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Caltanissetta, Molini Riggi innova puntando sulla tradizione: acquistato lo storico Pastificio Sorrentino di Pompei

Quando la tradizione incontra l’innovazione il risultato non può che essere eccellente.

È stato questo il seme, amorevolmente piantato e coltivato nel tempo, che ha fatto germogliare il successo di cui il Molini Riggi di Caltanissetta, adesso, sta raccogliendo i frutti.

Il rispetto rigoroso della qualità e la sempre più estesa professionalità erano caratteristiche già ben note nella provincia nissena dal 1955, anno in cui Calogero Riggi ha avviato il suo Molino.

Il plusvalore, prima rimasto circoscritto all’interno del territorio locale si è esteso in modo dirompente proiettando gli orizzonti verso il resto dell’Italia e all’estero.

Per crescere in modo solido senza deludere i propri consumatori è necessario affidarsi a chi conosce bene il mestiere e lo mette in pratica da sempre. Dopo un’attenta ricerca durante la quale sono rimasti sempre in alto gli standard di qualità, la scelta è ricaduta sullo storico pastificio Sorrentino di Pompei.

“Con questa nuova acquisizione la pasta campana adesso parlerà siciliano” ha raccontato con orgoglio Marco Riggi, titolare dell’omonimo Molino.

Un connubio perfetto che consentirà di far incontrare – e valorizzare – i grani siciliani con le artigianali lavorazioni acquisite nel tempo da maestri pastai campani.
Grazie all’acquisto dei nuovi macchinari e alla condivisione dei segreti degli antichi pastai di Gragnano, saremo in grado di produrre i più celebri/rinomati formati di pasta presenti sul mercato. Paccheri, Calamarate, Pennoni, Fusilloni, Conchiglioni e Caserecce solo per citarne alcuni.

“Il percorso di crescita dell’azienda nissena è passato attraverso uno strategico processo di diversificazione che continua perenne nel segno della qualità e nel rispetto delle tradizioni – ha proseguito il titolare ed erede di terza generazione del Molino -. Un’eredità di cui andiamo fieri e una visione che continueremo sempre a portare avanti”.

La vera rivoluzione, in questo caso, sarà quella di mantenere un prodotto artigianale in un’ottica aziendale sempre più moderna ed evoluta.

Pannelli fotovoltaici per ridurre l’impatto ambientale, certificazioni bio, laboratorio di analisi e selezionatrice ottica sono solo alcune delle innovazioni che mirano a non lasciare nulla al caso o all’approssimazione.

Un percorso già iniziato nel tempo dato che, dal semplice molino ha portato l’azienda a produrre pasta e, negli ultimi anni, ha anche aperto il ristorante “Grani in Pasta” in pieno centro cittadino. Un punto di ritrovo per chi ama la pasta e non intende rinunciare alla qualità delle materie prime.

“Abbiamo la responsabilità di mantenere elevato il valore del Made in Italy nel mondo – ha concluso Marco Riggi-. Un valore inestimabile che intendiamo portare avanti con orgoglio”.

Ciò che emergerà, dal nuovo sprint avviato da Molini Riggi, sarà un format di qualità che le manterrà le sue radici nel cuore della Sicilia e le spighe in tutto il mondo. Un successo il cui merito sarà il prodotto stesso che riuscirà a stimolare e convincere anche le papille gustative più esigenti.

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