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Vallelunga, Si è dimessa il vicesindaco Ministeri: ”Vado via con la coscienza pulita: a coloro che mi hanno osteggiato dico “grazie” perché mi hanno reso una donna ancora più forte”

VALLELUNGA PRATAMENO – Il Vice sindaco Ministeri si è dimessa. Lo ha comunicato lei stessa con una nota inviata al Segretario Generale e al Presidente del Consiuglio. Questo il testo: “ Con la presente la Sottoscritta Samanda Ministeri rassegna le dimissioni dalla carica di Assessore da Lei conferitami, preso atto che sono venuti meno i presupposti per continuare tale incarico.   Carissimo Sindaco come più volte manifestato in via ufficiosa, mi ritrovo nella impossibilità di poter continuare il mio incarico in un ambiente dove regna caos e anarchia. Ho maturato questa mia decisione da diversi mesi, ma il mio forte senso di responsabilità mi ha trattenuto dal compiere qualsiasi gesto durante un periodo di piena emergenza e così sono stata presente, umiliata e mortificata in tutti i fronti, ma sempre presente, portando avanti la mia etica e il mio grande senso di rispetto che nutro nei confronti dei miei concittadini.

Adesso è arrivato il momento di dire “BASTA”, non sono più disposta ad andare contro il mio buon senso e a far venir meno la mia educazione a causa di chi ha cercato di scavalcare e non riconoscere i ruoli, a causa di chi ha avuto la presunzione di gestire la macchina amministrativa non tenendo conto dell’aspetto politico, della buona politica che considero “ARTE NOBILE” quando viene praticata per l’interesse comune. Faccio un passo indietro di fronte alla politica “dell’Io” che si sta manifestando sulla casa comunale dettata da chi in maniera indisturbata, affiancato dal Vertice, continua a prendere decisioni in modo autonomo e senza condivisione alcuna! Più di una volta ho evidenziato i miei malesseri ma non ho ricevuto nessun segno di cambiamento, anzi tutte le volte che in qualità di Assessore e Vice Sindaco ho evidenziato cose importanti di cui non sono stata messa a conoscenza ho ricevuto come risposta comportamenti peggiori degenerati anche in offese gravi e lesive alla mia persona. Chi mi conosce bene sa che non sono scesa mai a compromessi, di nessuna natura, ho sempre dimostrato coerenza, fiducia, valori, grande spirito di servizio, sani principi e mai interessi personali, di nessuna natura perché non ne ho mai avuti anzi, prestare servizio presso la casa comunale mi ha comportato enormi disagi nei campi lavorativi, economici e familiari che ho sacrificato per amore del mio paese e dei miei compaesani.

Ne è testimone tutto il lavoro che ho svolto e il tempo che ho dedicato specie anche quando non rientravano nelle mie deleghe, facendomi carico di tutto perché per me è stato sempre importante farle le cose senza soffermarmi a su chi spettasse.   Sono sempre andata avanti con la mia testa e con i miei principi, nell’assoluta schiettezza e lealtà, imponendomi su quelle cose lontane dalla mia ragione e dai miei punti di vista. Purtroppo in Giunta questo mio essere è stato messo in discussione facendomi passare come attaccabrighe solo per non aver accettato mai il piatto pronto. Mi dispiace di non essere una capretta mansueta che mangia l’erba fresca portata alla bocca dal suo pastore. Io sono una DONNA libera che ha sempre espresso il suo pensiero, ho sempre lottato per i miei ideali e per raggiungere gli obbiettivi prefissati, ho sempre cercato di dare risposta ai miei concittadini che con l’espressione del loro voto hanno riposto in me la loro fiducia e penso, che con il mio operato e con la mia sincerità, di averla ampiamente riscattata. Questo mio modo di fare e di essere in questi anni e specialmente negli ultimi mesi, mi hanno esposta a severi giudizi (sono colei che crea guerra e scompiglio in giunta) e a sentimenti avversi , non mi hanno permesso neanche di “entrare nelle grazie” di qualcuno specialmente di una “PROCLAMATA” persona .

