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Torna l’ora solare, stanotte si dorme un’ora in più: lancette indietro alle 3

Scatta nella notte il ritorno all’ora solare. Alle ore 3.00 di domenica 25 ottobre le lancette degli orologi italiani dovranno essere spostate indietro di un’ora. Smartphone, tablet e computer si aggiorneranno da soli, e ci permetteranno di dormire un’ora in più. Per gli orologi classici, occorrerà intervenire manualmente (magari domenica).
Il prossimo passaggio all’ora legale scatterà il 28 marzo 2021 ma, a 55 anni di distanza dall’introduzione del cambio d’ora in primavera, potrebbe essere l’ultima volta.

Le regole europee

Entro il mese di aprile 2021, infatti, ogni Stato europeo dovrà decidere se preferisce adottare in maniera stabile l’ora solare, o l’ora legale, senza procedere due volte l’anno allo spostamento delle lancette. Tale obbligo è stato infatti abolito dal Parlamento europeo, a seguito di una consultazione pubblica nell’estate 2018. Peccato che i diversi Paesi non siano tutti sulla stessa lunghezza d’onda, anzi, sulla stessa “lancetta”, soprattutto perché l’ora legale avvantaggia di più l’economia dei Paesi mediterranei, “regalando” loro un maggior numero di ore di luce utili alle attività umane e permettendo un consistente risparmio energetico nelle ore serali. I Paesi nordici, invece, in estate hanno già “naturalmente” giornate più lunghe rispetto al resto d’Europa, a causa della loro latitudine, più prossima al Polo Nord. La Francia propende per la stabilizzazione dell’ora legale, Finlandia e Polonia per l’ora solare, l’Italia vorrebbe mantenere l’assetto attuale (ammesso che venga concesso). Insomma, dal 2021 si potrebbe dover resettare l’orologio a ogni passaggio di frontiera, molto più di oggi.

Il risparmio energetico

Uno studio di Terna, che gestisce la rete elettrica nazionale, rileva che tra il 2004 e il 2020 il ricorso all’ora legale nei mesi estivi ha permesso alla popolazione italiana di consumare circa 10 miliardi di kilowattora in meno, per un risparmio economico di 1,7 miliardi.Negli anni però il trend di risparmio è in calo, complice il crescente ricorso ai condizionatori d’aria per contrastare le temperature estive, anch’esse purtroppo in aumento. Nel 2020, durante il periodo di ora legale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150 mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 66 milioni di euro.



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