Rassegna stampa. Serradifalco, tentata rapina a 91enne picchiato selvaggiamente in camera da letto

Pasqua da “arancia meccanica” a Serradifalco dove, per poco, non c’è scappata la tragedia a causa di balordi che – introdottisi a casa di un anziano di 91 anni nel tentativo di rubare – lo hanno prima sorpreso nel sonno e poi picchiato selvaggiamente per sapere dove custodiva il denaro. Il misfatto è avvenuto giovedì ma si è appreso ieri. Secondo una prima sommaria ricostruzione, erano da poco passate le 20 ed un anziano che abita in via Raimondi, all’incrocio con corso Garibaldi, dopo aver consumato una cena frugale s’era coricato ed aveva già preso sonno.

Sembrava la solita serata prologo ad una notte serena dopo una giornata trascorsa in quasi solitudine per via dell’emergenza Covid. Ma così non è stato perché, all’improvviso, all’interno della sua abitazione – un appartamento sito in una palazzina di tre piani in cui abitano anche i suoi figli – si sono introdotte due persone che hanno scatenato il finimondo. L’uomo, infatti, è stato svegliato di soprassalto da uno dei due balordi che, pare a viso scoperto, era riusciti ad entrare dalla parte posteriore dell’abitazione. In pochi attimi per l’anziano quel normale momento di riposo s’è trasformato in un incubo.

Uno dei due sconosciuti, con vigliacca determinazione, nel tentativo di farsi indicare il luogo nel quale, secondo loro, avrebbe tenuto denaro e preziosi, per essere quanto più convincente possibile, non ha trovato di meglio che picchiarlo, rifilandogli una serie di pugni in faccia. Un autentico supplizio per il pensionato serradifalchese che, nonostante invalido e cardiopatico, in un attimo di disperata rabbia, ha raccolto tutte le sue forze residue, ha afferrato lo scarpone ortopedico e lo ha tirato ad uno dei balordi, mettendosi a gridare.

Le sue urla, nella concitazione, hanno attirato l’attenzione dei familiari che abitano nei due piani di sopra che, prontamente, sono intervenuti. A quel punto i rapinatori, pare senza riuscire a trafugare nulla dall’abitazione, si sono dati ad una fuga precipitosa. A quanto sembra, c’era un terzo complice ad attenderli. Il pensionato, con il volto devastato dai pugni, ha trovato la forza di alzarsi da solo dal letto, di afferrare un vaso di terracotta, affacciarsi dal balcone e tirarlo all’indirizzo dei banditi in fuga, senza tuttavia riuscire a colpirli.

Immediatamente sono stati allertati i carabinieri. Sul posto si sono portati i militari della locale stazione e poi anche quelli del Comando provinciale di Caltanissetta oltre ai periti della Scientifica che hanno effettuato i rilievi al fine di acquisire ogni elemento utile alle indagini avviate per assicurare alla giustizia gli autori di questa tentata rapina che, per poco, non s’è trasformata in tragedia.

Uno dei figli dell’anziano, commentando l’accaduto, ha sottolineato: «Doveva essere un Pasqua di speranza, invece, per tutta la nostra famiglia ed il nostro paese, sono stati e sono giorni di preoccupazione, sgomento, inquietudine e tristezza; è successo a mio papà di essere vittima indifesa di tanta violenza, malvagia, cieca e feroce. Poteva e può succedere, purtroppo, a chiunque. Essere sorpresi a letto, nella sicurezza della propria casa, alle otto di sera, per un furto, da balordi e vigliacchi, oltre ai danni fisici causati, ed ai risvolti psicologici, che, probabilmente non mancheranno; troppo semplice contro una persona di 91 anni, invalida e cardiopatica; non hanno avuto nessuna pietà; fortunatamente è andata bene, poteva finire peggio».

La famiglia dell’anziano, nell’auspicare che fatti simili non abbiano più ad accadere, oltre a ringraziare i carabinieri, hanno ringraziato la dott.ssa Valeria Speziale della Guardia medica ed il dott. Carmelo Pera per aver prestato le prime cure del caso al padre. Il sindaco Leonardo Burgio, a nome della comunità, ha espresso solidarietà alla famiglia del novantunenne ed ha annunciato: «Nelle prossime ore, come avvenuto in precedenza, chiederò un incontro al prefetto con il Comitato per la sicurezza per un ulteriore supporto rispetto al gran lavoro in termini di controllo del territorio portato già avanti giornalmente dai carabinieri della locale stazione con il comandante, maresciallo Tommaso Vozza.

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