Il Movimento cinque stelle registra l’ennesimo addio. Questa volta a lasciare è il deputato catanese Ottavio “Santi” Cappellani che ieri sera, come scrive oggi La Sicilia, ha inviato la lettera di dimissioni dal movimento. “Quanto scrivo è doloroso a me per primo – scrive – Non avrebbe senso rimanere in una squadra i cui non ci si riconosce più”. E parla di una “profonda frustrazione multipla”. Cioè “di non potere rappresentare il termine di cui ci fregiamo (portavoce) e di non potere più rispondere ai territori per non minare gli equilibri di questo o quel governo”. “Ci siamo imborghesiti – scrive nella lettera di dimissioni . siamo finiti in una spirale di autoreferenzialità”. E accusa la gestione del M5S: “Quando sento la frase ‘pugno di ferro’ rabbrividisco”.
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Mi sembra, a questo punto, la cosa più logica da fare sarebbe quella di "dimettersi" anche da parlamentare, visto che non avrebbe alcun senso rimanere nel Parlamento, viste le sue frustrazioni.