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Lapo Elkann: “Maradona era quasi un fratello per me”

MARADONA era un amico vero, con un cuore immenso. Era quasi un fratello per me. Diego ha combattuto in un mondo molto complicato. Aveva delle qualità umane pazzesche e va ricordato per le sue grandi doti, che andavano oltre quelle calcistiche. È stato il più grande calciatore della storia, ma MARADONA per me era una persona generosa, con una grandissima bontà d’animo, sempre pronto ad aiutare i più fragili e i più deboli. La sua scomparsa è una delle più grandi perdite per tantissimi di noi”.

E’ il commosso ricordo del campione argentino di Lapo Elkann a ‘Verissimo’. “È come se fossi morto io perché quello che è successo a lui poteva succedere a me. Le battaglie che ha combattuto lui, le sofferenze che ha provato per via delle dipendenze sono le stesse che ho provato anch’io e che affrontano milioni di persone -prosegue-. Hanno ironizzato spesso sul web su noi due ma io ero orgoglioso e onorato di essere affiancato a Diego perché era un uomo che generava luce, passione e amore per tutti. Lui veniva dal nulla a differenza mia, ma in comune avevamo i vuoti che combattevamo e colmavamo con le sostanze”.

”E’ sempre stato vicino a me come ad altre tantissime persone. Aveva una generosità d’animo a 360 gradi, in tutto quello che faceva. Mi ha sempre supportato ed è sempre stato affettuoso con me perché, pur essendo adulti, eravamo rimasti dei bambini molto sensibili -conclude Lapo Elkann ricordando il primo incontro-. Me la ricordo benissimo, è stato durante una partita contro la Juventus. E quando l’ho visto mi sono illuminato”.

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