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Fase 2″, caos…congiunti. Palazzo Chigi chiarisce “a metà”: gli amici sono esclusi dai “legami stabili”

Chi sono i “congiunti” che dal 4 maggio si potranno incontrare all’interno della propria Regione? Dopo qualche giorno di confusione, Palazzo Chigi prova a fare chiarezza: per congiunti si intendono “parenti, affini, partner nelle unioni civili” e quelle persone “legate da un legame affettivo stabile”. Sicuramente i familiari consanguinei (e dunque nonni, genitori, figli, nipoti, fratelli, sorelle, zii e cugini). Ma anche gli “affini”, ovvero i familiari acquisiti da parte del coniuge. Dall’elenco dei “legami stabili” sono però esclusi gli amici.

Stando alla spiegazione del governo, quindi, ad una moglie sarà consentito incontrare tutti i familiari consanguinei del marito (suoceri, cognati, nipoti acquisiti) e viceversa. Per definire il concetto di “congiunti” ci si deve rifare, sottolinea Palazzo Chigi, “alle norme sulla parentela e affinità, nonché alla giurisprudenza in tema diresponsabilità civile”.

La questione fidanzati. Palazzo Chigi deve ancora precisare se, come detto dal premier Conte in precedenza, tra i “congiunti” si possa considerare anche la categoria dei fidanzati, compagni o conviventi (senza che ovviamente vi sia a dimostrarlo nessun documento). Stando ad una sentenza della Cassazione che riconosce i fidanzati come persone legate “da un solido e duraturo legame affettivo” l’interpretazione che dovrebbe arrivare sembra essere estesa anche a fidanzati, compagni e coppie di fatto.

La questione amici. Gli amici non rientrano però tra gli “stabili legami affettivi” che giustificano gli spostamenti dal 4 maggio. Nel testo si precisano i vincoli di parentela, ma resta un margine di interpretazione per quanto riguarda gli “stabili legami affettivi”: non si possono ritenere inclusi gli amici, spiegano fonti governative interpellate sul tema.

Gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti, si legge nelle Faq pubblicate da Palazzo Chigi, devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati
per necessità. E’ comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio.

Divieto di assembramento In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie”.

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