il Fatto Siciliano

Archeologia: blitz nel covo del tombarolo di Licata, sequestro

Orecchini, vasi in terracotta, lucerne, sigilli di piombo, frammenti di antichi utensili da cucina cerchi di bronzo a formare bracciali e 24 fibule di varia grandezza e forma. E ancora elementi di piombo e bronzo. Tutto di probabile epoca greca. Questo il prezioso bottino trovato in casa di un 55enne di Licata, in provincia di AGRIGENTO, dai carabinieri a seguito di un blitz in casa dell’uomo.

Trovato anche un metal detector. Ora la parola passa agli esperti che dovranno analizzare i reperti. I militari hanno deciso di fare irruzione nell’abitazione dell’uomo a seguito di alcuni movimenti sospetti. I reperti erano nascosti tra la pasta, nei cassetti, sotto uno strato di terra nei vasi delle piante, tra sale e zucchero. Insomma, tutto ben occultato prima di poter smerciare il prezioso bottino. Il cinquantacinquenne cacciatore di reperti e’ stato denunciato a piede libero e dovra’ rispondere di detenzione illegale di reperti archeologici.

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