Caltanissetta. Vancheri, Cisl Fp: “Troppi disagi al Pronto Soccorso, intervenga il sindaco Gambino”

Tra le segnalazioni raccolte dal sindacato, tempi di attesa troppo lunghi, carenza di bagni, poco personale e scarsa organizzazione interna: tutto a danno dei pazienti e degli stessi operatori.

CALTANISSETTA – “Troppi disservizi al Pronto soccorso dell’ospedale ‘Sant’Elia di Caltanissetta’, chi di competenza intervenga per evitare ai cittadini quello che parrebbe un vero e proprio carnaio”.

Dura presa di posizione del segretario territoriale con delega alla Sanità pubblica di Agrigento Caltanissetta ed Enna Gianluca Vancheri rispetto alle condizioni in cui anche alcuni operatori sanitari lamentano di dover lavorare nella struttura nissena.

“Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni per situazioni di incuria e lamentele riguardo agli accessi del Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Elia, dove, ad esempio, pur essendo presente un Obi (l’unità di osservazione breve intensiva) che dovrebbe consentire di smistare i pazienti più critici in attesa di ricovero, gli utenti parrebbero sottoposti ad infinite le ore di attesa. Sembra del resto che il Pronto soccorso sia assolutamente fuori controllo: basta confrontare direttamente sul sito web dell’Asp le medie di attesa di Caltanissetta e quelle di Gela, che pur servendo un bacino equivalente con un numero minore di operatori si conferma con standard migliori”.

I problemi del Pronto Soccorso sarebbero del resto strutturali: “In termini di dotazione organica – continua Vancheri -, le segnalazioni che oggi abbiamo ricevuto parlano di un solo medico in servizio nelle ore notturne, 4 infermieri a disposizione, di cui uno dedicato ai ricoverati, e un solo infermiere al triage. Non meno grave è la situazione se guardiamo agli aspetti organizzativi e infrastrutturali: al momento vi è la disponibilità di un bagno in astanteria, uno per gli esterni e uno per i barellati all’interno. Questo comporta a nostro parere, oltre gli immaginabili disagi, anche il potenziale rischio di veicolare malattie infettive (scabbia, meningite, morbillo, tbc). Ad oggi, inoltre, vi è una sola ambulanza che parrebbe dedicata alle consulenze esterne diagnosi e trasferimento ma non per le urgenze, e quindi questo comporta il ricorso a società private. Ci chiediamo inoltre con quale frequenza vengano organizzati i ricoveri non acuti negli altri nosocomi dell’Asp di Caltanissetta”.

Per tutto ciò, “dato che chi ha necessità di un ricovero al Pronto Soccorso non può essere destinato a subire tali e tanti disagi, alcuni dei quali parrebbero poter mettere anche a rischio la salute pubblica” Vancheri chiede formalmente un “intervento urgente del sindaco del capoluogo Roberto Gambino quale massima autorità posta a cautela della salute pubblica, affinché questi intervenga per verificare se quanto lamentato da diversi fruitori e cittadini corrisponda al vero, attivandosi poi con chi di competenza (direzione sanitaria e amministrativa, assessorato regionale, ecc) per porre in essere le immediate misure di cautela”.

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  • Da molto tempo si assiste a continui attacchi nei confronti della asp2 in particolare del P.O. S.Elia in particolare del P.S. Ebbene, vorrei iniziare col dire che, da qualunque parte arrivano a monte manca quel concetto cardine ossia "fare rete", utile per il raggiungimento di obiettivi condivisi. Oramai è noto a tutti che esiste una carenza di organico e che tutte le aziende stanno emettendo bandi di concorso. Invece quello che non capisco è che, non più tardi del 6novembre u.s. una consigliera della sesta commissione sanità del comune di Caltanissetta, non per propria volontà ha usufruito delle cure per un malessere del pronto soccorso S. Elia e a tal proposito ha elogiato l'accoglienza degli operatori "ho trovato una assistenza pronta ed efficace (tre medici), una struttura pulitissima, così come i bagni nonostante ci fossero molti ammalati". Detto questo a voi una riflessione in merito!

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