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Rmi, UGL: “Apertura al cumulo di reddito”

PALERMO – Accolta in Commissione Lavoro all’Ars  la richiesta dell’Ugl di rivedere la Nota 5005 del dirigente generale del dipartimento regionale lavoro nel senso richiesto dai percettori del reddito minimo nella direzione della possibilità di cumulare il reddito da Rmi con quello di cittadinanza, purché non si vada oltre il tetto massimo, previsto per il reddito di cittadinanza, introdotto dal governo nazionale.


A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl presente all’audizione con segretario Utl di Caltanissetta, Andrea Alario ed una rappresentanza di lavoratori.
È un primo passo verso la rapida immissione al lavoro presso i cantieri d servizio nei comuni delle province di Caltanissetta ed Enna interessati dal bacino Rmi – aggiunge – e con il superamento del vincolo della non cumulabilità tra reddito minimo e reddito di cittadinanza si attua il primo impegno assunto dalla Commissione presieduta da Luca Sammartino per dare in segnale forte sul contrasto alla povertà e sulla garanzia dei livelli minimi di prestazione.
Come Ugl abbiamo inoltre chiesto al presidente Sammartino – afferma Alario – di essere riconvocati nelle prossime settimane per affrontare il nodo complesso della riforma della legge regionale 5 del 2005 per rivedere la soglia di povertà e riscrivere lo status dei circa mille percettori per garantire un futuro a partire dal 2021 da lavoratori e non da precari all’interno di in cornice contrattuale definita.

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