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L’omicidio di Roberta Siragusa: caccia a complici indagato. Sequestrati cellulare e tablet del fidanzato della vittima

Chi ha aiutato Pietro Morreale dopo l’omicidio della fidanzata Roberta Siragusa? E’ uno dei punti da chiarire nell’inchiesta che ha portato in carcere il giovane, accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
Nel provvedimento del gip di Termini Imerese, che applica la custodia cautelare in carcere a Morreale, il gip scrive: “non può peraltro escludersi che egli (Pietro Morreale) sia stato coadiuvato nell’azione successiva, relativa all’occultamento degli elementi di prova, che comunque è certo che sia stata agita (basti pensare alle chiavi di casa della ragazza e ad altro materiale rinvenuto combusto presso il campo sportivo di Caccamo)”.

L’omicidio sarebbe stato commesso tra l’una e le due di notte e solo alle 9.29 Pietro Morreale e il padre Ivan si sono presentati in caserma. Sette ore circa sono trascorse e su questo lasso di tempo il giudice pone l’attenzione.
I carabinieri hanno sequestrato in camera di Pietro Morreale un tablet e un cellulare, entrambi senza sim e senza scheda di memoria. I militari hanno sequestrato anche l’auto la Fiat Punto vista passare quattro volte nei pressi di Monte Rotondo dove è stato trovato il cadavere della giovane. Sull’auto sono in corso i rilievi dei carabinieri del Ris che dovranno accertare se il corpo senza vita di Roberta sia stato trasportato a bordo della Punto dopo l’omicidio. Uno dei punti chiave del delitto, ancora non chiarito, è come è stata uccisa Roberta. A stabilirlo sarà l’autopsia che dovrà essere disposta dallo stesso gip come richiesto dagli avvocati della difesa Giuseppe Di Cesare e Angela Barillaro. Il corpo di Roberta è stato trovato con i jeans abbassati e bruciato nella parte superiore. La ragazza aveva i pantaloni e le scarpe da tennis. I capelli rasati. Non è chiaro se siano stati tagliati o si siano bruciati. “Dovrà essere accertato – scrive il gip – se tale circostanza è dovuta ad un fenomeno di combustione o ad una orribile manifestazione di disprezzo e svilimento della sua identità femminile”. (ANSA).

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