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Caltanissetta. Giardina (FIDAS), i buoni propositi del 2021: aumentare i donatori di sangue

A Caltanissetta, nonostante la pandemia, nel 2020 i donatori hanno risposto in modo solerte e hanno donato il proprio sangue.

Il centro di raccolta Fidas del viale della Regione, anche quest’anno, può vantare un dato che supera le 5mila donazioni anche se, ancora, non si è raggiunta l’autosufficienza. La cifra, però, secondo il Presidente Fidas Caltanissetta Carmelo Giardina, quest’anno acquista un’importanza maggiore.

“Per tutte le problematiche che ci sono state, la pandemia che in questa seconda ondata ha riguardato anche le nostre zone, le chiusure, i timori della gente, Fidas non ha avuto nessun calo.

Nessun donatore si è tirato indietro, anzi devo dire il contrario. Se in una recente classifica nazionale sulla qualità della vita, Caltanissetta si è classificata al penultimo posto, c’è una classifica in cui Caltanissetta svetta ed è di gran lunga al primo posto, nella solidarietà, nel donarsi e spendersi per gli altri.

È così e la Fidas è stata chiamata in prima linea a sostenere una parte importante del sistema di gestione dell’emergenza Covid-19 in Italia.

Ed è proprio nei momenti di difficoltà che siamo riusciti a dare il meglio di noi stessi. I donatori sono degli eroi silenziosi e senza nome, la straordinaria capacità di sostenere chi ha bisogno, il senso profondo di solidarietà hanno spinto ciascuno di loro a non venire meno a quel prezioso gesto che è la donazione del sangue. Le interminabili file dinanzi il nostro centro di raccolta fisso o mobile, in periodo di lockdown, sfidando il rischio di un eventuale contagio, pur di dare il proprio contributo in risposta alle continue richieste di sangue che continuavano a pervenire”.

Sicuramente, nel 2020, sono cambiate le abitudini e gli eventi di socialità che per l’associazione erano diventati un rituale tradizionale. Come, ad esempio, la giornata del donatore e il Galà al teatro Margherita. “Questo è un grande dispiacere per noi – ha ribadito Giardina – perché i donatori ci tengono tanto. Voglio rassicurare tutti però, non viene annullata ma soltanto rinviata, sperando che si possa celebrare il prossimo anno, festeggeremo insieme 2020 e 2021, consegnando l’attestato di benemerenza anche a chi si è contraddistinto nel 2020”.

E, magari, poter celebrare il nuovo anno con un numero sensibilmente maggiore di donatori. Al momento in tutto il comprensorio preso in carico dalla Fidas, sono attivi virca 4mila donatori. Da un calcolo demografico approssimativo, però, la Provincia di Caltanissetta vanta di una potenzialità di almeno 10mila donatori.

“Da gennaio inizieremo anche con la donazione del plasma. La plasmaferesi aumenterà il bacino di donatori perché consentirà a tanti volontari di poter donare anche se hanno un tasso di ferritina e sideremia basso (condizione che preclude la donazione soprattutto nelle donne).

Si tratta di un canale “parallelo” a quello del sangue, con differenti tempistiche e frequenza. Chi ha del tempo a disposizione, dunque, potrà recarsi nel centro del Viale della Regione e condividere con gli altri parte della propria linfa vitale. Non “perderà” nulla. Vitalità, salute, energia. Tutto rimarrà inalterato. L’unica caratteristica che varierà, innalzandosi, sarà il tasso di generosità nei confronti del prossimo.

Il Presidente, concludendo, ha voluto sottolineare che quella della Fidas è una squadra compatta e anche i donatori devono sentirsi parte integrante di questo team. Ciascuno può e deve contribuire per aiutare il prossimo, anche se rimane ignoto, anche se in questo momento non conosce nessuno che ha bisogno di una sacca di sangue.

Se ciascun donatore, tra i 4mila attualmente attivi nel nostro comprensorio, riesce a portare un’altra persona in associazione, avrà contribuito a salvare una vita in più.

Non è già questa una motivazione abbastanza valida per potersi attivare e dare il proprio supporto?

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