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Sicilia, emergenza Coronavirus. Razza: “Servono altri 100 posti terapia intensiva, idea ospedali dismessi”

PALERMO – “La riattivazione degli ospedali dismessi e’ una delle opzioni su cui stiamo lavorando, ieri abbiamo avuto una riunione con tutti i direttori sanitari della Sicilia e ci stiamo ponendo, come tutte le altre regioni d’Italia, il tema di una attivazione urgente di nuovi posti letto in terapia intensiva e di nuovi posti letto a pressione negativa per le malattie infettive.

Entro le prossime giornate contiamo di realizzare un piano articolato, al momento la nostra struttura e’ assolutamente soddisfacente”. Cosi’ l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, rispondendo ai cronisti. Razza ha aggiunto per la terapia intensiva si ragiona su nuovi 100 posti letto in aggiunti agli attuali 400 in SiciliA.

Tra le ipotesi al vaglio della regione per affrontare l’emergenza nell’Isola, anche la riapertura di ospedali dismessi. “E’ una delle opzioni sulla quale stiamo lavorando – ha detto – Ieri c’e’ stata un riunione con tutti i direttori sanitari della Sicilia: ci stiamo ponendo il tema di una attivazione urgente di nuovi posti letto di terapia intensiva e di nuovi posti letti a pressione negativa per le malattie infettive. Contiamo di realizzare entro le prossime giornate un piano articolato – ha concluso – ma al momento la nostra struttura, tanto come posti letto di malattia infettiva, quanto come quelli di terapia intensiva e’ assolutamente soddisfacente”.

Razza ha poi ribadito: “A noi non basta che vengano effettuati controlli negli aeroporti se poi non vengono eseguiti anche nelle ferrovie e nei porti. Su questo dobbiamo avere dal governo una risposta e sono certo che arrivera’ in tempi ragionevoli”. Sui controlli in aeroporto “il presidente Musumeci nei giorni scorsi ha inviato una nota al ministro Speranza e al presidente del Consiglio e ieri c’e’ stata anche la presenza dell’Usmaf, al coordinamento dell’Unita di crisi regionale che abbiamo convocato a Palazzo d’Orleans, e in quella sede e’ stato detto che si stanno intensificando in maniera significativa anche i controlli negli aeroporti.

Quello che poniamo noi tuttavia e’ una valutazione in queste ore di misure che siano quanto piu’ congrue e specifiche”. E sulla misura stabilita ieri dal governo di chiudere scuole di ogni ordine e grado nel Paese, ha affermato: “E’ una scelta: le regioni hanno sposato la linea di aderire alla richiesta del governo su una posizione unica nazionale”.

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