il Fatto Siciliano

Sicilia, aiutò capo mafia a restare latitante: sequestrati i suoi beni

Dopo la condanna in appello a 8 anni e 20 giorni perché ritenuto appartenente a Cosa nostra operante nel territorio del mandamento di Mazara del Vallo – famiglia di Marsala, per Michele Lombardo arriva il sequestro dei beni disposto dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione.

I carabinieri del Ros gli hanno così sequestrato una società che opera nel settore dell’edilizia (movimento e trasporto terra), 21 mezzi d’opera e diversi rapporti bancari, per un valore pari a circa cinquecentomila euro. Secondo gli investigatori Lombardo avrebbe avuto un ruolo di rilievo nel sostegno logistico alla latitanza di Antonino Rallo che era al vertice della famiglia di cosa nostra di Marsala che opera sotto il controllo di Matteo Messina Denaro.

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