne hanno diritto e per riuscire a dare prospettiva anche a nuovi giovani che hanno studiato e consolidato le proprie competenze e che possono risultare molto utili alla gestione della macchina amministrativa comunale”. (Il Sindaco (Giuseppe Sebastiano Catania)

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