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Settimana Santa a Caltanissetta. Associazioni e istituzioni: “Tutti insieme racconteremo la tradizione della nostra fede”

I Riti della Settimana Santa a Caltanissetta, anche quest’anno, non si svolgeranno così come siamo stati abituati da ormai circa un secolo.

Saltato anche quello che, silenziosamente e timidamente, era stato ipotizzato come “Piano B”. Un progetto che prevedeva, mantenendo il necessario distanziamento, una debole eco della “nostra” tradizione. Il recente aumento esponenziale dei contagi e l’istituzione della zona rossa ha imposto di mettere da parte anche questa idea.

Le associazioni dei riti sacri e l’assessora alla Cultura Marcella Natale, però, non si sono lasciati scoraggiare e hanno organizzato un ciclo di incontri, denominato “Le vie della Passione – Vite nascoste” da svolgere in videoconferenza.

“Abbiamo pensato di chiedere a ogni associazione un video che raccontasse un personaggio simbolo della loro tradizione storica e religiosa – ha spiegato l’assessora -. Un individuo che non è più tra noi ma che merita di essere ancora ricordato. L’intento è quello di suscitare una riflessione sulla funzione sociale della memoria come nutrimento dell’identità cittadina”.

E le associazioni legate alla Settimana Santa non hanno esitato di rispondere all’appello per dare valore e lustro alla loro tradizione e, di conseguenza, ai protagonisti che hanno contribuito a scrivere la storia della città.

“Celebriamo la memoria di uomini e donne comuni – ha proseguito l’assessora -, espressione dei valori della cultura mediterranea e rappresentativi della storia delle associazioni che costituiscono il nucleo della Settimana Santa”.

Caltanissetta dedica un’intera settimana ai riti pasquali, iniziando dall’ingresso di Gesù a Gerusalemme fino alla domenica della Resurrezione. Un climax crescente di pathos che predispone lo spettatore ad accogliere la Pasqua. Tutto, compreso il sabato del silenzio, ha un ruolo specifico dedicato al fedele. Ed è proprio per questo significato simbolico che la Settima Santa non può essere annoverata semplicemente come una manifestazione folkloristica. La presenza del clero il mercoledì mattina e il venerdì pomeriggio, del resto, ne è una conferma.

“Il progetto promuove il territorio e le nostre tradizioni presentando anche interessanti ricadute turistiche – ha commentato l’assessora al turismo Grazia Giammusso -. Non si tratta soltanto di contributi video che consentiranno ai cittadini di riunirsi attorno al ricordo di questi momenti. Si pensa a un’opportunità di promuovere il turismo religioso facendo assaporare le bellezze delle nostre tradizioni al di fuori dei nostri confini territoriali”.

Gli incontri “Le vie della Passione – Vite nascoste” – saranno diffusi da profilo Facebook dell’Assessorato alla cultura di Caltanissetta (www.facebook.com/bibliotecacomunalescarabellicaltanissetta ) e dalla pagina Instagram (www.instagram.com/caltanissettace.cultura ). Inizieranno alle ore 18.00 di sabato 27 marzo e si concluderanno venerdì 2 aprile seguendo il calendario degli eventi così come, ogni anno, si sviluppa.

«In un momento in cui è impossibile fruire di eventi pubblici – ha aggiunto l’assessore Fabio Caracausi – i nuovi strumenti digitali ci offrono una valida e necessaria alternativa per veicolare un progetto che siamo sicuri avrà importanti ricadute sul nostro territorio, anzitutto in termini di visibilità».

La prima video conferenza sarà dedicata alle bande musicali, protagoniste indiscusse di tutta la Settimana Santa. Senza la loro sinfonia, di dolore o di gioia, la passione vissuta non avrebbe la stessa intensità.

Sarà reso onore alla memoria delle storie di Carmelina Pellerino che disegnò, cucì e ricamò, con un filo di seta color oro, le stelle e il ramo di ulivo sulla stoffa di rasatello del mantello del Gesù Nazareno dell’omonima Associazione; dei fogliamari Salvatore Li Destri e Cataldo Raimondi dell’Associazione Santuario Signore della Città; Giovanni Messina, musicista dal cuore grande, simbolo delle Bande della città; Salvatore Capizzi, l’artista che realizzò ben dieci Varicedde, e scelto a rappresentare l’Associazione Piccoli Gruppi; padre Vincenzo Scuderi, prete salesiano che dopo un lunghissimo periodo di dimenticanza decise di riprendere la rappresentazione della Passione, oggi riproposta dall’Associazione Atepa; Giuseppe Ortoleva e Gaetano Riggio, figure simbolo della Real Maestranza, e ancora i maestri delle vare, Francesco e Vincenzo Biangardi.

La narrazione di tre storie (dei fogliamari Salvatore Li Destri e Cataldo Raimondi, di Giovanni Messina e di Carmelina Pellerino) è stata affidata all’estro creativo del drammaturgo, regista e attore Antonello Capodici che ha coinvolto nella messa in scena anche gli attori Liborio Natali e Alessandra Falci. Il Teatro Stabile Nisseno diretto da Giuseppe Speciale ha affidato la stesura dei testi (la storia di Gaetano Riggio e Giuseppe Ortoleva, e quella dei mastri Biangardi) in forma di dramma musicale a Francesco Daniele Miceli, le musiche a Corrado Sillitti, e la coreografia a Paola Pecoraro; l’associazione “Piccoli Gruppi” ha affidato la stesura del testo ad Anna Mosca Pilato ed ha coinvolto nella realizzazione Anna Rita Donisi e Lino Pantano; mentre l’Associazione Atepa si è affidata al testo e alla regia di Salvatore Riggi e agli interpreti Piero Buttaci, Fabrizio Dellutri, Pierpaolo Riggi e Dino Riggi. Tra le persone che hanno preso parte al progetto anche le donne della Cooperativa La Ginestra di Casa Rosetta, direttamente coinvolte dall’Amministrazione comunale.

Agli spettatori non resta altro che segnare il promemoria e poi accomodarsi e, in silenzio, guardare. Verrà spontaneo lasciarsi incantare dal fascino dei riti della Settimana Santa di Caltanissetta e dei suoi illustri protagonisti.

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