Tutto questo perché? Solo per aver avuto il coraggio di pensarla diversamente, solo per aver applicato il buon senso di amministratore su alcune decisioni, specialmente su quelle che riguardavano alcuni dipendenti comunali, solo per aver avuto grinta, costanza, tenacia e celerità nel portare avanti i miei tanti obbiettivi, l’ultimo in particolare, di grande risvolto sociale come quello del contributo all’Associazione Misericordie. Sto pagando semplicemente per essermi battuta per l’interesse dei miei concittadini, per la fascia debole, solo perché qualcuno non ha voluto svolgere bene il proprio lavoro, il proprio ruolo, dimostrando reticenza ad assumersi le responsabilità che comportano. Basta guardare l’iter di tutta la vicenda, iniziata a Dicembre 2019,portata avanti con parere richiesto all’Assessorato delle Autonomie Locali e alla Corte dei Conti……. mesi di dure lotte e controversie. Quello che doveva essere un obbiettivo unico, uno dei tanti fiori all’occhiello di questa Amministrazione si è trasformato in un gioco massacrante, in una prova di forza, un tiro alla fune durato fino al punto di spezzarla. Insieme ad essa si sono spezzati tanti equilibri fondati sul rispetto, sulla fiducia, sulla collaborazione, arrecandomi un senso di frustrazione e mortificazione in quanto me ne sono state dette di tutti i colori solo per aver avuto la costanza e il riguardo sia per l’obbiettivo da raggiungere sia per l’Associazione Misericordie a cui doveva essere affidato il servizio. Essere Istituzione per me significa salvaguardare in primis l’ente ma anche le varie Associazioni, realtà lodevoli e di assoluto valore per una comunità e penso che le Istituzioni abbiano il compito di preservare, promuovere e coadiuvare le loro attività trattandole come ricchezze del territorio. Prova ne è che in Giunta ho presentato la mia controproposta, uno sgarbo lesivo per la maestà di qualcuno specialmente nei confronti di chi dovrebbe collaborare con l’esecutivo per risolvere i problemi anziché crearli, per raggiungere gli obbiettivi e cosa ancora più grave che dovrebbe “GARANTIRE TUTTI” nessuno escluso, me compresa! Infatti ho dovuto presentare una controproposta di convenzione con la quale ho dovuto e voluto evidenziare sia la garanzia per l’ente sia per l’Associazione stessa ricordando a chi di competenza che la convenzione è un rapporto a due e che peccando nella presunzione di saper fare tutto non si è messo in considerazione degli enormi disagi che potessero comportare di fronte all’erogazione del contributo a rendicontazione che avrebbe messo in ginocchio l’Associazione priva della disponibilità economica di Euro 30.000,00 come somma da anticipare e non tenendo minimamente in considerazione la becera figura che avrebbe fatto l’Amministrazione e della conseguenza politica.

A questa persona voglio far presente che il suo ruolo è quello di garantire la legittimità dell’azione della Pubblica Amministrazione impegnandosi alla proficua collaborazione con le Istituzioni (e non sostituendosi o prestandosi a un solo componente della giunta) e con l’intera struttura comunale per la realizzazione degli obbiettivi in genere specialmente uno come prima citato che è di grande rilevanza sociale e di tutela dell’interesse pubblico che a parer mio è stato ampiamente tralasciato. A questo punto non ho più motivo di restare in quanto nonostante Sig.Sindaco Le abbia sempre dimostrato rispetto, fiducia, lealtà e coerenza, in tantissime occasioni non mi sono sentita presa in considerazione da Lei anzi, ho visto una presa di parte e di posizione facendomi scemare la stima che nutrivo nei suoi confronti e soprattutto la giusta motivazione per poter proseguire. Vado via con la coscienza pulita, rimetto il mio operato a giudizio dei cittadini ma non al Suo perché, se avesse avuto le idee chiare e lucide sul mio valore, non avrebbe permesso tutto questo e non avrebbe partecipato a questo massacro alla mia persona in silenzio e con fare accondiscendente. Sono sicura di non meritare tutto questo, sono stata sempre accanto a Lei, nel bene e nel male. Sono stata l’unico Assessore ad esserLe rimasta accanto cercando di operare al massimo, fino allo sfinimento, per me e per Lei. Purtroppo questa è stata la mia ricompensa, essere stata messa da parte per avere una mente pensante e per dare spazio a “CHI” del mio paese non interessa nulla, a “CHI” dei miei concittadini interessa solo che paghino le tasse per percepire lo stipendio. Potrei dire ancora tanto altro ma voglio andar via con signorilità, la stessa che mi ha contraddistinta in questo percorso. Non voglio rinnegare nulla di questa esperienza, nel bene e nel male è servita a farmi crescere e ad arricchire la mia persona.

Saluto e ringrazio tutti i Dipendenti comunali, ognuno di loro mi ha dato qualcosa, mi ha insegnato qualcosa. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno collaborato con me e che hanno riposto in me la loro fiducia affiancandomi per il raggiungimento dei miei obbiettivi. Tanti di loro li porterò per sempre nel mio cuore mentre a coloro che mi hanno osteggiato dico “GRAZIE” perché mi hanno reso una DONNA ancora più forte! Le auguro buona fortuna e buon lavoro. Vallelunga Pratameno lì 19/05/2020 Rag. Samanda Ministeri”

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