“Dopo l’ultimo anno di stallo legato alle maggiori criticità poste in essere dall’emergenza covid, adesso, è necessario rimettere mano ad una serie di questioni legate ai territori, tra queste il tema della geografia giudiziaria nel nostro Paese e quella del centro Sicilia in particolare. A tal proposito, c’è già una mia proposta di legge presentata alla Camera che ha già riscontrato il favore degli addetti ai lavori, e che prevede lo spostamento del tribunale di Agrigento dal distretto della corte di appello di Palermo al distretto della corte di appello di Caltanissetta e la rideterminazione del circondario del tribunale di Sciacca”.
Così, il deputato del Movimento 5 Stelle Dedalo Pignatone lancia un appello alla nuova ministra della Giustizia Marta Cartabia, ma anche alle altre forze politiche: “Bisogna lavorare uniti per questo obiettivo concreto, la vicinanza della giustizia al territorio garantisce ai cittadini un sistema giudiziario di qualità, che sia accessibile in un’ottica di prossimità e di agevole raggiungibilità dei vari uffici giudiziari”.
“L’analisi di tutte le criticità presenti nel nostro
territorio – spiega il parlamentare – e, in particolar modo, in quello
siciliano, la cui estensione e le particolari condizioni viarie non consentono
di raggiungere agevolmente le varie sedi giudiziari, sono alla base della
proposta di legge”. “Basti pensare che la corte di appello di Caltanissetta, –
aggiunge – dista poco più di 50 chilometri dal tribunale di Agrigento, a fronte
dei 131 chilometri che lo separano, invece, dalla città di Palermo. Inoltre, a
tal riguardo giova rilevare che la nuova SS 640 Agrigento-Caltanissetta ed i
progetti che sono stati avviati per l’adeguamento delle infrastrutture
ferroviarie garantiscono tempi di percorrenza notevolmente inferiori verso
Caltanissetta per i comuni del comprensorio del tribunale di Agrigento”.
“Il trasferimento – conclude Pignatone – non potrebbe che migliorare l’efficienza nell’amministrazione della giustizia di entrambi i distretti di corte di appello in questione e fornire maggiori diritti a tutte le cittadine e i cittadini dei territori interessati”.