il Fatto Siciliano

Coronavirus, le scuole siciliane disdicono le gite scolastiche. Meglio evitare stazioni e aeroporti

In maniera cautelare molti presidi siciliani hanno disdetto le gite scolastiche di primavera.

Presidi, genitori e docenti preoccupati dopo le notizie della diffusione del virus in Italia con 16 nuovi contagiati. «Siamo preoccupati: chiediamo che il ministero della Salute ci dia le necessarie indicazioni per operare correttamente nell’ambito di una strategia generale, nazionale», dice Paola Serafin, che guida i dirigenti scolastici della Cisl.

«Era purtroppo prevedibile che ci fossero persone italiane contagiate nel nostro Paese – osserva la dirigente scolastica – prima o poi un’estensione del fenomeno era evidente che ci sarebbe stata. Noi presidi ci affidiamo al Servizio sanitario nazionale: deve essere questo ad indicarci la via; la strategia deve essere complessiva non basta mettere un tampone: ci vuole una regia nazionale. Aspettiamo che chi è competente ci dica cosa fare».

Di «preoccupazione ma non allarmismo» preferiscono invece parlare i dirigenti scolastici aderenti all’Anp, l’Associazione nazionale presidi guidata da Antonello Giannelli, che invitano a “non farsi prendere dal panico». «Le persone interessate non appartengono al mondo scolastico o comunque non lo frequentavano da tempo – commenta Giannelli – Deve essere l’autorità sanitaria a esprimersi, evitiamo di fare allarmismo o creare tensioni. Le scuole sono luoghi sicuri».

Roberta Fanfarillo che guida i presidi della Cgil ricorda che “anche il ministero dell’Istruzione deve prendere indicazioni dal ministero della Salute e dal Consiglio Superiore di Sanità in caso di emergenza sanitaria, come lo è questa. In questo momento chiedere a profani delle misure – ragiona Fanfarillo – significa interferire con un compito che è esclusivo dell’autorità sanitaria e creare allarme ingiustificato. Attendiamo fiduciosi e riteniamo che in questa vicenda noi presidi non possiamo dare indicazioni».

Intanto la paura si diffonde tra le famiglie, le chat scolastiche, i genitori. Già nei giorni scorsi, in alcuni istituti c’erano stati casi (fortunatamente rari) di genitori che hanno fatto assentare i figli per paura del contagio, nel caso soprattutto di presenza in classe di compagni cinesi. In alcune scuole la paura del Coronavirus ha indotto i dirigenti scolastici a sospendere le gite che avrebbero dovuto svolgersi in primavera.

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