Cronaca

Caltanissetta, arringa legale Saguto: “Processo anomalo, tsunami accuse con 73 capi di imputazione”

“E’ un processo anomalo, in qualita’ e quantita’. Settantatre capi di imputazione, ognuno ha in se’ tante storie da esaminare e sviscerare. Non e’ solo un problema di numeri, ma di materiale umano che dobbiamo scandagliare per spiegare il loro agire, le loro condotte. Ci troviamo di fronte a magistrati, avvocati, professori universitari, ingegneri”. Lo ha affermato questa mattina, nell’aula bunker del carcere di Caltanissetta, l’avvocato Ninni Reina, legale di Silvana Saguto, ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, oggi presente in aula, finita sotto processo, insieme ad altri 14 imputati, perche’ accusata di essere stata a capo di un sistema per la gestione illegale dei beni confiscati alla mafia.

Per l’ex giudice il procuratore Amedeo Bertone lo scorso 19 febbraio nel corso della requisitoria ha chiesto 15 anni e 10 mesi di reclusione. “C’e’ il timore di resistere a questo tsunami accusatorio. Io so quello che mi aspetta, ne ho piena, matura, consapevolezza. E’ un compito difensivo di straordinaria complessita’, non per quantita’ ma per qualita’ delle argomentazioni”, ha aggiunto Reina in apertura della sua arringa: “Questo e’ un processo che richiede un approccio intellettuale prudente, cauto, pacato ma soprattutto quella prudenza che e’ anche pazienza, che e’ fatica, a cercare di entrare nei meandri piu’ reconditi delle vicende senza essere superficiali”. 

Condividi